8. La vergine giustizia armata (ISAAC)

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Mi trascino fuori dal letto nonostante il sonno mi implori di assecondarlo ancora. Ieri sera sono andato a dormire troppo tardi, o troppo presto, dipende da quale giorno utilizzo come misura.

Chloe. È stato per lei, siamo rimasti sul tetto del dormitorio a parlare per tantissimo tempo, finché il cielo non ricominciava già ad illuminarsi.

Sta male, sta male Chloe. Si sente inutile e inumana, si sente un abominio lovecraftiano fatto di zanne e tentacoli, si sente sola e io la capisco. Ma come aiutarla? Come raccogliere i piccoli frammenti della sua anima dannata e rimetterli insieme? Io non posso farlo. Lei non può farlo. Deve farlo qualcuno che non arriverà, che secondo Chloe non esisterà mai e io non posso che assecondarla.

È stanca lei, è molto affaticata, come qualcuno che scala una montagna e ad ogni passo sente il terreno franargli sotto i piedi. Non so quanto ancora resisterà, forse assisterò prima al suo funerale che al suo matrimonio.

Non è lugubre, è triste e basta.

Mi chiedo perché il destino debba infliggere ad una persona innocente un tale martirio. Volete davvero vederla crollare? Vederla morire? Le comprerò dei vinili, so che la musica la fa stare meglio. Le comprerò dei CD, le comprerò un vecchio iPod e uno stereo anni '90. Le potrei comprare anche un clavicembalo se servisse a farla stare meglio, perché è mia amica.

Per lei è più difficile.

Credevo che nessuno potesse passare dei giorni più bui dei miei, ma mi sbagliavo. Per noi è molto più facile, al di qua del Muro. È più o meno equivalente alla facilità che c'è per Nate e chi è al di là del Muro. Solo che Nate non sa giocare le sue carte. Ma per Chloe, per Chloe è pressappoco impossibile, perché lei sta sopra il Muro ed è sola, come raggiungerla? Il Muro è alto, troppo imponente per essere scalato da chiunque.

Gliel'ho detto, lei ha annuito e ha detto che sa benissimo dell'altezza del muro e che prima o poi si stancherà di guardare noi qui giù che viviamo meglio e si butterà. Come biasimarla? Non ho potuto fare altro che ascoltarla. Alla fine ho dormito solo tre ore.

Devo uscire e andare a lezione, anche se non vorrei, odio il professore di letteratura. Si sente bravo. È uno di quei signori troppo vecchi e troppo eruditi per capire l'arte. Ha studiato tanto, ha conosciuto gente, ha letto montagne di spazzatura prodotte dai critici e si è bevuto ogni parola di ogni seminario tenuto da qualche altro vecchio borioso con il cappotto grigio e gli occhiali senza montatura.

Vecchio. Stantio. Un baule raffinato, ricercato ed elegante, ma completamente vuoto. Un amanuense analfabeta, un ridicolo registratore di cose già dette. Insegnano, queste persone. Scrivono libri, queste persone. Pubblicati. Pluripubblicati. Premiatissimi e incensati durante cene troppo lunghe e con cibi troppo piccoli per i piatti.

Mi trascino comunque a lezione. Voglio sapere che cosa pensa questo pseudo letterato del saggio che gli ho consegnato la settimana scorsa. Era orribile. Putrido. Stantio come lui. Non mi è piaciuto affatto. Non puoi chiedere ad una mente ispirata di scrivere su come comportarsi con il problema terroristico nel nostro secolo. Neanche al liceo. Neanche in una squallida università di seconda mano. Che cosa c'entra con la letteratura?

Voglio insegnarvi a scrivere.

E io voglio insegnarti a tacere ma non tutti nasciamo con gli stessi talenti. La presunzione di un involucro di carne senza un minimo di poesia che pensa di poter insegnare qualcosa che non è un'abilità è una condizione dell'anima. Gli eruditi con le pagine piene di appunti. Accademici vuoti e statici con facce di cera e sorrisi ingialliti come le pagine di un dizionario.

Mi siedo riluttante su questo replicatissimo trono di falsità, in questo tempio del nulla che ha perso ogni suo valore ai miei occhi. Università, non sei più ritrovo di menti illuminate, ma solo un buco di terra in cui le mamme nascondono i loro figli ignoranti imbellettati e vestiti bene che devono dare parvenza di intelligenza.

The Wall, The Wave & The WireWhere stories live. Discover now