Cinque

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Il rientro a casa dopo il lavoro era stato un po' inusuale per Dahyun: la sua ragazza era al telefono e stava parlando con un tono di voce piuttosto alterato, un comportamento che aveva smesso di adottare da quando erano andate a vivere insieme.

"Se quello stronzo col parrucchino prova anche solo a pensare di bocciarmi di nuovo giuro che darò fuoco alla sua schifosissima macchina!" Sharon aveva lanciato uno dei suoi quaderni per sfogare la sua rabbia crescente "e no Tzu, non mi calmo affatto!"

Considerato il telefono in modalità vivavoce fu possibile udire la voce della loro migliore amica "sei proprio sicura che quell'uomo ti odi e che non sia una delle tue solite paranoie? Hai sempre avuto le manie di persecuzione"

La castana dovette fermarsi per respirare profondamente e per evitare di mandare al diavolo chiunque "ti sto dicendo la verità, è già la terza volta che devo tentare questo stramaledetto esame e sento che andrà di nuovo male considerata l'email che mi ha inviato il professore. La mia bocciatura è praticamente assicurata"

"Posso aiutarti a studiare se vuoi, magari ci sono delle lacune da colmare di cui non ti sei resa conto" Dahyun aveva abbracciato la sua ragazza da dietro, baciandole le testa "adesso chiedi scusa a Tzu per averla stressata col tuo comportamento da bambina irascibile"

"Hyunie, sei sempre la più fica" la loro migliore amica si era messa ad applaudire vicino al microfono del suo cellulare per far sentire tutto il suo entusiasmo "magari fossero tutti come te, il mondo sarebbe un posto a dir poco fantastico"

Sharon si era visibilmente calmata tra le braccia della persona che amava, tanto da aver chiuso gli occhi "adesso non ho molta voglia di studiare.. Tu sei stanca?"

"Non direi, è stata una giornata tranquilla a lavoro"

"Io chiudo la chiamata, non ho proprio voglia di sentirvi mentre fate le vostre cose. Alla prossima, attente a non riprodurvi!"

Dopo aver sentito il suono che indicava la fine della telefonata la coppia era subito finita sul letto in quello che era ben presto diventato un groviglio di gambe e braccia.

"Dovresti studiare"

Quelle due parole dette col tono tipico di chi si stava lasciando andare avevano fatto spegnere qualsiasi interruttore presente nel cervello di Sharon "come puoi anche solo pensare che io possa fermarmi proprio ora? Sei pazza"

Dahyun aveva sorriso con un po' di malizia "sai che non otterrai nulla senza aver studiato, prima il dovere e poi il piacere"

"Questa regola non vale oggi perché ti impedirò di sfuggire dalle mie grinfie" l'aveva sussurrato sulle sue labbra "adesso posso baciarti o devo chiedere il permesso a qualcuno?"

In risposta a quella domanda ci fu un bacio diretto da parte della ragazza dai capelli viola, la quale non aveva perso neppure un secondo per infilare le mani sotto la sua maglietta del pigiama.

Sharon adorava la dolcezza del tocco della sua fidanzata e, nonostante stessero insieme da tre anni, non si era ancora abituata ad essere trattata in quel modo tanto rispettoso. Sapere di essere amata in ogni sua sfumatura era sempre una sorpresa per lei, tanto da essersi resa conto di non volere nient'altro dalla vita.

Anche loro avevano avuto i loro momenti di sconforto che erano soliti sfociare in delle vere e proprie litigate, però non c'era stato giorno in cui fossero riuscite a fare a meno l'una dell'altra.

Ma ovviamente non c'era mai limite alla loro sfortuna, dato che un bussare incessante alla porta d'ingresso le aveva interrotte sul più bello "spero sia importante o ucciderò chiunque abbia osato disturbarci" Sharon era corsa ad aprire tra un'imprecazione e l'altra, facendo il possibile per rendersi presentabile.

Flow Like Waves Pt.2Where stories live. Discover now