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ore 16:00

quando aprii gli occhi vidi solo una grande distesa verde.
c'erano due alberi, al centro della prateria, e tra di essi era legata una grande amaca.
candele erano sparse un po' ovunque, e notai un grande telo rosso posato a terra.

guardai calum portando una mano alla bocca.
aveva davvero fatto tutto quello per me?
solo per me?

"cal, n-non dovevi."

"un posto speciale per una ragazza speciale."
mi fece l'occhiolino, e si affrettò, prendendomi per mano, prima di arrivare a quel piccolo pezzetto di paradiso.

ci sedemmo a terra, lui mi raccontava di come aveva iniziato a lavorare in quel mcdonalds, e io, con le guance un po' rosse, gli spiegavo di come tutti i martedì lo andavo a vedere di nascosto.

"sai me ne sono accorto dal primo giorno che venivi per vedermi." sorrise. "insomma, il modo in cui le mani ti tremavano e quel sorriso dolce non me lo sono tolto mica facilmente dalla testa."

alzai il viso e tutto quello che vidi era lo sguardo profondo di calum incombere sulla mia fragilità.
mi avrebbe potuta spezzare e tenere al sicuro allo stesso tempo.

non riuscivo a sopportarlo, i suoi occhi facevano letteralmente male fisico, e per cambiare l'atmosfera troppo amorosa, decisi di chiedere l'ora.

lui scocciato m'informò che erano le quattro e venti, ma continuò a parlare tutto il tempo di quanto fosse felice di stare con me.
io ogni volta annuivo e ridevo, perchè era li che volevo davvero stare.
insieme a lui.

"senti Cath, devo dirti una cosa."

si mise a sedere a gambe incrociate davanti la mia figura.

"cosa?"

"è da poco che parliamo, ansi pochissimo lo so, ma, cath io non ho mai provato una cosa del genere.
sento davvero lo stomaco pieno di qualche strano animale quando ti vedo,
e non faccio altro che pensarti.
mi piaci davvero tanto cath."

la testà mi andò in subbuglio.
al momento non riuscivo a emettere suono, parola o quello che fosse.
rimasi li, ferma immobile a guardarlo con aria spaventata.
io gli piacevo.
non era possibile.
non ci volevo credere.

calum sventolò una mano davanti le mie pupille in fare preoccupato, e riuscii a emettere una breve ma fragorosa risata.
davvero cath? LUI TI HA APPENA DETTO CHE GLI PIACI e tu RIDI?
mi trattenni dal baciarlo,
ma non mi ci volle tanto a capire che le labbra sulle mie erano in effetti quelle di calum.
ci stavamo baciando?
ODDIO SI CI STAVAMO BACIANDO.

mi avvicinai piu a lui e mi gustai il momento.
volevo non finisse piu,
volevo rimanesse con me per sempre seduto su quel telo rosso.
perchè, si, era lui il mio principe nero.

OH ACAZODNCNNCNCNC
NOJSHDJDNSNXN
NO
allora ok
no
un BACIO
B A C I O
basta, penso che al 15 esimo capitolo farò finire la storia, non so ancora come ma finirà.
avete tipo idee? plisss

aMORITMENAN
becks x

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