NUN TAGG MAI SCURDAT (CIRO RICCI)

Farci del male

Le due ragazze erano sedute in cucina  sorseggiando una camomilla, chiara con il viso triste faceva girare il cucchiaino nella tazza, completamente persa nel vuoto ,continuava ad evere l'immagine di Ciro fissa nella mente, a quelle parole che lei gli aveva detto, nel vederlo, gli erano passati dei flashback davanti agli occhi , quando lui le disse che l'aveva aspettata per 10 anni, che lei era diversa, che non sarebbe andato via da lei.

eppure lui era scomparso, di nuovo.
Chiara non aveva controllato la rabbia,e come se un panno avesse coperto i suoi occhi,non gli avrebbe mai augurato la morte, perché chiara in tutto quel tempo aveva pregato che lui stesse bene.

Ricorda ancora quando sali sull'aereo, per farsi forza, inizio a credere, che Ciro fosse stato mandato dall'angelo di sua madre, perché a li a breve sua nonna l'avrebbe raggiunta , gli aveva mandato un uomo che potesse amarla,un amo dalle grandi spalle per proteggerla, che non l'avrebbe mai lasciata sola, ma in pochi giorni, quel pensiero svani, e anche Ciro prese posto affianco a uomini spregevoli, come suo padre.

Luisa la guardava, non riusciva ad aprire bocca, non sapeva che parole usare.

Bussarono alla porta, le due ragazze di guardarono, con occhi spalancati,erano un mix tra ansia e paura.

Il campanello suono di nuovo
"CHI È? "chiese Luisa
" LUÍ , SO EDUARD, FAMM TRASI! "le rispose
" STAI TU SUL? "continuo la ragazza
" LUI, PUTEV PURTA A CIR CÁ, SI PAZZA"esclamò Edoardo

Luisa controllo prima dallo spioncino poi aprì.

"FINALMENTE, STONG A 3 OR FOR A PORT, CAMOMILLA, ANCHE PER GRAZIE, " disse il ragazzo lanciando un ghigno di sorriso

Edoardo guardò chiara e la prima cosa che fece fu quella di abbracciarla"VIEN CÁ PCCRÈ"le disse

chiara per un attimo si perse, lo strinse forte ne aveva bisogno.

Luisa servi la camomilla anche a Edoardo, e la ragazza subito inizio ,voleva urlare, per quello che aveva fatto Ciro.

"ALLOR MO TUTT E DOJ, M STAT A SENTI SENZA RICER NA PAROL" Disse il ragazzo quasi ringhiando mentre si sedeva.

"si volto verso chiara, fece un lungo respiro e inizio a parlare

" ALLORA, PCCRÈ CHE TU STAI NGAZZAT, HAI MILLE RAGIONI, MA TU LA VERITÀ NUN A SA!/J!!"escalmó edoardo per poi iniziare a raccontare a chiara cosa fosse successo lo stesso giorno che se ne andò, che furono entrambi arrestati....

" CIRO NON HA MAI AVUTO UN PERMESSO, ERA UN SOGGETTO TROPPO PERICOLOSO, ANCHE  LI DENTRO LO E STATO I PRIMI PERIODI, PERCHÉ PENSAVA A TE E SFOGAVA IL SUO MALESSERE SU TUTTO E TUTTI, CHI TROVAVA DAVANTI, IO A GIUGNO EBBI UN PERMESSO, PERCHÉ MIA MOGLIE PARTORÌ, E LA PRIMA COSA CHE FECI FU QUELLA DI PRENDERE IL CELLULARE DI CIROCONE MI AVEVA CHIESTO E CONTATTARTI ,MA SIA TU CHE I TUOI PARENTI IN GERMANIA, RISULTAVANO I NUMERI INESISTENTI, L'UNICO ERRORE E STATO QUELLO DI NON PENSARE A LUISA, C LAMM LUAT A RIND E CRVELL, "concluse Eduardo sorseggiando " CHE FIN AGG FATT, A BER A CAMUMILL!"

"EDUÁ, MA DOPO 3 ANNI CHE NUN O VEC E NUN O SENT, NON SO CHE FIN A FATT, CHE REAZIONE SASPETTAV A ME FAMM CAPI " disse chiara

"HAI RAGIONE. LO SO, MA NUN T CREDER CHE P CIR E STAT FACIL, QUELLO INIZIO A PENSARE CHE TU L'HO AVEVI SAPUTO E LHO AVEVI ABBANDONATO CARCETAT, UGUALMENTE TAVESS PERDONATO MO DICEV SEMP , SUL SI TIR FATT NATA VIT SE FACEV ATI 30 ANN".rispose Edoardo.

" MA FAMM CAPI, CHI È STU SCEM RO NAMMURAT TUOJ"le chiese il ragazzo ringhiando.

Chiara e Luisa si guardarono e iniziarono a ridere, Edoardo le guardava e inizio a capire, che quella che aveva raccontato la ragazza era una grandissima cazzata