5. Sorpresa di compleanno

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Tornare un gatto non fu facilissimo per Chris, ma la promessa che aveva fatto con sé stesso bruciava dentro di lui come fuoco vivo e aveva intenzione di non farlo affievolire e soprattutto spegnere.
Ogni sera, prima di addormentarsi, si ripeteva di non mollare.

Vivere con Emy continuava a provocargli un altalena di emozioni, facendolo rendere conto di quanto ormai da molto tempo non ne provasse o meglio, quanto si fosse chiuso ad esse.

Il giorno dopo l'incontro con Valeria per esempio, mentre discutevano a fine turno, Valeria disse ad Emy che era rimasta piacevolmente sorpresa di Chris Bianco e che lo aveva trovato gentile e simpatico e per niente pieno di sé come invece si diceva di lui.

"Si, è molto meglio di quello che vuole far credere di essere" rispose Emy, dandogli un colpetto sulla testa.

Un'altra volta, mentre Cami e Tommy facevano domande su di lui, Emy all’ improvviso disse loro la verità sulla sua identità, chiedendo di mantenere il segreto.

"È una persona importante per me e volevo che sapeste la verita così che la prossima volta che tornerà potremo stare insieme senza problemi" disse.

Rimasti soli, Chris scherzo' con lei.
"Tanto lo so che glielo hai detto per testare la loro amicizia" disse, fingendosi ferito e facendola ridere.

E che dire di quel pomeriggio?
Chris amava molto cantare e lo faceva ogni volta che si sentiva felice.
Quel pomeriggio stava cantando una vecchia canzone che aveva trovato su un canale musicale alla TV dopo diversi minuti di zapping, quando senti’ Emy sospirare: seduta al tavolo, leggeva dei documenti.

"Scusa, forse ti do’ fastidio" disse, rendendosi conto che stava cantando a voce molto alta, superando il volume basso della TV.

"No, no. Per niente. È solo che… mi fai venire i brividi. Mi piace molto la tua voce" confessò, arrossendo leggermente.

Tutte queste situazioni, facevano arrossire anche lui e gli provocarono diverse sensazioni di piacere e felicità che gli facevano battere forte il cuore e lo lasciavano senza parole.
Non era abituato a sentire questo tipo di complimenti:  di solito le ragazze dicevano solo che era bello.

Era anche un pò spaventato per la fiducia incondizionata che lei riversava su di lui.
Un giorno Emy decise che era ora di provare a guidare di nuovo e passarono un sacco di tempo in cortile a fare le prove.
Gli aveva raccontato che ci aveva provato da sola, con Valeria e Francesca, gli zii, con Andrea e pure con Mary, ma niente aveva funzionato.

"Ti va di aiutarmi?" chiese.

Lui fece spallucce e si avviarono, anche se non aveva la minima idea di cosa fare per aiutarla.
E infatti non fece niente, se non osservare i suoi tentativi.
Era molto buffa:

Agitata, fissava l'auto.
Apriva la portiera.
Sbirciava dentro l'auto.
Metteva dentro una gamba.

Ma dopo un' ora che continuava a fare così senza altri progressi, Chris perse la pazienza.

🐈‍⬛ "Metti il culo su quel dannato sedile, Emy! La macchina è ferma, cosa diavolo credi potrebbe succedere?" urlò.
"Ti devi solo sedere! SIEDITI!" continuò a sbraitare, il pelo ritto.
Lei lo guardò un attimo e dopo un bel respiro entrò e afferrò il volante, sorridendo. 🐈‍⬛

"E ci voleva tanto? Ora esci di lì e andiamo a mangiare! Muoio di fame!" urlò ancora.

Dopo lei disse: "Ero sicura che con te ce l’avrei fatta! Non sei stato affatto gentile, e stavo per piangere quando mi hai urlato contro, ma era quello che mi serviva. Grazie!" disse felice.
"Domani riproviamo!".

Quando c'è la Luna PienaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora