Capitolo 6

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Izuku Pov
Aia che mal di testa allucinante. Mi alzo dal mio letto tenendomi la testa con la mano per il male. Che cosa é successo? Perché ho una coperta addosso e che ore sono? Guardo la sveglia sul mio comodino di fianco al letto e leggo le 20.10. Dei piccoli flashback di quello che é successo dopo scuola mi ritrarono in mente: io che complimentavo Kacchan per la sua forma da lupo, lui che mi insultava come sempre, il mio calore improvviso ed io che gli chiedo di marchiarmi.

No non é vero, non gli ho detto davvero quella frase. Mi metto una mano sulla bocca trattenendo a stento le lacrime. Durante il calore noi lupi non siamo luci infatti é per quello che prendiamo la pastiglia ma cazzo, lui é il mio amico d'infanzia non posso digli queste cose. Cosa diavolo mi é preso?

Mi dirigo verso la cucina dove vedo mia mamma intenta a lavorare con i fornelli, "Oh ben svegliato Izuku, ha fatto bene il riposino pomeridiano?", "Oh ehm si mamma ma voglio ritornare a letto il prima possibile, mi é salito un forte mal di testa" gli rispondo io sostenendomi al tavolo e sedendomi sulla sedia. "Tutto a posto tesoro, vuoi qualcosa da prendere?", "No mamma tranquilla devo solo dormire" la rassicuro io mettendole una mano sul viso.

Mangiamo tranquillamente e mia mamma non si é assolutamente accorta dell'odore forte di frutti di bosco del mio calore, questo grazie all'effetto della pastiglia che attutisce sia il dolore che l'odore anche perché nessuno riesce a resistere ai 3 giorni di calore, il dolore al basso ventre é troppo forte sia per gli Omega sia per gli Alpha.

Finito di mangiare e aiutato mia mamma a sparecchiare la tavola gli do un bacio sulla guancia dicendo che sarei andato a dormire. "D'accordo tesoro, buonanotte" mi risponde lei ed io gli rivolgo uno dei miei più sinceri sorrisi. Entrò in camera mia, tolgo la divisa della scuola e mi metto una tutta rossa per poi infilarmi sotto le coperte cercando di addormentarmi in qualche modo senza pensare a quello che fosse successo oggi. Domani devo parlare con Kacchan e chiedergli scusa per quello che é successo e anche per il mio comportamento.

***Il giorno seguente***

Sento la sveglia rimbombarmi nelle orecchie ed apro gli occhi a fatica. La testa non mi fa più male anche se sono ancora un po' frastornato. La prima cosa che faccio é prendere ancora 2 pastiglie per il calore, se voglio andare a scuola le devo prendere per tutti e 3 i giorni altrimenti ritorneranno i dolori. Domani é l'ultimo giorno.

Scendo in cucina ma noto che mia mamma non c'è e l'occhio mi cade su un post-it verde attaccato al frigo. "Buongiorno tesoro, oggi sarai a casa da solo, io sono dovuta uscire preso per lavoro e tornerò alle 21. Mi raccomando fai il bravo e stai attento". Riattacco il biglietto al frigo e mi faccio la colazione. Vado in bagno a lavarmi i denti e cambiarmi, faccio lo zaino con le materie di oggi e sono pronto per uscire.

Oggi durante la pausa pranzo parlerò con Kacchan sulla questione accaduta ieri. Non posso far scorrere così questa cosa, mi sentirei troppo a disagio.

Entro dal cancello della scuola e subito i miei amici Uraraka e Iida mi vengono incontro per salutarmi. "Heila Midoriya come stai?" mi chiede con il suo solito sorriso Uraraka. Non posso assolutamente digli cosa é successo ieri anche loro mi prenderebbero per pazzo quindi cerco di essere il più naturale possibile. "B-bene dai, come al solito te?" chiedo io facendo un falso sorriso. Sono troppo teso. "Sei sicuro di sentirti bene?" mi chiede subito Iida. "Si si ragazzi tranquillo ho solo dormito un po' male questa notte ma tutto a posto" dico io per cercare di dileguare subito la conversazione. "Bah sarà" mi risponde Iida pensieroso ma faccio finta di non aver sentito.

Entro in classe e per fortuna Kacchan non é ancora arrivato, anche se prima o poi dovrò affrontalo. Mi siedo al mio posto e inizio a tirare fuori i libri e il quaderno per la prima lezione di oggi ma quando alzo gli occhi incrocio quelli rossi di Kacchan e una scarica elettrica mi pervade tutto il corpo. Izuku stai tranquillo puoi farcela. "Ehm Kacchan potrei..." inizio a dire ma Kacchan non mi lascia il tempo di finire la frase, "Sta zitto, non dire una parola" la sua voce é molto più profonda e roca delle altre volte e questo non mi sembra un buon segno.

Nonostante questo faccio come dice perché é appena entrata la professoressa Midnight per la prima lezione mattutina.

Finalmente la campanella della pausa pranzo suona in tutta la scuola ed interrompe la lezione di matematica. Mi stava esplodendo il cervello."Midoriya vieni in mensa con noi?" mi chiede Kaminari seguito da Iida, Uraraka e Todoroki. "Si ragazzi arrivo, un attimo che metto via qui" dico agli altri mentre rimetto tutte le mie cose nello zaino. Stavo per alzarmi per raggiungerli ma Kaccchan si piazza mettendosi davanti a me appoggiando una mano sul banco senza darmi una via di fuga. "Deku vieni con me" dice questa frase senza un'espressione decifrabile in volto, é completante calmo. Dico agli altri miei amici che gli avrei raggiunti tra 5 minuti e cammino per seguire Kacchan.

"Kacchan dove stia-" non mi lascia finire la frase che mi prende per il polso con forza e si mette a correre raggiungendo il bagno. "Ma cosa fai lasciami" gli dico io cercando di liberarmi dalla sua presa ma più io mi muovo più lui stringe saldamente la presa. Arriviamo in bagno e chiudendosi la porta alle spalle mi sbatte con la schiena contro di essa. "Ma cazzo almeno fai piano Kacchan" gli dico io innervosendomi e massaggiandomi la schiena con la mano.

"TU" inizia ad urlare lui, "SI PUÒ SAPERE PERCHÉ MI HAI DETTO QUELLA FRASE IERI? TI SI É FUSO COMPLETAMENTE IL CERVELLO?" mi urla in faccia lui. Le sue vene del collo gli si sono gonfiate tantissimo per la forza che messo nella voce. Mi sta facendo paura. "Lo sai anche tu che durante il calore non riusciamo a controllare i nostri istinti da lupo" gli dico io cercando di farlo ragionare. "Questo lo so anche io cazzo, ma perché proprio quella frase? Tra tutto quello che potevi dire proprio quello" si avvicina ancora di più al mio volto che posso sentire il suo fiato caldo sul mio collo. Mette una mano all'altezza della mia faccia in modo che io non possa scapare.

"Non lo so Kacchan, non lo so" abbasso la testa in segno di resa. Non so davvero perché l'ho detto. Lui l'ho sempre considerato come un amico, nulla di più. Forse l'Omega dentro di me sta cercando di dirmi qualcosa. Vengo subito riscosso dai miei pensieri perché sento delle labbra poggiarsi sulle mie. Il mio cervello si disconnette completamente dal corpo, é un bacio casto ma sento che con la lingua vuole entrare nella mia bocca, chiudo gli occhi per bearmi di questo bellissimo piacere che mi sta inondando il corpo mandandomi a puttane il cervello, in più questo fortissimo odore di cannella non aiuta per niente.

Ma in un solo istante di lucidità riapro gli occhi e mi rendo conto che colui che mi sta baciando é Kacchan. La mano sinistra ancora appoggiata all'altezza della mia testa e con la destra mi ha circondato la vita. Noto anche lui che si sta riprendo da questo momento di trance e non appena punta i suoi bellissimi occhi color fuoco nei miei dico: "Kacchan che cosa...".

Divisi dalla nascita ~ BakuDekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora