CAPITOLO 14 UNA LUNGA ESTATE CRUDELE.

534 10 0
                                    

6:00 15 novembre

È passato più di un mese da quando è venuta a casa e successo quel che è successo. Un mese che non dormo, un mese che corro e mi distruggo fisicamente per non pesare a lei, un mese dove non respiro senza di lei, un mese che ci salutiamo a stento in istituto, i mesi che non sembrava passare mai, un mese dove mi rintanavo nel week-end tra le montagne, un mese dove ogni mattino gli mandavo il messaggio del buongiorno e che non ricevevo risposta leggeva e mi ignorava, un mese dove o peso 6 Kg vado in istituto e lei è già li sorride con i suoi colleghi.

Io: "Buongiorno andiamo a lavoro o facciamo conversazione ancora un altro po'?" chiedo e vado in ufficio sì la mia stronzaggine è tornata non facendo l'unica cosa che mi rilassa dormire e fare l'amore con lei entro in ufficio e seguito sento i suoi tacchi a come cammina è bella inviperita. "Che vuoi?"

Alice: "Voglio che la smetti di essere così stronzo."

Io: "Io sono stronzo... siamo qui per lavorare non per chiacchiera si fanno al bar le chiacchiere non qui."

Alice: "E pensare che sono stato con un stronzo come te."

Dice andandosene e sbatte la porta io la matita che avevo in mano la spezzo mi fa venire una rabbia quella donna che non so dove tenevo nascosto riorno a studiare fino a mezzogiorno quando arriva Beatrice.

Beatrice: "Andiamo a mangiare?"

Mi chiede io annuisco chiudo i libri e ce ne andiamo a mangiare lei mi mette la mano sotto il braccio e lei ci guarda lo sento il suo sguardo addosso.

Beatrice: "Che successo con Alice?"

Io: "Abbiamo litigato sta mattina li ho trovati ridendo e scherzando e li ho rimproverati e lei è entrata dice che è stata con un stronzo."

Beatrice: "Ancora niente proprio duri siete non dormite nessuno dei due e vi punzecchiatevi a vicenda sembra tornato all'anno scorso solo che l'anno scorsi non avevate cominciato insieme e state finendo l'anno separati ti vuoi decidere pure tu sei testardo."

Io: "Lo sai e lo sai che io devo essere sicuro al 100% prima di espormi ed ora non è il momento senti pranziamo in santa pace che già sono abbastanza nervoso."

Beatrice: "Ho capito però fatti dire una cosa io ti conosco Claudio so come sei fatto lei ti conosce quel poco e se scappa non ti lamentare perché già lo sta facendo ritornate nella calda estate che voi avete passato di cui tu entravi in istituto con gli occhi a cuoricini."

Io: "Io ci vorrei tornare indietro ma non si può ma io voglio anche passare questo concorso ok? E poi mi concentro su di lei... Bea tu sai che ho guardato al futuro con lei ma non sono pronto a dirlo ad alta voce a lei" dico lei inizia a mangiare ed anch'io poi torniamo in istituto la trovo alla macchinetta così mi fermo anch'io per un caffè premo anche per lei visto che gioca con la matita e fissava la macchinetta. "Tutto ok?"

Alice: "Ehm."

Io: "O chiesto tutto ok?"

Alice: "Si... grazie per il caffè."

Io: "Hai mangiato?"

Alice: "No non mi va tu sei andato con Beatrice?"

Io: "Uhm si sono andato a mangiare anche se non ho fame possiamo parlare quanto ti sei calmata?"

Alice: "Io sono calma sei tu agitato."

Io: "Lo sai perché sono cosi vieni a cena o a casa e parliamo."

L'Allieva Il Diario Di ClaudioWhere stories live. Discover now