IV

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Ormai stava arrivando l'inverno, cioè ci eravamo già ma presto sarebbe arrivato il vero inverno, quello dove nevica e c'è ancora più freddo e a me mancavano molti indumenti invernali, così chiamai Uraraka per chiederle di uscire, accettò e mi diede appuntamento poche ore dopo.

Passammo veramente tantissime ore a cercare qualcosa e mi stavo divertendo moltissimo, anche se ero carico di borsine, sia mie che della mia amica.
Passai uno splendido pomeriggio e alla sera decidemmo di chiamare anche gli altri a mangiare qualcosa, tutta la vecchia classe, giusto per 'celebrare' il mio ritorno. Questo significava che ci sarebbe potuto essere anche Kacchan, ma ci contavo poco, molto poco.

Avevamo scelto una pizzeria, qualcosa di chill insomma, niente di troppo esagerato ma neanche niente di troppo semplice come un bar.

Io e Uraraka eravamo già all'entrata ad aspettare gli altri e quando fummo più della metà entrammo a prendere posto.
Io mi misi vicino a Todoroki e Uraraka, iniziammo tutti a chiacchierare allegramente ma di Bakugo ancora nessuna traccia , non è da lui essere in ritardo. Fu a quel punto che Kirishima disse che non sarebbe venuto, mi dispiaceva e Todoroki lo notò mettendomi una mano sulla spalla e sussurrandomi qualcosa che non ho capito.

Lo guardai con uno sguardo che intendeva "ripeti che non ho capito", così lui fece e mi disse "avrai altre occasioni per stare del tempo con lui"
Spero veramente che lui abbia ragione.
Finito di mangiare andammo a fare un giro per il centro e fu lì che lo vidi. Era al bancone di un bar con vari bicchieri vuoti davanti e con la mano ne stringeva un'altro mezzo pieno.
Che succede Kacchan? Perché ti riduci così?
A dirla tutta non sembrava ubriaco, sembrava più che altro molto frustato.
Mi fermai a fissarlo. Volevo tanto entrare, abbracciarlo e sentire il sapore delle sue labbra dopo tanto.
Ma a destarmi dai miei pensieri ci pensarono due giovani ragazze che si strusciarono contro il mio Kacchan. Volevo sia vedere sia non, per paura che lui apprezzasse le loro attenzioni.
Fortunatamente lui se le scrollò di dosso con un movimento brusco delle spalle, tornai a respirare rendendomi conto che avevo trattenuto il fiato fino a quel momento.

L'essermi fermato aveva attirato l'attenzione dei miei amici e infatti mi raggiunse Uraraka.
"Che succede De-" disse lei.
Si fermò perché  guardando nella direzione del mio sguardo capì. Infatti mi mise una mano sulla spalla e muovendo un po' il pollice me la accarezzò, quasi per confortarmi.
"Mi manca.." dissi quasi sussurrando.
"Sono sicura che sia lo stesso anche per lui, dagli solo il tempo di riprendersi, gli sei mancato più di quanto tu sia mancato a tutti noi. Poi, sai com'è fatto.. è orgoglioso. "

Queste parole mi scaldarono un po' il cuore, gli sono mancato..
"ho paura che non mi voglia perdonare" ammisi
"tranquillo.. lo farà.."disse calma lei, come se stesse parlando ad un bambino di 5 anni in lacrime

Si avvicinò anche Todoroki che, scompigliandomi i capelli mi disse:
"Ora è solo arrabbiato e troppo orgoglioso, ma sono sicuro che sarebbe già venuto nel tuo ufficio chissà quante volte. Dagli tempo. Però ora è meglio che smetti di fissarlo prima che se ne accorga"

Non feci in tempo però, lui si girò, sgranò un attimo gli occhi quando mi vide che lo fissavo, poi  mi fece il dito medio e si girò di nuovo.

"sisi dagli tempo" mi disse Uraraka mentre mi faceva voltare dall'altra parte.

Passai la serata a cercare di non pensare al mio Alpha e a divertirmi con i miei amici ma appena tornato a casa i pensieri mi assalirono e non riuscii a trattenere alcune lacrime.

Preso da un momento di follia, avevo completamente spento la ragione, mi misi in fretta la giacca e le scarpe e corsi fuori di casa verso il bar dove avevo visto Kacchan.

Andai davanti alla vetrina e guardai se ci fosse ancora. No.
Al suo posto c'erano due individui, dall'aspetto non molto raccomandabile. Purtroppo un signore gli fece cenno di guardarmi, dato che li stavo fissando e così loro, dopo essersi detti qualcosa uscirono.

Mi arrivarono davanti, non ero riuscito a muovere un muscolo ma ora iniziai ad indietreggiare emanando feromoni impauriti.

Indietreggiai fin quando non si fermarono e non capendone il motivo mi guardai intorno. Mi girai a destra e capii, venni accecato dai fari di una macchina e d'istinto mi misi le braccia davanti al volto e strinsi gli occhi.

Sentii solo l'impatto e il mio corpo che veniva sbattuto qualche metro più avanti, una portiera chiusa con forza e delle urla poi buio.


Quando riaprii gli occhi non ero più sull'asfalto freddo ma in un caldo letto. Con dei vestiti non miei e in un letto soprattutto non mio. Cercai di ripercorrere gli ultimi eventi di cui mi ricordassi e più mi sforzavo di ricordare cosa fosse successo dopo essere stato investito, più mi aumentava il mal di testa. E se fossi a casa di quei due malintenzionati?
Iniziai ad andare in panico rilasciando feromoni terrorizzati.
Mi alzai in fretta ma vidi tutto nero e le mie ginocchia cedettero. Non toccai il pavimento però, aprii gli occhi e sbattei un po' le palpebre cercando di far passare quella sensazione di svenimento.

La persona che mi aveva evitato la caduta mi tirò su e mi fece sedere sul letto. Questo odore è familiare..
Ebbi la conferma quando lui si chinò davanti a me e io lo vidi. Kacchan.

"oi Deku"

"cosa ci faccio qui?" mi portai le ginocchia al petto emettendo feromoni impauriti ma, inspirando a pieni polmoni i vestiti che avevo indosso mi calmai. Erano pregni dell'odore di Kacchan. Giurerei di aver visto quasi un sorrisetto formarsi sul suo volto, sicuramente me lo sarò solo immaginato.

"come ti senti?" mi chiese appoggiando una mano sulla mia fronte
"cos'è successo prima?" replicai
"ti ho investito, scusami"
"Mi hai salvato da quei due tipi però.."
"C'erano modi meno rischiosi per salvarti" rispose ritraendo la mano.
"cos'è successo dopo?" chiesi

"Stavo già frenando quindi non ti ho completamente investito così ti ho preso e portato qui. non credi? Comunque quei due tipi non ti daranno più fastidio secondo me"
"perché?" chiesi confuso
"te fidati che dopo i pugni che hanno preso non ti importunano più"
Annuii a testa bassa e iniziai a singhiozzare.

"oioi. che succede"

Si sporse verso di me mettendomi delicatamente una mano sulla testa.
"s-s-scusami"
Continuai a sbiascicare delle scuse con la voce incrinata dal pianto finchè lui non mi abbracciò. Subito rimasi sorpreso ma dopo mi strinsi a lui mettendo la testa nell'incavo del suo collo. Inspirai i feromoni per calmarmi e sentirmi al sicuro, cercai di smettere di piangere, ma l'idea che Kacchan mi stesse abbracciando mi fece peggiorare la situazione.

Lui si staccò e mi guardò in faccia, col pollice mi asciugò le lacrime e si rimise in piedi uscendo dalla camera senza dire nulla.
Aspetta un attimo, se io ho i addosso i vestiti di Kacchan, questo significa che lui mi ha...ODDIO. ODDIO SANTISSIMO, lui mi ha cambiato.

Divenni rossissimo e quando Kacchan tornò lo notò.

"Hai la febbre?"

"N-no" dissi "C-che ore sono?"

"Non sono neanche le 7"

Se è passata la notte significa che Kacchan ha dormito con me! Oddio prima mi spoglia e mi riveste e ora dorme pure con me.

"Deku so già cosa stai pensando" disse "Ho dormito sul divano"

Da una parte la cosa mi tranquillizzò ma dall'altra mi rammaricai: Kacchan non vuole dormire con me.

"Come stai?" mi chiese

"Ho ho un po' male a tutto" risposi ma poi gli chiesi "perchè non mi hai portato in ospedale?"

"Non ti ho mica tirato sotto eh, stavo già frenando e ti ho solo spinto un po' in là. Te la sei cavata con qualche livido e altrettante sbucciature dato l'asfalto.

"Grazie.." gli dissi

"Di cosa?"
"Di tutto..mi hai portato a casa tua come se nulla fosse successo"
"non sono uno stronzo e di sicuro non ti avrei lasciato lì oppure in hotel da solo da svenuto".
"Si.. hai ragione.. Grazie Kacchan"

Lui non disse nulla ed uscì dalla sua camera.

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I will always come back - Bakudeku OmegaverseWhere stories live. Discover now