Avere paura è normale

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Rosa

Quell'episodio a casa di Carmine mi ha davvero spaventata.

Mio padre si è addentrato persino in territorio nemico per farmi arrivare il suo messaggio forte e chiaro, ma Carmine e sua madre hanno ragione: adesso non posso fare più niente.

Per mio padre è come se non fossi più sua figlia, solo per aver scelto l'amore. Per aver scelto Carmine e la mia felicità. E io sono disposta a non avere più un padre, anche se comporta ad avviare una guerra per tutta la città.

"Ue Rosa, ci sei?" sto giocando a carte con Kubra ma sono più distratta tra i pensieri che concentrata sul gioco.

"Non lo so, penso a tutto e a niente. Ho paura kubra" ammetterlo mi fa sentire un attimo più leggera ma mi sembra di avere un muro tutto intorno, e mi sento soffocare.

"Rosa... avere paura è normale. Tutto questo è fuori dal mondo. Ma devi fidarti di Carmine e sua madre, ha ragione Donna Wanda"

"La mia paura è per loro. Persino per la madre di Carmine. Per colpa di mio padre e delle sue idee malate rischio di perdere tutto" un senso di vuoto mi parte dallo stomaco e mi arriva alla gola, facendomi venire la nausea.

La mia paura diventa sempre più grande quando penso a Futura, piccola e indifesa. Mio padre non si fermerebbe nemmeno di fronte a lei probabilmente.

"Vieni qui" Kubra mi stringe in un abbraccio amico di cui avevo proprio bisogno, sapere di averla vicina dopo che Silvia se n'è andata è una fortuna. Loro due mi hanno insegnato a guardare le cose da una prospettiva diversa. Hanno avuto la pazienza di capire il mio carattere e farmi sbattere contro le barriere che la mia famiglia mi aveva sempre imposto. Quelle stupide parole che mi avevano sempre inculcato in testa.

Senza di loro non mi sarei lasciata andare così facilmente, men che meno con Carmine, per colpa della mia maledetta testardaggine.

"Se non avessi te... e Silvia, chissà cosa ne sarebbe di me ora"

"So che ti manca molto, ma pensa a quando potrete vedervi fuori per un aperitivo in Costiera. In uno di quei posti chic che piacciono a lei" lo dice imitando le movenze di Silvia e la cosa mi fa molto ridere, perchè mi immagino come lei ci mandrebbe subito a quel paese in napoletano. Silviè chissà come stai, che stai combinando.

"Quanto siete sceme, ma vi voglio bene"

"Forza entrate, su su" mi giro e vedo Beppe che accompagna i ragazzi in sala comune.

Carmine e Pino subito vengono verso di noi e noto che Kubra guarda ancora con Rabbia Beppe, anche se so bene quanto vorrebbe mettere da parte l'orgoglio e provare a fare un primo passo. La capisco, certe cose vengono comandate più dalla testa che dal cuore.

E ci vuole tempo.

Carmine occupa la sedia al mio fianco salutandomi con un bacio sulla spalla, maledetta la sua vicinanza e i brividi che mi fa venire. Pino invece tira Kubra seduta sulle sue gambe il che provoca una sonora risata da parte sua, soprattutto quando Pino sta per perdere l'equilibrio sotto di lei.

"Andateci piano voi due" Maddalena ci avvisa dall'altra parte della stanza senza intervenire, ormai ha imparato a capirci pure lei.

"Ragazzi non vedo l'ora di fare una bella uscita a quattro, magari al bowling... o una pizza in spiaggia"

"Non sono mai stata al bowling" ammetto con leggerezza.

"Ma che mi stai dicendo Tarantè?!" rido al suo fare melodrammatico "Dobbiamo rimediare senza se e senza ma" gli tiro una gomitata nelle costole ridendo.

"Andata. Noi quattro abbiamo una sfida in sospeso allora"

"Pino non alzare troppo la cresta... che poi rimani deluso"

"Dici così perchè non mi hai visto giocare Di Salvo".

Quanto amo questi momenti spensierati dove siamo semplicemente dei ragazzi che si godono la loro età e vogliono fare nuove esperienze, anche banali come il bowling o una pizza sulla spiaggia.

"Ragazzi, attenzione a me un attimo!" la direttrice entra nel salone e ci chiama a raccolta.

"Volevo avvisarvi che le condizioni di Edoardo stanno migliorando" un peso abbandona il mio corpo solo a sentire quelle parole, sapere che Edo sta meglio mi allevia una sofferenza. Non so come comportarmi con Carmela dopo gli ultimi avvenimenti e non ho osato neanche andare in ospedale. So che dovrei, ma temo la sua reazione. Lei è come una sorella e so di averla delusa... ferita. Ma avere notizie positive su Edoardo mi tira su l'umore.

"Inoltre vi comunico che avremo un nuovo ragazzo con noi all'IPM. Arriverà domani, si chiama Matteo e ha 17 anni. Mi raccomando... non aggiungo altro"

"Ci mancava gente nuova. Non abbiamo abbastanza guai già così"

"Pino fai il bravo" Beppe subito lo riprende conoscendo la sua indole.

Però ha ragione, già la situazione è tesa così. Un nuovo ingresso non aiuta.

"Va bene ragazzi, potete tornare alle attività" la nuova direttrice sta migliorando devo ammettere, o almeno ai miei occhi. Non sarà mai come Paola, ma sembra aver abbassato un po' la guardia.

"Tarantè come ti senti?"

"Ho paura. Tanta Carmine. Le parole di tua madre mi rimbombano nella mente, perchè ha ragione"

"Mi duole ammetterlo. Ma dobbiamo ascoltarla e dobbiamo alzare la guardia" vedo Carmine che gira leggermente lo sguardo verso Cucciolo, che dal tavolo da ping pong ci guarda in cagnesco. Adesso si crede di essere il boss, pensa di comandare perchè ha giurato fedeltà a mio padre. Povero illuso.

"Soprattutto verso certe persone" aggiungo seguendo il suo sguardo.

"Mi fa ridere. Si pensa di essere grosso, ma ci deve solo provare a fare un passo"

"Mi so difendere da sola eh. Che credi?" mi scappa una risata, perchè mi ricorda l'istinto protettivo che aveva anche Ciro nei miei confronti. Così diversi eppure così simili.

"Ho quasi più paura per lui sai? Avrebbe davvero coraggio di farti arrabbiare Rosarì?"

"Vedi di stare attento anche tu Di Salvo. Ti tengo d'occhio" lo vedo fare una finta faccia spaventata e scatena una mia risata automatica. Ammettere di amarlo così tardi è l'unico rimpianto che ho. Maledetti i miei muri emotivi.

"Comunque ora dobbiamo stare davvero attenti. Sappiamo di chi fidarci, le poche persone che ci stanno davvero accanto" Carmine mi prende la mano "Per il resto siamo io e te Tarantè. Io, te e Futura contro tutti".

"Futura..."

"Che c'è?"

"Futura è quella che mi preoccupa più di tutti. Non posso permetter che le succeda niente. Niente. Lei deve essere protetta, deve stare fuori da tutto..." il cuore mi batte a mille "so che con tua madre non corre rischi. Ma so che mio padre non si ferma davanti a niente. E darei la vita per lei, se ce ne fosse bisogno"

"Tarantè non accadrà niente a Futura. Starà bene, fuori dalle nostre guerre. Ed è fortunata ad avere te a proteggerla"

"Piccioncini, avete finito?" Pino ci chiama per giocare a biliardino insieme a Mimmo

"Mamma come sei spiritoso eh. Non si può stare mai tranquilli qua" risponde Carmine tirando una sberla amichevole in testa a Pino.

"Scusi mio signore se non siamo nella sua reggia" quanto sono scemi, eppure ce n'è voluto di tempo per arrivare a questo punto. Sappiamo di poterci fidare di lui come di un fratello, o almeno per Carmine lo è. Io sto imparando a conoscerlo come tale, ma vedere Kubra fidarsi e stare bene con lui aiuta, e mi hanno raccontato il suo cambiamento nel corso del tempo.

E io ne so qualcosa di cambiamenti...

IO E TE, SU QUELLA SPIAGGIAWhere stories live. Discover now