Capitolo 50

37 10 0
                                    

Passiamo il resto della cena a ridere e scherzare, a ricordare quel poco del passato che abbiamo condiviso e a fantasticare sul mio futuro. Desideri su desideri viaggiano nella mia mente, ma solo uno è il più forte di tutti: voglio poter viaggiare, girare il mondo, conoscere posti, tradizioni, culture. Voglio poter realizzare il desiderio di visitare le Galapagos, e tutto questo lo sto dicendo qui ad Harry, con gli occhi sognanti e l'amore nel cuore.

Conclusa la nostra uscita torniamo a casa mia per passare la notte. Un borsone con qualche paio di jeans e qualche maglietta giace nel sedile posteriore della Range Rover di Harry e quando arriviamo in camera mia noto che si é portato davvero molte cose per passare una sola notte: spazzolino, dentifricio, calzini, mutande, deodorante e tutto il necessario da usare
dopo una doccia.

"Pensi di trasferirti qui da me?" gli dico con un tono di ironia nella mia voce.

"Pensi che mi farei problemi bimba?".

Le sue parole mi paralizzano; é serio, oppure si sta solo prendendo gioco di me? Non so nemmeno se sarei pronta ad una convivenza, le paranoie iniziano a mangiarmi da dentro, a scavare un buco profondo.
Sarà mai possibile che io sia così paranoica, dubbiosa e impaurita da ogni minimo cambiamento che avviene nella mia vita?
Ho sempre pensato di avere la Sindrome di Peter Pan, ma ogni giorno che passa ne sono sempre più convinta: mi rifiuto e sono incapace di crescere, di diventare adulta e di assumermi delle responsabilità. Tutto questo forse deriva dal fatto che sono stata costretta a crescere troppo presto per via dei miei genitori, ad andarmene di casa per assicurarmi un futuro un pochino più spensierato.
Non lo so, ma l'ansia mi mangia dentro ogni volta che deve succedere qualcosa di nuovo e di diverso nella mia vita.

"Non credi che sia un po' troppo presto per andare a vivere insieme? Procediamo a piccoli passi", gli dico cercando di placare la mia ansia.

"Procederemo per piccoli passi; non verrò a vivere da te, per il momento. Ma passerò molto tempo in tua compagnia bimba"

"Stai prendendo tutte queste decisioni da solo, lo sai vero?". Mentre parliamo mi siedo sul letto, i tacchi iniziano a farmi male ai piedi, e non vedo l'ora di togliermeli.

"Adesso prenderò un'altra decisione completamente da solo, senza chiederti il permesso", mi dice con un tono alquanto perverso e lo sguardo bruciante, "sdraiati", mi ordina.
E io, come ammaliata e dipendente delle sue labbra e della sua voce eseguo ogni minimo movimento che mi viene intimato di fare.

Si avvicina a me lentamente e con fare seducente; gli occhi che non si staccano dai miei mi infuocano le guance. Un po' per il vino e un po' per l'effetto che mi fa Harry, un calore poco sopportabile si scatena per tutto il mio corpo, finché lui non mi si appoggia sopra, prendendo a baciarmi ogni millimetro di pelle scoperta.
Mi toglie le décolleté e con il suo aiuto mi fa alzare dal letto, facendomi rimanere così in piedi davanti al suo corpo muscoloso e statuario.

"Ho intenzione di sbatterti talmente tanto forte che domani ti sarà difficile riuscire a camminare bambolina".

E lo fa davvero.

Con uno strattone mi spoglia del mio bellissimo abito di raso, lasciandomi scoperta con solo le mutandine in pizzo che avevo scelto.

"Mmh, già senza reggiseno.."

Con le guance che mi avvampano cerco di dargli una spiegazione: "É l'abito, era scoll..."

"Zitta bambolina, non mi interessa se non indossavi il reggiseno prima, l'importante è che lo veda solo io il tuo bellissimo seno".

Mentre lentamente si sbottona la camicia si accovaccia sulle sue ginocchia, prendendomi per le cosce e facendomi sedere sopra di lui. Non ho mai provato questa posizione, ma capisco che sia diventata una delle mie preferite quando sento la sua lingua poggiarsi su di me e giocare con la mia intimità.

Quando sente che sto per raggiungere il picco di piacere si solleva da terra, non perdendo tempo a farsi procurare a lui del piacere, e mi sbatte contro la superficie fredda e dura della finestra. In un colpo secco affonda dentro di me facendomi urlare.

"Dimmi che mi vuoi bimba. Dimmi che sono solo tuo, che tu sei solo mia. Dimmi che come ti faccio godere io nessuno lo fa. Dimmi che esisto ed esisterò solo io per te". Mi sussurra Harry all'orecchio tra una spinta e l'altra, e uno sculaccione sul sedere e l'altro.
Sento la natica che mi si scalda ogni volta che le sue grandi mani si posano su di me, ogni volta che mi colpiscono prima un po' più forte e poi un po' più dolcemente; sento il piacere affondare le radici in me, il mio corpo che si contorce sotto di lui. La mia schiena inarcata, quasi spezzata in due. I miei capelli attorcigliati nel pugno del mio uomo.
Tutto questo, la lussuria, la caratteristica di me e di lui che ci porterà alla rovina.
Ma non ho paura di andare all'inferno se ho il più bello dei diavoli qui accanto a me.

Dopo attimi interminabili a sbattere i fianchi contro contro la finestra, mi prende per mano portandomi nel letto e facendomi mettere a cavalcioni sopra di lui, lasciando a me il pieno controllo della situazione. All'inizio sono un po' incerta su come devo muovermi, le gambe doloranti sono un ostacolo nel farmi muovere liberamente, ma dopo un po' che prendo il ritmo e l'eccitazione cresce, non sento più niente, se non un piacere che sta esplodendo dentro me.

"Ci sono quasi Harry", gli sussurro mentre mi spingo contro tutta la sua lunghezza.

"Non ti fermare Noemi", mi dice.

Qualche altra spinta ed esplodiamo insieme in un orgasmo travolgente, profondo. Stanca e stremata dall'atto ricado sul letto a pancia in giù.

"Domani non camminerò seriamente", dico scherzando.

"Le promesse le mantengo sempre bimba".

E così, io ed Harry ci abbandoniamo a coccole ed abbracci che non pensavo gli appartenessero. Mentre mi accarezza i capelli, con la testa appoggiata sul suo petto nudo e duro, penso a tutto quello che abbiamo dovuto passare per arrivare fino a qui.
E sembra che stiamo diventando una persona sola col passare del tempo, perché sembra proprio che riesca a leggermi dentro e conoscere i miei pensieri.

"Quant'é stato difficile arrivare fin qui bimba?" mi chiede.

"Lo é stato molto, ma credo nel destino, e se questo "noi" non é arrivato prima vuol dire che non era ancora il nostro momento, come sono convinta che lo sia adesso. Voglio vivermi tutto di te Harry, dalla parte più oscura e dolorosa alla parte più solare e divertente. Voglio ogni aspetto di te, senza escludere nulla. Voglio poterti stare accanto in qualsiasi scelta o decisione vorrai prendere. Voglio te per il resto della vita".

E così, io e il mio uomo ci diamo la prima di una lunga seria di "Buonanotte".
Non mi importa quanto ho dovuto soffrire, delle scelte sbagliate, delle scelte giuste. Di quanti aerei ho dovuto prendere, di quanto possa essere stato tutto quando confusionario e sconvolgente.

Voglio Harry più di qualsiasi altra cosa, e lotterò con i denti e con tutta la mia forza per tenermelo stretto.

NightsoulsWhere stories live. Discover now