CAPITOLO 8

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Blake afferrò con una mano lo schienale della sedia e con l'altra si rastrellò i capelli.

"Mi dispiace..."

"Lascia stare... Mi è passato l'appetito," dichiarò lei, spingendosi indietro con la sedia e alzandosi da tavola.

"Rowena, non farlo!" protestò lui. "Devi mangiare. Non facciamoci rovinare la serata da quella strega."

Profondamente irritata, Rowena serrò le labbra.

"La strega pareva molto ben informata sulla nostra situazione, non trovi?"

Gli voltò le spalle e marciò furiosamente verso l'uscita, proseguendo lungo il corridoio che portava alla loro suite. Armeggiò arrabbiata con la carta magnetica nella fessura, imprecando poiché la luce non si fece subito verde.

Estrasse la carta e l'infilò di nuovo, poi abbassò con energia la maniglia quando la porta si sbloccò. Una volta dentro, sbatté la porta dietro di sé e corse in camera sua. Si accovacciò sul bordo del letto, e dopo un po' sentì Blake che bussava lentamente, chiamandola, supplicandola di aprire la porta.

Era troppo arrabbiata perché le importasse che, per entrare, lui dovesse ora fare il giro dal terrazzo. Non ne poteva più di quella farsa abominevole... Se ne voleva andare... anche subito se possibile. Voleva lasciarsi dietro Blake, la sua diabolica famiglia e tutto quello che aveva a che fare con loro.

Non bastava essere stata umiliata da Blake, dal bastardo di suo fratello dalla loro madre... ora ci si era messa anche quella specie di bambola gonfiabile...

Che se ne andassero all'inferno! Tutti quanti!

Tirò su la testa di scatto quando la porta della camera si spalancò e comparve un livido Blake. Be', non era l'unica ad essere arrabbiata, a quanto pareva. Tanto meglio così!

Si alzò in piedi e si preparò ad affrontarlo.

"Mi puoi spiegare che diavolo ti succede? Non è da te arrivare a certi eccessi. Dimmi, ti prego, che cosa credi di risolvere chiudendomi fuori da questa stanza? Nascondere la testa sotto la sabbia ed ignorare i problemi, non li farà sparire"

"Come fai a dire che certi eccessi non sono da me? Mi conosci, forse? Hai vissuto accanto a me negli ultimi sei mesi? Hai mai provato a conoscermi veramente quando stavamo insieme? Magari tra una riunione di lavoro e un cocktail con la tua famiglia?" lo rimbeccò sarcastica.

Lo sguardo di Blake era pieno di rabbia, ma annuì.

"Okay, hai ragione... Direi che non ti ho mai conosciuta veramente..."

"Ma tu guarda..." esclamò lei terribilmente scontenta della sua risposta così arrogante e piuttosto ironica. "Basta con questo teatrino ridicolo! Voglio andarmene via da qui con il primo volo. Non posso più andare avanti così... Tutto questo è una grandissima perdita di tempo..." protestò Rowena, avvilita. "Non funzionerà mai tra di noi, Blake."

Lui imprecò sottovoce, poi si avvicinò a Rowena e le strinse le spalle.

"Non erano questi i patti, ricordi? Una settimana insieme per dimenticare il passato."

Rowena lo fissò perplessa.

"Non funzionerà, Blake!" disse lei scotendo la testa. "Ma non hai visto cos'è successo al ristorante? Come diavolo sapeva quella donna che noi due ci trovavamo lì se non sei stato tu a parlargliene? E come diavolo pensi che possiamo lasciarci il passato alle spalle se la tua piccola sciacquetta si diverte a sbattermelo in faccia? Non mi piace essere presa per i fondelli, Blake. E non mi va di essere messa da parte in una conversazione come se fossi una povera deficiente che non sa parlare per difendersi..."

DI NUOVO & PER SEMPRE (2 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Where stories live. Discover now