Did you leave her house in the middle of the night?
Did you wish you'd put up more of a fight?
When she said it was too much?
Do you wish you could still touch ...her?
Question...?, Taylor Swift
Quando Teseo salì sulla decappottabile aveva appena finito un'operazione d'urgenza su una bambina di soli tre anni. Era stato un intervento lungo e faticoso, ma alla fine la paziente era sopravvissuta e Teseo aveva terminato il suo turno, che avrebbe dovuto finire già quella mattina alle dieci, ma si era prolungato fino alle tre. Aveva avuto solo il tempo di farsi una doccia veloce, infilarsi un paio di jeans e una camicia azzurra prima di correre giù per le scale dell'ospedale e mettersi al volante.
Si infilò la cintura di sicurezza in fretta e furia, girò le chiavi e il motore prese vita. Schiacciò il pedale dell'acceleratore e si immise nella strada trafficata.
Presto il profilo dell'edificio ospedaliero scomparve dallo specchietto retrovisore e Teseo girò per le strade di Cremona, seguendo le indicazioni che gli comandava il GPS.
Alla fine, arrivò di fronte a un palazzo condominiale all'apparenza ben messo e parcheggiò lungo il marciapiede.
Scese dall'auto inforcando gli occhiali da sole ed entrò nel palazzo dalla porta di ingresso. Salì le scale fino a raggiungere il secondo piano, proprio come Miki gli aveva detto di fare.
Si fermò davanti alla porta dell'appartamento 2B, quindi suonò il campanello.
Uno scalpiccio frettoloso gli giunse alle orecchie prima che Zef spalancasse la porta di casa.
«Ehi, Teseo!», esclamò. «Sei qui!»
«Certo che sono qui! Mantengo sempre le mie promesse, io», gli disse.
Ronnie comparve alle spalle di Zef, con le gambe leggermente separate, le braccia incrociate e una linea stretta al posto di un sorriso educato.
Era ancora uguale a come Teseo si ricordava. Più vecchia, certo, ma con la stessa spavalda sicurezza di dodici anni prima.
Non aveva più i capelli striati di verde, ma in compenso delle ciocche grigie spuntavano dalla sua chioma. Il labbro era ancora diviso nel mezzo da un piercing di metallo.
«Fai entrare Teseo, tesoro. Non farlo rimanere fuori». Dal suo tono si capiva che avrebbe fatto a meno di farlo entrare, se avesse potuto.
Zef si scostò dal passaggio e lo lasciò oltrepassare la soglia dell'appartamento.
Quando si guardò attorno, Teseo notò con piacere che la casa non presentava segni di muffa o altro. Anzi, era pulita e ben arredata.
Al centro del salotto, un divano a forma di L era posizionato di fronte ad un televisore di medie dimensioni. Le pareti erano decorate con quadri astratti e delle fotografie incorniciate di Miki, Zef, Bear, Ronnie e Cecil. Alcune mostravano anche Stella e Rob abbracciati alla sua ex.
Poteva capire quanto suo figlio fosse amato solo da quelle immagini.
«Zef, vai a cambiarti, dai. Nel frattempo, io e Teseo parleremo un po'», disse la nonna.
Una volta che Zef scomparve, Teseo chiese a Ronnie: «Dov'è Miki?»
«É a lavoro...», rispose. «Qualcuno deve pur pagare tutte le spese».
Teseo si avvicinò a lei e le spiegò: «Mi sono offerto di farlo, Ronnie, ma Miki ha rifiutato».
«Sul serio?», chiese scettica.
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How to charm Micol Esposito [Trilogia How To #1]
Romance𝐏𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐫𝐢𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 ✓ «Ti amo», sussurrai. Il mio era un mormorio talmente sottile che mi venne il dubbio che lo avesse davvero sentito. Il silenzio accolse la mia affermazione, ma - dopo aver preso un lungo respiro...