Mi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda anomala, in grado di distruggere le mura che mi circondavano. Con quel ragazzo scoprii che cosa sign...
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"Whatever It Takes" ~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~
Stranamente riuscii a dormire quella notte, anche se solo un paio d'ore, ma avevo avuto la possibilità di riposarmi almeno un po'.
Dopo essermi svegliata rimasi a fissare la finestra al lato del letto su cui seduta, per quelle che a me sembrarono ore.
Rafe stava dormendo mentre io continuavo a ragionare sul piano che ero riuscita ad organizzare in quella lunga notte passata lì.
Sarebbe stato difficile ingannare una persona come Singh, ma dovevo andarmene da lì e avrei tentato in ogni modo di farlo.
Non c'era più tempo, avrei dovuto agire, e la prima fase del piano era parlare con Singh in persona.
Rafe non sarebbe riuscito a fermarmi, e se non avrebbe voluto collaborare potevo anche farmene una ragione, me la sarei cavata ugualmente con o senza il suo appoggio.
Decisi di alzarmi dal letto e camminai verso la finestra, scostai le tende e guardai fuori, venendo leggermente accecata dalla luce del sole che splendeva alto in cielo. Vidi una delle guardie girata di spalle sul balcone comunicante proprio davanti i miei occhi. Per attirare la sua attenzione iniziai a bussare insistentemente sul vetro della finestra. L'uomo si voltò e dopo avermi squadrato rimase a guardarmi.
«Devo parlare con Singh. Fammi parlare con lui» dissi attraverso il vetro, per essere sicura che mi avrebbe capito feci dei gesti con le mani indicando la porta della camera alle mie spalle.
Ma lui mi ignorò e si girò di nuovo dall'altra parte, ma non mi arresi, continui a bussare al vetro imperterrita.
«Hey! Kate! Ma che diavolo fai!» improvvisamente ritrovai Rafe alle mie spalle, non lo degnai nemmeno di uno sguardo e lo superai camminando verso la porta.
«Kate! Che pensi di fare!» continuò seguendomi.
Iniziai a bussare anche sulla porta «C'è nessuno?!» continuai in attesa di risposta.
«Insomma mi spieghi che hai intenzione di fare? Katie rispondimi!»
«Devi lasciar fare a me Rafe!» risposi bruscamente prima di riprendere a bussare.
Il ragazzo si avvicinò a me affiancandomi. Non appena mi voltai verso di lui me lo ritrovai davanti e dovetti alzare lo sguardo per guardarlo in negli occhi.
«Ascoltami. So che hai mentito sul diario. Sai dove si trova?»
In quel momento non sapevo cosa fare, se dire la verità e lasciare che mi aiutasse o continuare sola.
Anche se il suo discorso della sera precedente mi aveva colpito questo non significava che mi sentivo più libera di parlare con lui.
Lui era uno dei nemici, e sarebbe rimasto tale, forse per sempre.
