51.

1.6K 67 21
                                    

“You can't change what happened

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

“You can't change what happened.”
~~~~~~~~~~~𓆉︎~~~~~~~~~~~

      
  
«Che sono quei musi lunghi, ragazzi? Abbiamo appena rapinato un negozio di alimentari, è una spunta da aggiungere alla lista di cose da fare prima di morire...» disse Cleo portandosi alle labbra un altro mucchietto di noccioline.

«Esperienza indimenticabile» commentai io guardando un punto fisso avanti a me.

«Già, soprattutto per le idiozie di Pope sulla ruggine ed il criceto morto» continuò lei ma stranamente né a me né al ragazzo venne da ridere.

Eravamo al porto, i ragazzi erano rimasti sulla barca mentre io, Pope e Cleo avevamo deciso di scendere per fare rifornimento, in modo da stare almeno per un po' lontano dagli altri.

L'umore non era dei migliori, ma eravamo a poche ore di distanza dalle Outer Banks e presto saremmo tornati a casa. Non che questo avrebbe migliorato il mio stato mentale, ovvio,  però continuavo a sperare in una distrazione, magari Cleo era la persona giusta a cui rivolgersi per questo tipo di situazioni, ed in effetti la bravata della rapina nel piccolo negozio di alimentari era stata abbastanza divertente; avevamo fregato quel tizio con un assurda polemica basata sulla ruggine della buccia di un mango che stava vendendo ad un altro tipo, era stata un'idea di Pope, un'esilarante idiozia che aveva permesso di procuraci del vero cibo commestibile dopo tanto tempo.

«Okay... Andiamo, parlate. È per quello che ha combinato JJ?» il mio sguardo scattò immediatamente sulla mora seduta tra me ed il ragazzo.

Le nostre espressione avevano reso evidenti i nostri stati d'animo, ma come faceva a saper che si trattasse di quella faccenda?

«No.» rispose secco Pope.

«Dai, non dire stronzate Pope, tutte noi abbiamo sentito la discussione che avete avuto prima.» disse lei afferrando un altra manciata di arachidi dal sacchetto.

Allora il moro sbuffò guardando in alto, mantenendo lo sguardo fisso sul cielo tinto dei colori scuri della notte.

«Stavamo per arrivare al porto. Sono salito per dire a JJ e Kiara che ci fermavamo ed io li ho visti che stavano per...» non concluse la frase ma cercò di spiegare il finale con dei gesti delle sue mani.

«E voi due siete stati insieme prima, vero?»

«Solo una notte» rispose il moro mentre io rimasi in silenzio a seguire la conversazione.

«Poi Kiara ti ha dato il ben servito – Disse affiancando una leggera risata alle sue parole, ma quando si accorse dello sguardo per nulla divertito del ragazzo tornò seria:– Scusa. Così ho sentito dire...» mormorò. In seguito si rivolse a me che feci di tutto per evitare il suo sguardo, ma continuò quasi con l'intenzione di provocarmi.

𝙒𝘼𝙑𝙀𝙎 - 𝘑𝘑 𝘔𝘢𝘺𝘣𝘢𝘯𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora