|| One Last Time || Minsung

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|| One Last Time || Minsung
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Capitolo 1
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1382 parole

Era finalmente arrivata la sera della cena. Minho non riusciva a placare la sua preoccupazione, e la sua mente non smetteva di farsi brutte paranoie.
Secondo lui, doveva apparire perfetto per la serata, ma non doveva rendere troppo palese il perché.

Non riusciva a decidere quale sarebbe stato l'outfit migliore per l'occasione.
'meglio elegante o casual? come si vestiranno gli altri? e se mi vestissi in modo sbagliato?' continuava a pensare minho, mettendo a soqquadro il suo intero guardaroba, che ormai sembrava essere stato travolto da un tornado.

c'erano vestiti e gioielli per tutta la camera del ragazzino, sul letto, sul pavimento, sulle sedie...ma dopo una generosa quantità di minuti di ricerca la migliore soluzione era stata trovata.

minho si guardò allo specchio e sorrise felice. questo era decisamente l'outfit perfetto.

scelse una camicia, che gli stava parecchio grande ma benissimo, azzurra polvere con dei semplici bottoncini bianchi sull'apertura. la infilò in un paio di pantaloni neri semplici e lievemente larghi, che gli risaltavano la vita.
ai piedi indossò delle jordan smoke gray, ancora perfettamente pulite e intatte data la sua cautela nell'indossarle e ripulirle ogni volta. decise di non mettersi braccialetti dati i bottoncini sulla fine delle maniche della camicia, ma al collo portò una doppia collanina con una farfalla per ogni filo, una più grande con le perle e una più piccolina senza.

l'unica cosa che non lo convinceva era la scollatura sulla camicia, quindi decise di slacciare un bottone, trovandosi molto più carino.

decise di non strafare con il trucco per non nascondere la sua naturale bellezza che fortunatamente non è mai stata una sua insicurezza o un suo problema. aveva bisogno di mettersi del correttore sulle occhiaie, un po' di illuminante e del blush. applicò anche un filo di mascara arricciante sulle sue ciglia, rendendo i suoi occhi ancora più adorabili.

dopo aver controllato due volte di avere tutto ciò che gli serviva, uscì di casa per prendere la sua macchina. il luogo di incontro era la pizzeria dove sono usciti tutti assieme per la prima volta, e minho era molto felice di tornarci. Tutti i ricordi delle serate passate con loro in quel posto caldo a accogliente, azzannando pizze e ridendo tra ragazzi gli tornarono in mente, e si fece scappare dalla bocca dei piccoli sospiri di gioia.

ma mentre guidava, la sua mente non riusciva a pensare ad altro che a jisung. aveva spotify installato sull'auto per ascoltare le sue canzoni preferite. Erano abbastanza cupe, qualcuno le potrebbe descrivere come depresse ma lui le trovava calmanti. adorava imparare le canzoni a memoria, perché ascoltarle cantando era la cosa che più preferiva fare.

In lontananza vide la scritta neon enorme della pizzeria, ed il suo cuore iniziò a battere ancora più forte di prima. sia per l'ansia che per l'emozione.
'forza Minho, non avere paura' provò a calmarsi il ragazzino, a cui però iniziarono a uscire alcune lacrimucce dagli occhi. il suo corpo tremava, e una volta parcheggiata l'auto nei posti riservati al ristorante, rimase un po' di tempo dentro per calmarsi.

'cazzo... ho dei fazzoletti?' esclamò in preda al panico nella sua testa, ma fortunatamente li trovò. Si asciugò le lacrime e si soffiò il naso, adocchiando un bidone vicino all'entrata in cui avrebbe buttato i pezzi di carta.

'5...' Minho iniziò a prendere dei grandi respiri.

'...4...3...' era agitato, ma sapeva di potercela fare.