🤍23[23-01]

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~Amo dai andiamo..
Dico scrollando la spalla destra, dove è appoggiato Khvicha.

~Che ?!
Alza di scatto la testa dalla mia spalla.

~Che ? In che senso ?
Gli chiedi girandomi verso di lui.

~Che hai detto ?!

~Che dobbiamo andare...?
Non sto capendo, che ho detto ?.

~Nononononono, come mi hai chiamato ?!
Si avvicina e mette le mani sulle mie spalle.

~Non lo so, come ti ho chiamato ?
Metto le mani sulle sue.
Mi prende in braccio e inizia ad urlare.

~Mi hai chiamato amore, la ragazza che amo mi ha chiamato amore, stiamo insieme, stiamo insieme.
Mi abbassa all' altezza della sua bocca e mi bacia.

~Perchè sei cosí contento ?

~Tu non mi hai seguito allora, io ti amo, tu mi hai chiamato amore e allora anche tu mi ami... no?!
Lo guardo sbalordita ridendo.

~Si tranquillo stiamo insieme, ma ora io devo andare da Marica e tu a Castel Volturno susu
Lo rassicuro mettendogli le mani sulle guance e dandogli un leggero bacio sulle labbra, ma poi gli ricordo i doveri rompendo quell' attmosfera magica che si era creata tra noi due.

~Sisi.. ma dopo vengo da Marica !
Sottolinea iniziando a mangiare, sono contenta del legame che hanno sembravano fratello e sorella, rapporto che ha anche con Alex, del resto lo portavo anche piú spesso di Khvicha da Marica.
Ogni volta che le porto visite lei è contentissima. Una volta quando io e Khvicha non ci eravamo ancora rimessi insieme e Alex era appena andato via dalla sala mi ha confidato che con me e i ragazzi si diverte molto, cosí tanto che dimentica della malattia e di tutto quanto.

Io e Khvicha facciamo colazione e lui mi porta in ospedale. Passo tutta la mattinata con Marica finchè non arriva ora di pranzo, mangiamo e mi viene detto che Marica oggi dopo due mesi deve provare a camminare per vedere come prosegue il tumore ai reni, cosí prendo in braccio Mari e la porto nella sala per la prova.
Prima di entrare avverto Kvicha e non dico nulla a Marica.
All inizio come è giusto che sia Marica ha fatto fatica a camminare, ma poi ha preso il via, pretendendo perfino che le reggessi la mano destra, mentre alla sinistra voleva la mamma. Facciamo questo esercizio per una mezz'ora finchè non sentiamo bussare alla porta mi giro e vedo Khvicha appoggiato alla porta che ci guarda.

Pov Khvicha

Entro in ospedale e chiedo indicazioni per la sala dove è Marica, appena arrivo vido la scena piú bella che potessi mai vedere, la ragazza che amo coccolare e aiutare una bambina che ormai sento come mia o almeno come una mia sorellina, le guardo per una decina di minuti appoggiato alla porta per poi bussare, la prima che si gira è proprio Claire e non c'è cosa piú bella di vedere i suoi occhi verdi dopo una giornata trascorsa a lavorare.
Con delicatezza molla la mano a Marica affidandola completamente alla mamma e viene verso di me, mi mette le mani attorno al collo e mi da un bacio sulle labbra.

~Non è andato poi cosí male l allenamento vero ?
La guardo sorridendo.

~In realtà poteva andare meglio ma vedendo te e Marica mi sono rallegrato subito.
Le confesso allargando sempre di piú quello stupido sorriso che ho sul volto, mi giro verso Marica e sorrido ancora di piú vedendo questa bambina avvolta da un problema piú grande di lei sempre felice e sorridente mi fa sciogliere.
Mi avvicino un pò a lei e mi piego alla sua altezza lei velocissima, non so con quale forza, corre verso di me e mi abbraccia forte, sussurrandomi all orecchio testuali parole:
"Te e Claire non lasciatevi piú, in queste settimane le sei mancato come l aria e era sempre triste, invece stamattina era felice, e mi sei mancato Khvicha. "
A quelle parole la stringo forte a me e quasi mi commuovo.
Passiamo le ore successive ad aiutare Mari nella camminata ed è migliorata tantissimo, torniamo in stanza e lei mi da la carica contro l Udinese per batterlo e vincere lo scudetto, inoltre le ho promesso che lo scudetto lo dedicherò a lei e Claire, cosa che l ha resa molto felice.

Ora però l abbiamo salutata e stiamo tornando a casa di Claire e dopo le infinite suppliche per rimanere da lei, ha acconsentito.
Mangiamo della pasta fatta rigorosamente da lei e poi abbiamo fatto l amore per tutta la sera fino a che non siamo crollati esausti sul divano si cui abbiamo dormito.

Spazio Autrice

Ragazzi e ragazze non dovrei ma vi annuncio che FORSE la storia la farò finire a breve ma non per qualche motivo speciale ma perchè me la sento bene ciau.

Che confusione.. sarà perchè ti amoWhere stories live. Discover now