golden hour

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(vi consiglio di ascoltare questa canzone perché sarà la musica in sottofondo al loro ballo :] )

minho allacciò un braccio alla vita di jisung e lo avvicinò a sé, mentre l'altro un po' inbarazzato allacciò le proprie braccia al collo dell'altro.

le loro mani si unirono, intrecciando le dita e un calore piacevole occupò il petto del principe.

i due iniziarono a muoversi a ritmo della musica, con passi lenti e delicati.
il loro sguardo si incontrò e quasi si incatenò visto che non si distolse più.

minho avvicinò il viso all'orecchio di jisung e quest'ultimo sentì l'intenso profumo dell'uomo davanti a lui, erano così vicini che sicuramente i loro profumi si mischiarono e divennero tutt'uno, così come i loro respiri e tutto ciò che condividevano.

"siete la persona più bella che io abbia mai visto."

quelle parole arrivarono dritte al cuore di jisung ed iniziò a battere più velocemente, così come accelerò il ritmo della musica.

"non dire bugie minho, sono un orrore, lo sai."

minho si allontanò dal suo orecchio così da poterlo guardare in viso e si avvicinò ulteriormente, i loro nasi si sfioravano creando un solletico piacevole.

"vi sembro qualcuno che dice bugie, principe?"

sussurrò non distogliendo lo sguardo dagli occhi rossi del ragazzo, li avrebbe davvero osservati, contemplati, per ore e ore, per sempre.

"non lo so, spero vivamente che tutto ciò non sia una bugia."

nella voce di jisung si poteva sentire una sorta di paura, paura che fosse davvero una bugia tutto ciò che era accaduto tra loro due negli ultimi giorni.

stava accadendo così velocemente che sembrava surreale, dopo giornate noiose e monotone, era arrivato improvvisamente questo ragazzo che sembrò mostrare il più sincero interesse verso quel ragazzo colpito da una maledizione.

nessuno si fidava di lui, nessuno lo guardava se non con sguardo quasi spaventato come se fosse il mostro più pericoloso di quella terra, eppure minho no, era completamente diverso.

era come se lui quella maledizione non la vedesse minimamente.

"non è una bugia finché voi sentite che è vero."

sussurrò nuovamente per poi portare la mano del minore sul proprio petto, dove era situato il cuore.

"vi sembra una bugia?"

e sentiva come quel cuore batteva, batteva così forte che per un momento pensava di star toccando direttamente il cuore.
e quel battito rendeva minho più vivo, jisung rendeva minho più vivo.

ma il cuore del principe batteva quasi allo stesso modo, stava provando fin troppe emozioni in quel momento che il suo cervello non connetteva più.

minho si avvicinò maggiormente al viso dell'altro, ormai le loro labbra si sfioravano e la mano del maggiore accarezzò la piccola vita del ragazzo che rabbrividì a quel contatto.

stava man mano cedendo, ma si ricordò che non potevano farlo, lui era un principe, l'altro era un cavaliere.

quei pensieri negativi interferirono e jisung si allontanò lievemente, tanto da far capire all'altro di non farlo, e minho subito capì fermandosi.

"minho noi non possiamo..."

"cosa importa se non possiamo quando lo vogliamo, principe?"

jisung strinse leggermente la presa sulla mano del maggiore, non per fargli male, ma solo per cercare conforto, per cercare comprensione.

"finiresti nei guai."

"ve l'ho detto, per voi passerei anche le pene dell'inferno."

a questo punto la mano che veniva stretta finì sulla morbida guancia di jisung, e la accarezzò delicatamente con le dita, così delicatamente che quasi non si avvertiva il tatto, lo trattava con così fragilità come se fosse fatto di vetro.

"non devi farlo per me.. sono un mostro minho, lo sai bene."

"state dicendo stupidaggini."

"non sto dicendo stupidaggini, è la verità, insomma guardam-"

e venne interrotto, un dito si poggiò su quelle due labbra morbide, rosee come un fiore appena sbocciato in primavera.

"io vi guardo principe, vi osservo, vi contemplo come se foste il miglior quadro di un'intera mostra artistica, e io non vedo il mostro che voi tanto evocate.
io vedo il più bel principe mai incontrato d'ora, che ha deciso di cambiare e rimediare ai propri errori, che avrebbe tanto amore da dare ma che nessuno accetta. vedo un ragazzo che è stanco di condurre la vita reale, che vorrebbe scappare da queste quattro mura e visitare tanti altri posti, vorrebbe semplicemente vivere. mio principe, farei di tutto per esaudire un vostro desiderio credetemi, ed è per questo che non andrò oltre questa volta, non lo volete e non vi costringo, ma sappiate che vi aspetterò, e vi aspetterò anche quando amerete e sposerete qualcun'altro. il mio cuore appartiene a voi, e non me ne pento, mi sento la persona più fortunata del mondo perché avete deciso di rubarmi il cuore, anche senza volerlo magari, anche senza aver fatto tanto per me. vi proteggerò, vi farò sentire un essere umano, non un mostro come fanno gli altri perché voi meritate le stelle più splendenti, meritate la luna, la via lattea, l'universo."

jisung rimase mozzafiato, se fino a pochi minuti prima credeva che certe cose esistessero solo nei libri, ora però era certo, era certo che fosse tutto reale perché il modo in cui il suo stomaco si contorceva, il modo in cui il suo cuore batteva e il modo in cui sorrideva come uno stupido, era tutto reale.

abbassò la testa ridacchiando e sentì una lacrima rigargli il viso, non stava piangendo, era solo così felice che i suoi occhi sfogarono tutte quelle emozioni in una lacrima.

e per la prima volta dopo anni, jisung pianse lacrime salate, lacrime umane, non c'era nessun sangue.

si sentiva l'essere umano più umano di tutti, anche se non avrebbe senso dire così ma è l'unico modo per esprimere davvero come si sentiva.

sentì un paio di labbra posarsi sulla sua fronte, lasciando un bacio delicato, morbido, puro, pieno di amore e affetto, quello che non riceveva da anni.

"mio principe, vi aspetterò, vi aspetterò anche quando una spada mi trafiggerà il cuore."

jisung sorrise ed annuì, lasciando una carezza sui capelli di minho.
non voleva staccarsi, non voleva andarsene, non voleva dormire senza di lui.

ma purtroppo tutto ciò che doveva fare, non era suo volere.

autore

ok penso sia un capitolo un po' corto, forse confusionario non so, ma ho fatto del mio meglio per descrivere le loro emozioni. stay tuned per il prossimo capitolo🤞

c'era una voltaWhere stories live. Discover now