~Capitolo 38~

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~Cinque anni dopo~

Mattia Pov's

"Mattiiiiiiia" il movimento delle mie dita si blocca e sollevando lo sguardo sistemo gli occhiali da vista sul naso restando in ascolto.

Ma come ogni santissima volta sembra farlo apposta solo per irritarmi di più.
Per caso ha un timer incorporato nella testa che lo avvisa ogni volta che sto per iniziare a studiare?
E sono solo le nove di mattina...

Aspetto ancora qualche altro secondo e non sentendo nessun suono provenire dal piano superiore ritorno a premere le dita sui tasti del computer per cercare di ricordare quello che stavo scrivendo, mentre cip accucciato al mio fianco e in silenzio continua a mordere un gomitolo di lana rosso ignorandomi.

Lascio una carezza sul dorso della sua schiena per poi ritornare a concentrarmi sull'ultima parte del testo per finire in fretta.
Oggi sono così stanco che potrei mettermi a dormire sul computer e svegliarmi solo tra qualche mese.
Maledetto film che mi ha tenuto sveglio fino alle tre.
E maledetto lui che me lo ha fatto guardare.

Ma il mio me interiore mi impone come non mai di finirlo così da avere tutto pronto per il prossimo esame, uno degli ultimi prima di agosto, forse il più complesso e se tutto va bene avrò il resto dell'estate libera.

Dopo solo qualche mese dalla mia richiesta, proprio come promesso ho ripreso a studiare.
Sfortunatamente ho dovuto recuperare anni di studio persi prima di arrivare fino a qui.
Tra insegnanti privati e pianti frequenti perché avevo paura di non riuscirci, ho passato giorni in cui pensavo di lasciare ogni cosa e gettare tutto in aria.
Ma Christian, sempre al mio fianco, ha fatto di tutto per non farmi perdere quell'opportunità e stringendo i denti sono andato avanti.

Il problema principale non era tanto lo studio, perché dopo un po' di tempo sono riuscito ad adeguarmi e a seguire passo passo ogni cosa, così tanto che delle volte mi ritrovavo a studiare per intere giornate senza nemmeno accorgermene.
Ricordo con il sorriso un paio di volte in cui Christian ha dovuto trascinarmi fuori casa di peso per farmi rilassare un po' e non impazzire sui libri.

Il vero problema è stato il dovermi approcciare a quegli estranei che adesso ringrazio con tutto il cuore per essere stati in grado di portare pazienza nei miei confronti.
I primi giorni non riuscivo nemmeno a sollevare lo sguardo, mi sentivo spaesato e impaurito.
Anche se più volte mi ero trovato a contatto con altre persone, in quel momento mi sentivo come se sbagliando mi avrebbero giudicato a vita.
Non conoscevo i loro occhi, non sapevo nulla della loro storia.
Avevo paura perché non conoscevo nessuno di loro, quando in realtà erano semplicemente delle persone che venivano pagate per insegnarmi delle cose.
Ma questo l'ho imparato con il passare del tempo, perché non tutte le persone sono cattive, non come credevo.

E il pensiero costante che Christian fosse dietro quella porta mi rassicurava, mi rendeva più tranquillo di fronte ai loro occhi.
Così, prima di entrare nella stanza del pianoforte, sistemata successivamente anche per poterci studiare, mi ripetevo nella mente tutti i consigli che il mio ragazzo mi donava ogni volta che compievo un passo verso il mio futuro.

Ti serve la paura per poter crescere, se non apprendi dagli errori passati non riuscirai mai ad andare avanti.
E ricordati che non si molla mai.

Sollevava il braccio sorridendomi per incitarmi con quel motto così semplice ma anche così efficace.
E ora lo utilizzo ogni volta che devo fare qualcosa di cui ho paura, perché mollare non è nelle mie corde e questo me lo ha insegnato tempo fa la vita.

Passo altri dieci minuti con gli occhi fissi su quello schermo ma all'ennesima riga che rileggo più volte per cercare di capirla sbuffo.
Scosto gli occhiali per sfregare l'occhio destro e appena mollo la presa essi ricadono sul mio naso leggeri.
Sono dei piccoli occhiali rotondi, leggeri e devo dire anche molto comodi.
Li uso solo per leggere, perché lo stare troppo al computer a volte me li fa irritare e per prevenire un mal di testa li indosso ogni volta che studio.
Anche per provocare il mio ragazzo, che a sua detta mi trova estremamente eccitante quando li indosso, dice che sembro più intelligente e più grande.
Ridacchio al pensiero ma scuoto la testa dandomi mentalmente uno schiaffo in faccia per essermi distratto.
Ancora.

 ~ Shù ~ ( boyxboy) Donde viven las historias. Descúbrelo ahora