Nota 26 - 2122/5

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Una volta, ho fatto un sogno

Uno di quelli che la mattina dimentichi
appena sveglio

Un sogno fugace, ma ricolmo di meraviglie
Un sogno breve, pochi istanti di bellezza eterna racchiusa tra splendide spoglie

Il sogno di te, oh sconosciuta dai capelli d'orati
e dalle ali di cristallo
Che m'hai rapito in un'istante coi tuoi occhi incantati
Un'istante durato anni, racchiuso nel tempo d'un ballo

E lo sai, un poco mi vergogno: non ho mai dedicato le mie parole a nulla più che un innocuo sguardo, considerandole sacre perché vere e dunque, rare
Ma qualcosa, questa volta, mi spinge a farlo

Voglio dunque scriverti una poesia
Un qualcosa di semplice, come il nostro incontro, un qualcosa di impulsivo, sgorgante del cuore, senza pensarci troppo, senza neanche una bugia
Una poesia limpida, che forse non leggerai mai e resterà soltanto mia
Voglio dedicarti un timido canto, che lascerò alla notte e al suo silenzio

Oh ladra di sogni e degli occhi miei, persi nei tuoi
Anima errante, spirito delle radure
Respiro infinito, dominatrice del tempo che lento, m'ha intrappolato nel tuo sorriso d'argento

E anche se non t'incontrerò mai più, oh mia sconosciuta

Un pò di me t'amerà per sempre, ma non fraintendere
Non posso donarti un tanto splendido sentimento, il mio cuore è ancora lassù chissà dove e solo una persona lo può possedere, qualcuno di speciale

E ahimè, io non conosco il tuo nome

E dunque mi domando: come potrei mai dedicarti un tanto prezioso dono, se non so dove lasciarlo
Non conosco la tua via, per poter poggiar sotto l'uscio di casa tua questo cuore in un fagotto, che prenderesti tra le braccia, e sorridendo al suo pianto lo culleresti leggero, tranquillizzandolo, per poi portarlo dentro, al sicuro dal mondo esterno

Non conosco il tuo cuore, e non immagino se vi sia spazio per me o lì dentro vi sia il gelo, o troppe persone
Non conosco i tuoi fantasmi, e non so se li posso combattere, o temere

Non conosco i tuoi sogni, e non so se le tue ali siano abbastanza leggere per volare
Che seppur magiche e capaci di crear arcobaleni, appaiono vincolanti

Ma un pò di me t'amerà per sempre, perché ormai sei nei miei sogni
Tu e i tuoi occhi celesti

Perdona la fretta, ma s'è fatto tardi
E gli occhi mi sembran chiudersi da soli

La stanchezza m'avvolge e non mi permette di rimembrarti
E mentre nelle mie orecchie risuonano malinconici ritmi passati, e sul soffitto della mia camera danzano istanti gioiosi, dai profumi fruttati

Ti dico addio, mio angelo dalle ali di cristallo
Ci incontreremo nei miei sogni, o in un'altra vita, dove il tuo nome non sarà per me un segreto, ma un tenero appiglio

Per scappare da questa vita in stallo
Per essere il mio miglior sbaglio



Perché una volta
ho fatto un sogno
...

AedoWhere stories live. Discover now