16. 𝑠𝑐𝑖𝑛𝑡𝑖𝑙𝑙𝑒

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pietro scoppiò a ridere con lei, in fondo era stato serio per troppo a lungo e si vedeva che aveva bisogno di rilassarsi un attimo.

«e con tiralo fuori il sentimento, cosa dovrei fare?»

«vai a Roma»
lo guardò come se avesse detto la cosa più assurda del mondo.

«che cosa? sei pazzo»

«domani sarà a Roma, con gli altri ragazzi di amici, faranno uno spettacolo e dopo lo spettacolo saranno insieme a festeggiare.
io devo andare e te verrai con me così parlate»
si alzò in piedi come una molla guardandolo ancora in quel modo.

«ma te sei tutto scemo, secondo te dovrei andare a Roma da lui? ma neanche morta ci vado dopo quello che ha fatto»

«il tirar fuori il sentimento è proprio pensare con il cuore e lo so che il tuo cuore dice di andarci»
la sua testa no, diceva di no ma effettivamente il suo cuore voleva andarci con tutta sè stessa.

come poteva dire al cuore di no se riusciva a farsi sentire più della testa in quel caso.
diede ragione a pietro, per quanto le costava molto fare quel passo. micol stava mettendo, per una delle prima volte, da parte il proprio orgoglio e non sapeva a cosa potesse portare. cercò di seguire il proprio cuore, di seguire quel che diceva pietro ed il giorno dopo era pronta per partire per andare a Roma.

lei e pietro si erano messi d'accordo sul fatto di non dire niente a wax e di fare una specie di sorpresa. era agitata come mai nella vita, non pensava di provare tutta quell'agitazione per un solo incontro ma il problema era proprio che l'incontro era con wax. bacio durante il viaggio non faceva altro che cercare di tranquillizzarla, perché si vedeva lontano un miglio che stava quasi per vomitare per l'agitazione.

«no pit, torno a casa, non ce la faccio»
disse e si passò le mani davanti il viso.

lui le prese le mani fermandola, la guardò in silenzio per alcuni secondi, facendo in modo che lei si calmasse almeno un pochino e poi iniziò a parlare.

«tanto anche nico e samu sanno di voi, credi che non abbiano cercato di far ragionare anche loro wax? ah si, sicuramente anche tommy ormai lo saprà»

«ma chi è tommy, oddio no pietro, così non mi aiuti per niente. che vuol dire che loro lo sanno, cioè motivo in più per tornare indietro»
lui scosse il capo tenendole ancora le mani ferme.

«andrà bene, fidati di me mic. sono dalla tua parte e sto cercando di semplificarvi la vita che vi rendete complicata da soli. se lo faccio è solo perché tengo ad entrambi e mai come adesso ho visto mio fratello così in difficoltà. cioè conoscendolo lo so che farebbe solo più cazzate in più, perché non sa come comportarsi, quindi mi tocca rimediare in qualche modo»

quelle parole in qualche modo l'avevano un po' tranquillizzata e così quando arrivarono a Roma la sua tensione si era allentata ed era pronta a socializzare. anche se voleva dire rivedere wax, anche se voleva dire parlare con lui, intraprendere una conversazione con lui, ma lei era pronta per farlo.

erano in un locale lì vicino all'evento, ancora c'erano molte persone lì intorno ma nessuno dava retta a loro dato che stavano andando a casa. pietro e micol quindi entrarono all'interno di quel locale, in realtà era affittato per solo loro, dato che erano già tanti e non volevano di sicuro rotture di palle. non appena videro pietro furono tutti felici, lo conoscevano perché sicuramente wax lo aveva presentato a tutti o almeno alla maggior parte. poi ad un certo punto si avvicinò nicolò insieme ad un altro ragazzo e salutò lei felice di vederla.

«ah allora ce l'hai fatta»

«ah quindi pit te lo ha detto, perfetto»

«ah te sei la famosa micol, io sono tommy piacere di conoscerti»
ah quindi l'altro ragazzo era tommy, finalmente lo conosceva. anche lui era alto almeno quanto nicolò, si sentiva bassa in quel momento.

«ti lascio con loro, pensi di farcela? perché io mica lo voglio fare il babysitter»
disse pietro e poi lei lo spinse in modo scherzoso, lui ride e poi andò via.

quando bacio andò via, nicolò riniziò a parlare.

«wax è molto ma molto sensibile questa sera, non lo ammetterà mai però»

«già, si è emozionato ma non dirglielo che te lo abbiamo detto o ci fa fuori probabilmente»
i due ragazzi si vedeva che lo conoscevano.

lo conoscevano talmente bene che si permettevano di prenderlo in giro e di dire cose sue personali, senza problemi e lo dicevano a lei. forse entrambi consapevoli del rapporto che aveva con wax o entrambi consapevoli quando wax tenesse a lei. cosa a micol non conosciuta.

«siete tipo i suoi migliori amici?»

«più o meno... esattamente cosa c'è tra voi due?»
chiese tommy, nuovo in quella situazione a quanto pare nessuno lo aveva aggiornato.

«bro, sono uguali praticamente, lei è wax versione femminile. quindi immagina, scintille quando si parlano»
si sentì un po' imbarazzata da quello che stava dicendo nico.

nessuno li aveva mai descritti come scintille, era la prima volta che lo sentiva e sotto sotto era una descrizione piacevole di loro due ma lei ne preferiva un altra.

«io preferisco descriverci come due uragani, perché sono impossibili da fermare ed io almeno sono così.»

«micol?»
spostò subito lo sguardo verso quella voce riconoscendola benissimo.

il rosso ora arrivato davanti a lei, era vestito tutto di nero, con un durag del medesimo colore. aveva la faccia sorpresa nel vederla, lei non sapeva se sorridere o salutarlo.

«fratello, piaciuta la sorpresa?»
disse tommy avvolgendo un braccio intorno le spalle di wax.

«voi lo sapevate?»
chiese lui verso i due amici, ne era sorpresa anche lei ma rimase zitta.

dopo cinque secondi si avvicinò anche samu salutando micol entusiasta di vederlo.
si accodò anche bacio, salutando suo fratello con un abbraccio. wax era sempre più confuso e lei non aveva il coraggio di dire una singola parola.

«hai cinque secondi per scusarti»
disse lei prendendo coraggio, il rosso la guardò iniziando subito a parlare.

«era una battuta perché mi aveva chiesto se pietro fosse single. non chiederei mai il numero a qualche fan, non sono così stupido»

«beh, diciamo»
rispose bacio prendendolo in giro, wax lo spinse indietro ma pietro rise soltanto.

«che ci fai qua?»
disse finalmente, sapeva che voleva chiederglielo dall'inizio.

«possiamo parlare da soli? »
il rosso annuì e poi la prese per il braccio ed i due si isolarono rispetto agli altri.

micol puoi farcela, micol so che vuoi farlo. riuscirai a parlare, ce la farai. niente di complicato, devi solo far parlare il tuo cuore.
ma come si fa a far parlare il cuore?

«non mi aspettavo la tua presenza e neanche lo sapevo che venissi»
disse lui sincero imbarazzandosi un po'.

«si, ho deciso ieri. avevo bisogno di parlarti wax e dirti cose un po' complicate»

«si, pietro ed eleonora sono solo amici, ha sconvolto anche me»
la guardò negli occhi e lei lo guardò sorpresa.
ma che voleva dire?

«cosa? ma non hanno scopato?»
disse lei sorprendendosi del fatto che sua sorella le aveva mentito.

«pit mi ha detto di no»
era furiosa con sua sorella per il fatto che le avesse mentito. quando sarebbe tornata a Milano dovevano decisamente parlare.

«comunque wax-»

«wax se vieni ci mettiamo a cantare le nostre canzoni, io canto le tue e tu le mie. hanno scelto noi due per lo scambio, piccolo e fede, poi niveo e cricca, tommy e enne»
una ragazza dai capelli lunghi e castani si era intromessa nella conversazione.

aveva messo una mano sulla spalla del rosso e lo guardava con un sorriso smagliante.
sperava di poter finire quella conversazione.

uragano || waxWhere stories live. Discover now