𝗛𝗶𝗴𝗵 𝗦𝗽𝗲𝗲𝗱 𝗦𝗲𝗿𝗶𝗲𝘀 𝗩𝗼𝗹. 𝟯
🏎️ Completa 🏎️
Charles Leclerc amava un'altra.
Charles e Abigail si erano lasciati.
E Carlos? Per tanto tempo negli sguardi della rossa aveva provato a leggere qualcosa che non poteva funzionare... Ma...
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Abigail
🏎️
Piccoli pezzi
Principato di Monaco, Dicembre 2022
🏎️
Guidai per le strade ormai buie di Montecarlo, cercando di essere abbastanza lucida per quello che sarebbe successo.
Sarei andata a casa di Charles, di nuovo, un'altra volta, io e lui in una casa. Avevo già l'ansia di vederlo, soprattutto dopo la chiamata della sera prima. Parcheggiai, lui non aveva idea che stessi per bussare alla sua porta, non era cosciente di nulla e questo mi spaventava ancora di più.
«Puoi farcela…» Mi sussurrai prima di suonare il campanello, lì, in quel palazzo tra le curve del Gran Premio.
«Chi è?» Sentii oltre al citofono, la sua voce.
«Abigail.» Risposi soltanto, subendo un lungo silenzio che si concluse con l'apertura del portone.
Entrai in quello spazio che tante volte avevo percorso, andando all'ascensore splendente ed entrando nell'abitacolo.
Arrivai dietro alla porta con il fiatone, come se qualcuno mi stesse seguendo continuamente. Ma la trovai socchiusa, perciò la superai, immersa tra i ricordi e l'odore che iniziò a farmi battere forte il cuore.
«Abigail…?» Domandò salutandomi confuso e cercando di infilarsi la maglietta il più velocemente possibile. Non guardare.
Voltai lo sguardo verso il divano e mi obbligai a smettere di scrutare anche quello, tornando su di lui. Si avvicinò al pianoforte bianco nella stanza, chiudendolo, nascondendo i tasti. Stava suonando?
«Senti… Il cellulare?» Chiesi, evitando i suoi occhi e si spostò verso la cucina per prenderlo, poi si avvicinò a me, obbligandomi a indietreggiare.
«Si è rotto, non l'ho ancora comprato. Non si accende più.» Mi mostrò lo schermo distrutto, che ricordava molto quello di Kyla prima che lo sostituisse.
«Ah…» Alzai per errore lo sguardo su di lui, pentendomene troppo tardi per riuscire a smettere.
«Andrea mi ha detto di chiamarlo una volta che sarei arrivata.» Sbattei le palpebre per tornare in me, sbloccai il telefono e feci partire la chiamata mettendo il vivavoce.
«Abigail?» Mi chiamò dall'altra parte.
«Sì, sono con Charles, parla pure.» Lo incitai, zittendomi.
«Dopo mi dici perché non mi hai risposto. Comunque, per i media la notizia esce domani mattina, ma sono stati informati i team e appunto i piloti. Binotto ha dato le sue dimissioni nel tardo pomeriggio.» Disse Andrea, aspettando che il suo amico commentasse la faccenda.
