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Jimin's pov
Fin da subito notai come casa sua fosse come al solito.

Nessun fiore e nessuna candela.

*forse le tira fuori dopo*

Misi il dolce in cucina tornando poi in salotto dal mio fidanzato, il quale era già seduto su una parte del divano.

Sorrisi avvicinandomi e sedendomi di fianco a lui. Mi avvicinai al suo viso per baciarlo ma lui voltó la testa impedendomelo.

*che succede?*

Aggrottai le sopracciglia provando di nuovo e nuovamente si spostó.

- che succede Yoon? Perché non vuoi baciarmi?-chiesi avvicinandomi con il corpo al suo afferrando una sua mano.

Lui non rispose fissando il pavimento e rimanendo in silenzio per qualche minuto.

-Yoon....-dissi ancora vedendolo sospirare prima di rispondere.

-penso che....dovremmo....lasciarci-disse a fatica facendo delle pause tra una parola e l'altra.

Sentii in quel momento il mio cuore rompersi in mille pezzi.

Tutti i miei sogni e le mie certezze si erano sgretolate in un attimo. Quattro parole erano riuscire a rompere i miei equilibri e il mio cuore.

-come?-chiesi con la voce tremolante non capendone il motivo.

Speravo fosse uno scherzo.

-io...ecco....io...-cercó di dire ma non ci riuscí.

-c'è un altro vero?-chiesi con gli occhi lucidi sperando di sbagliare ma lui confermò le mie parole quando si portó le mani sul volto.

Mi sentii morire. Non stava succedendo davvero.

-mi dispiace Chim-disse soltanto voltandosi verso di me.

- da quanto va avanti?-chiesi ormai in lacrime sentendo la rabbia crescere in me.

-non è importante io vorrei solo...-cercó di giustificarsi ma io lo interruppi.

- DA QUANTO CAZZO VA AVANTI?-urlai alzandomi in piedi guardandolo.

-cinque mesi...-disse soltanto e mi sentii uno schifo, Ingannato, umiliato.

-cinque mesi....CINQUE FOTTUTI MESI. QUINDI MENTRE ANDAVI A LETTO CON UN ALTRO LO FACEVI ANCHE CON ME? MENTRE TORNAVI A CASA E MI DICEVI DI AMARMI LO FACEVI ANCHE CON LUI? CERTO PERCHÉ SCEGLIERE QUANDO PUOI AVERE DUE COGLIONI DA INGANNARE-gli urlai tutto in faccia sentendo poi delle parole che mi fecero saltare i nervi totalmente.

-lui ha sempre saputo di te-disse e lì esplosi.

-certo....ovvio...ero solo io il coglione che credeva alle tue cazzate. Ovvio. Stupendo. Mi fai schifo, ribrezzo...come puoi considerarti ancora un uomo dopo questo? E dimmi hai deciso di lasciarmi ora perché hai capito che tenere il piede in due staffe era sbagliato? Ti sei fatto un esame di coscienza?-chiesi sentendo le lacrime scendere senza sosta.

Lui non disse nulla ma dal suo sguardo capii la realtà. La dura e semplice realtà.

-è incinta...-sussurrai capendo ogni cosa.

Lo vidi mordersi il labbro nervosamente passandosi una mano tra i capelli.

Sospirai afferrando il cappotto uscendo poi da casa sua senza aggiungere altro.

Questo era il prezzo dell'amore anche se faceva un male cane da lacerarti.

Cinque anni buttati nel secchio in cinque secondi.

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