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Capitolo 1 - Quando diventerò una stella -

Capitolo 1

Quando diventerò una stella

"Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte."

WILLIAM SHAKESPEARE

Chloe

Ho sempre amato guardare il cielo stellato, quei corpi celesti sono in grado di trasmettermi tranquillità con la loro forza di unirsi l'un l'altra creando delle costellazioni che in ogni angolo del mondo si possono ammirare.

Mia nonna, quando ero piccola, mi diceva sempre che i nostri parenti che chiudono gli occhi per sempre diventano una di quelle sfere luminose, loro restano lì ad aspettarci.

In questo momento vorrei poter prendere il volo e raggiungere chiunque mi stia tenendo il posto, voglio solo un po' di pace.

Sei una nullità Chloe! Fai schifo! Quando troverai il coraggio di levarti dai coglioni ammazzandoti!

«Basta, basta» le mie urla cominciano ad aumentare, la mano si chiude a pugno e martella contro la testa nella speranza che quest'ultima smetta di parlare.

Come si fa a spegnere questa parte di me se non spegnendo tutto, preferirei trasformarmi nel nulla che continuare a dover combattere contro me stessa.

«Chloe, calmati. Ti ho già dato venti gocce di En e uno Xanax. Smettila di...» non permetto a mia madre di finire la frase che lascio sbattere la testa contro il muro, sto annegando in me stessa e ho bisogno che tutto questo cessi.

Mia madre è disperata, sono ore che vado avanti così e non riesco a calmarmi, deve aver capito che avermi messa al mondo è stato l'errore più grande della sua vita e non la biasimo.

Io stessa non so come gestire questi momenti, che colpa ne ha lei.

«Ammazzami, forza. Fai qualcosa per salvarti.» le urlo a un centimetro dal suo viso che comincia a piangere lacrime amare.

Sono accaldata, la gola brucia a causa dei miei strepiti e i miei arti non riescono a smettere di tremare.

L'aria non riesce ad arrivare nei polmoni e sento il corpo irrigidirsi, queste sono le solite sensazioni che provo ogni volta che penso arrivi la mia fine; prima mi spaventavo ora spero quasi di spegnermi e poter osservare con gratitudine il vuoto, il nero.

«Ma- mamma non respiro» affermo nel momento in cui anche mia sorella e mio padre ci raggiungono.

«Oddio amore, cosa succede? Le hai dato qualcosa? Ma...» non riesco a seguire il loro discorso perché vengo catapultata nella mia testa, e ste cazzo di voci non la smettono mai di tartassarmi l'anima.

Sei un peso.

Sono al limite, non riesco neanche più a sentire quello che dicono i miei genitori.

Sento dolore ovunque, ogni angolo del mio corpo duole. Il cuore sta per scoppiare, i battiti aumentano e riesco a sentirli sempre più nitidamente.

Inizio a vedere tutto nero, ho sempre amato questo colore perché è l'unica cosa in gradi di regalarmi una briciola di sollievo.

Magari la morte si è decisa a far un bel regalo a tutti facendoti venire un attacco di cuore.

Per una volta spero tu abbia ragione.