Capitolo 5 - Passato -

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⚠️TW: Linguaggio forte, tentato suicidio, autolesionismo⚠️

Capitolo 5

Passato

"Più rabbia verso il passato conservi nel tuo cuore, meno capace sei di amare il presente."

BARBARA DE ANGELIS


James

Tre settimane prima

Sto vincendo una partita a scala quaranta con Victor, un mio amico. Scarta un tre di fiori, quando entra mia madre nella stanza urlando a squarciagola.

«James! Sono stanca, non ti sopporto più!» spingo Victor fuori dalla porta, facendogli capire di andarsene e lui sembra aver recepito il messaggio.

«Nǐ bùnéng zài zhèyàng zuòle. Nǐ zhèngzài chéngwéi yīzhǒng fùdān

(Non puoi più fare così. Stai diventando un peso!)» non riesco a tollerarla quando comincia a parlare cinese, mi ricorda gli anni peggiori della mia vita. La lascio sfogare, ormai abituato alle sue scenate.

«Brutto stronzo, lo capisci che mi stai facendo delirare. Non esci mai di casa, non vai a scuola e non vuoi nemmeno andare a lavorare per portare un po' di soldi a tua madre. Mi fai schifo. Aveva ragione tuo padre, dovevo dargli ascolto quando mi diceva che sarebbe stato meglio interrompere a gravidanza.» sento il mio cuore infrangersi, queste parole mi vengono buttate addosso sempre più spesso ma, come la prima volta, fa un male micidiale.

Riesco sempre ad ingoiare le parole di mia madre, per quanto possano essere pesanti, ma quando comincia a parlare di mio padre perdo completamente il senno della ragione.

«Non osare mamma, sai quanto ti ha fatto male. Ci ha abbandonati.»

«Ti ha abbandonata» sbraito, nella speranza di farle sentire quello che provo io.

In passato ho provato più volte a cercarlo, solo per sapere quale fosse il suo volto, ma non mi ha mai voluto incontrare. Con gli anni sono riuscito ad eliminare la figura paterna dalla mia versione della famiglia perfetta, ma anche quella che si è venuta a creare è tutto tranne che perfetta.

Quando andavo all'asilo mi stupivo quando vedevo i bambini abbracciare e giocare con le loro mamme, la mia è sempre stata distaccata e per niente interessata al mio benessere.

«Vuoi sapere la verità? Io e tuo padre ci siamo sempre visti in questi anni, semplicemente nessuno dei due ti voleva in mezzo ai piedi»

Il mio cervello sta per scoppiare: come è possibile che mi abbia mentito tutto questo tempo? Che cos'ho di così tanto sbagliato da essere schifato da entrambi i miei genitori? Perché ho provato a combattere per una famiglia, che, a quanto pare, per l'intero universo non merito? Sono così sbagliato da non potermi neanche meritare degli amici?

Ma la domanda più importante è: per quale motivo sono ancora qui, su questa terra, in questa casa?

Con le lacrime che mi inondano il viso provo a porre una domanda a mia madre. L'ultima della mia vita.

«M-mamma... Nǐ ài wǒ (mi vuoi bene?)» uso quelle poche parole di cinese che so pronunciare

Continue - Non smettere di lottare -Where stories live. Discover now