Capitolo 1

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"Mattia, stai benissimo. Che eleganza. Alla festa ti guarderanno tutti" gli disse Carola eccitata, saltellando e battendo le mani osservandolo indossare il completo per la festa.

"Non lo so, Carola. Non mi è mai piaciuto partecipare a queste feste. E poi c'è Sofia. Non mi piace l'idea di lasciarla sola anche di sera. Già posso vederla solo la sera, visto che lei è a scuola e io lavoro tutto il giorno"

"Tua figlia starà benissimo con i tuoi genitori ed è solo per una sera. Dai che ci divertiremo. Ti meriti un po' di svago anche tu"

"Non so se una festa di Natale aziendale corrisponda al mio ideale di svago"

"Oh, credimi. Non si sa mai cosa può succedere. Gente che si ubriaca e..."

"Va bene, basta così. Non voglio sentire altro. Tanto non riuscirò a sottrarmi, vero?"

"Ovviamente no. Ormai hai detto che ci verrai e così sarà. Dovessi trascinarti a forza"

Da soli sei mesi ho iniziato a lavorare alla multinazionale Bright Light e Carola è stata la prima persona con cui ho legato. Mi ha aiutato ad ambientarmi e mi sa sempre dare alcune dritte per come muovermi nell'ambiente. Mi piace molto il mio nuovo lavoro. L'unico problema: il mio capo.

Già, Nunzio Stracampis se vuole sa come renderti la vita un inferno.

Carola ha insistito tanto perché andassi alla mega festa aziendale di Natale che si tiene ogni anno, anche se è da anni che non ricordo più cosa vuol dire divertirsi.

La mia ex-moglie mi ha lasciato solo con una bambina piccola di cui occuparmi e per un po' non ho potuto lavorare, ma ora che lei ha cominciato la scuola e siamo tornati a vivere dai miei genitori, sono riuscito finalmente a trovare un'occupazione. Ho davvero bisogno di questo lavoro.

"Devi essere molto cauto con Nunzio" Mi avverte Carola. "È un viscido rospo, lo sanno tutti. Nonostante ciò, in azienda è intoccabile"

"Come mai?"

"È un ottimo commerciale. Fa guadagnare milioni all'azienda ed è questo che a loro interessa"

Credo di essermene accorto dai primi giorni.

"Devo andare ora. Sofia mi aspetta per fare il presepe e l'albero"

"La madre di Sofia dove è finita? Non me l'hai mai raccontato"

"Maddalena? Ci ha lasciati che Sofia non aveva ancora un anno, per rincorrere i suoi sogni di gloria di ballerina. Mi ha dato la colpa che per la gravidanza il suo fisico non era più lo stesso e ha dovuto faticare per rimettersi in forma. Curioso come non abbia avuto più sue notizie. Non mi risulta che sia diventata la grande ballerina a cui aspirava di essere"

"Come hai fatto quando vi ha lasciato?"

"Allora avevo un lavoro in banca come cassiere. L'orario era buono e anche lo stipendio. Ma poi la filiale ha chiuso."

"La bambina ha quattro anni adesso?"

"Quasi cinque" Annuisco e le mostro la foto che porto sempre con me.

"È davvero bellissima. Come te"

Sofia è una bambina molto graziosa e dolcissima, e non lo dico solo perché sono suo padre. Ha i capelli castano chiari, gli occhi azzurri e la pelle color panna. Il mio ritratto al femminile. È il mio amore più grande e mi manca ogni minuto che stiamo lontani.

"Quando ho potuto mandare la bambina all'asilo, mi sono rimesso a cercare assiduamente lavoro. Non avevo idea di quanto fosse impegnativo crescere un bambino da solo fino a quando non mi è successo"

"La tua ex è un'idiota. Chi mai si sarebbe lasciato scappare qualcuno come te?"

In effetti, ancora adesso continuo a chiedermi cosa ho visto in lei. Appena l'ho conosciuta, sarei dovuto fuggire a gambe levate.

"Quindi non sai nemmeno dove vive ora?"

"Onestamente non lo so e non mi interessa più. Pensandoci bene, è stata una grande liberazione per me. Era talmente dispotica che quando se n'è andata, per la prima volta dopo anni mi sono sentito libero e leggero.

L'unico problema è stato che mi sono ritrovato disoccupato, con una figlia da crescere e i debiti hanno cominciato ad accumularsi. Trascorrere tutta la giornata da solo a casa con Sofia mi stava gettando nello sconforto e nella disperazione. Così sono dovuto tornare a casa dei miei, nella mia vecchia stanza"

"Non so se ora ce la farei a tornare a vivere con i miei genitori. Probabilmente ci uccideremmo a vicenda"

"Per me invece è stato un vero sollievo. Mio padre e mia madre si sono presi cura di me e di Sofia. Mia madre si è occupata di lei e io ho trovato un nuovo lavoro, da magazziniere, ma non è durato molto.

Spero che ora invece il mio lavoro alla Bright Light duri a lungo. Non posso continuare a dipendere dai miei genitori. Sofia ed io dobbiamo trovare un posto tutto per noi prima o poi"

"Sono sicura che ce la farai. Ricordati solo ciò che ti ho detto. Tieni gli occhi sempre bene aperti e stai in guardia con il tuo capo!"

"Ora devo proprio andare. Ci vediamo domani in ufficio, Carola"

Si è proprio fatto tardi e devo tornare a casa dalla mia bambina.


Festa di NataleWhere stories live. Discover now