Capitolo trentuno

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Inizio Seconda Parte

Apro gli occhi e noto subito quei pochi raggi solari che trapassano la serranda. Come sempre non ho voglia di alzarmi dal letto, sono giorni che non lo faccio. Non so quanti ne siano passati. Gli unici passi che faccio sono dal bagno al letto, un loop ormai.

Volto la testa verso la mia destra notando subito il vassoio pieno di cibo, la colazione deduco, non so nemmeno che ore siano. Mi guardo intorno e vedere una stanza diversa dalla mia mi fa sentire strana, ancora non realizzo.

Da capodanno ne è passato di tempo, forse una o due settimane, vorrei tanto dimenticare quel brutto giorno, vorrei che fosse stato solo un incubo ma purtroppo è la realtà. Ricordo che sono svenuta, fortuna che Luke mi ha prontamente presa tra le sue braccia per non farmi cadere. Mi sono ripresa il giorno dopo, appena ho aperto gli occhi, ho incontrato quelli di zia Tatiana, era così preoccupata. Non le ho dato il tempo di dire o fare nulla, che le ho subito chiesto spiegazioni. Zia era così triste nel vedermi in quello stato, non sapeva trovare le parole giuste.

Flashback

<<Riley->> zia si porta una mano al petto, mi guarda preoccupata. <<Lo sapevi? Sapevi tutto? Sai delle gang? Tutto?>> anche se non ne sono sicura, penso proprio di urlare, lo deduco dal suo sguardo che si rattrista.

<<Ascolta, so che sei arrabbiata, ferita, ma ti giuro che non ho avuto cattive intenzioni nel non dirti niente.>> mi allontano dalla sua figura, mi muovo in questa stanza, così sconosciuta. <<Non spetta a me raccontarti tutta la storia, io ho fatto di tutto per proteggerti. Ti ho portata via da qui e quando siamo ritornate sapevo i rischi che c'erano. Speravo che tu non ti saresti mai immischiata in questo casino, speravo che tuo padre sarebbe venuto, così da poterti spiegare il tutto.>> dice con occhi lucidi. <<Mi dispiace che tu abbia scoperto di tuo padre, di noi, in questo modo.>> il suo tono di voce si affievolisce, il suo sguardo mortificato si addolcisce.

La guardo, non oso aprire bocca, non saprei cosa dirle, da dove iniziare. In questo momento provo solo rabbia, delusione e tristezza perciò preferisco stare zitta, infondo lei non ha colpe, la colpa c'è l'ha mio padre.

Le do le spalle voltandomi verso la finestra. Nel frattempo sento la porta aprisi, Bryan fa la sua apparizione per poi avvicinarsi a mia zia. <<Riley...>> inizia a dire ma molto probabilmente zia lo ferma. La sento sospirare e dopo qualche secondo la sento aprire la porta per andarsene ma prima che lo fa mi dice un'altra cosa. <<Comunque Odette mi ha chiamata, oggi si viene a prendere le cose a casa e se ne va. Anticipa la partenza.>>-<<Non mi interessa.>> il mio tono è freddo. Zia non osa dire altro, sia lei e sia Bryan se ne vanno chiudendosi la porta alle spalle.

Dai miei occhi iniziano a scorrere delle lacrime, sono gonfi ed ho mal di testa. Speravo di passare un bel capodanno con le persone che più amavo, invece si è trasformato tutto in un incubo.

Non posso credere che Odette abbia fatto una cosa del genere. Ed Aaron...

Nel solo pensarlo posso sentire il mio cuore in mille pezzi. È così che ci si sente quando si ha il cuore spezzato?

Fine Flashback

Mi alzo dal letto e mi dirigo, come mio solito, in bagno. I miei piedi si trascinano completamente sul pavimento, nonostante passi tutto il giorno a dormire, mi sento sempre stanca e con poche forze.

Toxic (Completa)Where stories live. Discover now