58 | Senza speranza

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AIDEN POV

Non riuscivo a dormire.

L'orologio appeso alla parete segnava la mezzanotte. Avevo cercato di dormire per le precedenti ore, fallendo miseramente ogni singola volta.

Presi il cuscino e mi coprii il volto al punto che per poco non soffocai. Chiusi gli occhi, ma cazzo, non riuscivo a smettere di pensare a Nevaeh.

Ciò che era successo nella mia sala d'arte ieri era al di fuori del mio controllo ed aveva reso il mio cuore così caotico che mi sentivo sul punto di impazzire.

Non riuscivo ancora a credere a ciò che avevamo fatto. Non riuscivo a credere a ciò che le avevo fatto.

Ora, ogni volta che la vedo, sento come se esistesse una forza esterna che la spinge verso di me. É come se non avessi più il controllo delle mie emozioni. Non riesco neanche più nasconderle.

Provando sia gioia sia paura -- Non sono certo a quale delle due io debba dare retta.

Ma ora che ero sdraiato nel mio letto, con la calma della notte a circondarmi, la paura aveva il sopravvento. Mi stava mangiando vivo.

Avevo bisogno di Nevaeh. Avevo bisogno che stesse con me.

Tutto mi suggeriva che quel sogno potesse trasformarsi in un incubo in meno di un battito di ciglia. Avevo bisogno di stringerla tra le braccia per placare questa preoccupazione, per far allontanare, seppur temporaneamente, il dolore che provavo.

Per favore, dimmi che questo non fa parte del mio incubo. Per favore, dimmi che sei reale, che questa felicità non svanirà. 

Mi sedetti sul letto, con il petto che si muoveva affannosamente. Era folle. Nonostante fossi tornato a riuscire a provare emozioni, ero ancora una persona difettosa. Forse sarei dovuto tornare dal Signor Bennet.

Presi il cellulare dal comodino. Non sapevo se fosse ancora sveglia o meno, ma sicuramente non avrei mai voluto svegliarla qualora stesse dormendo.

Non potevo andare direttamente in camera sua. Un messaggio non avrebbe fatto nulla di male, vero?

Io: Sei ancora sveglia?

Quando non vidi che stava digitando una risposta, sospirai. Mi passai le dita tra i capelli.

Cosa sto facendo?

Sembravo un bambino. Dannazione, prendi un fottuto sonnifero e cadi nel mondo dei sogni.

Il mio cellulare squillò improvvisamente, facendomi sussultare.

Nevaeh: Sì.

Io: Cosa stai facendo?

Nevaeh: Sto leggendo un libro.

Nevaeh: Tu?

Rimasi a guardare lo schermo, non sapendo cosa risponderle.

Sto pensando a te.

La mia mancata risposta, fece scrivere a Nevaeh dell'altro. Il suo messaggio illuminò nuovamente lo schermo del mio cellulare.

Nevaeh: Non riesci a dormire?

Un altro sospiro lasciò le mie labbra. Nevaeh lo sapeva già.

Mi aveva già visto in preda ad un incubo.

Io: Già.

Mi appoggiai contro la testiera del letto, in attesa di una sua risposta. Attesi, ma non sopraggiunse più alcun messaggio.

Destinati a stare insiemeTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon