Capitolo 1:la fine di un grande inizio...

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29 giugno 2023 ore 07:00

Non era la prima volta che ascoltavo la sveglia suonare. Io svegliavo lei e non il contrario, sembra una barzelletta ma quando devo fare qualcosa di importante, il mio cervello si accende e, con il cuore a mille, inizio a vedere mille scenari diversi. La maggior parte di questi scenari, sono negativi, dove io sto zitta oppure se parlo, ciò che dico non va bene.
Mi alzo dal letto. Non ho chiuso occhio per via dell'ansia ma anche perché oggi è l'ultimo giorno. Ultimo giorno di scuola e l'ultimo giorno dove vedrò il mio primo amore. Dove dovrò dire addio alla persona che stimo di più al mondo. Dopo una doccia veloce e fredda, indosso i vestiti scelti guardandomi allo specchio. Non so cosa pensare dei miei pantaloni verdi e della camicia bianca, ma sono gli unici indumenti eleganti che ho trovato nel mio armadio. Le mie mani scivolano sui capelli, unendo le ciocche fino a creare una treccia. Prendo per l'ultima volta lo zaino, all'interno ci sono i libri che mi serviranno all'esame.

<<Non fai colazione?>> mi chiede mamma.
<<No mamma, altrimenti vomiterei tutto.>> so per certo che mamma è agitata quanto me, oggi è un giorno importante, ma la nostra ansia è diversa. Saliamo in macchina, accendendo la radio ascoltando le notizie, mentre io vorrei la musica. Il tempo scorre veloce, mentre l'insegna della mia scuola si avvicina sempre di più.

Ho paura. Tanta paura, ma sono pronta.

Scendo dalla macchina entrando dentro, il corridoio questa mattina sembra più bello e non sembra l'entrata di un carcere, come avevo sempre detto. Mi avvicino alle mie compagne, loro sono agitate quanto me. Camminano avanti e indietro per il corridoio, alcune parlano con le bidelle per perdere tempo e altre invece ripetono in mano con il quaderno aperto. Appoggio lo zaino a terra, mentre vedo i professori arrivare, compreso lui. Indossa una giacca azzurra, camicia bianca e jeans. Sorride salutandoci tutti, continuando a camminare con una scatola bianca in mano.

<<Sei pronta?>> mi chiede Jes, da quando le hanno dato questo nomignolo in primo superiore, ho dimenticato il suo vero nome. L'unica cosa che so per certo di lei è che ama il greco.
<<Si, anche se avrei preferito essere la terza e non la prima.>>
<<Sei migliorata tanto in questi mesi, andrà tutto bene.>> mi sorride. Forse in primo avrei dovuto fare amicizia con lei e non con Andrea.

La professoressa di italiano apre la porta della biblioteca, pronunciando il mio nome. Metto il telefono in tasca, entrando nella stanza. Un grande tavolo è al centro della sala, i professori sono seduti tutti vicini fra di loro, aspettandomi.

Puoi farcela Azzurra,
se non vuoi farlo per te
fallo per lui.

Saluto tutti, sedendo al mio banchetto. C'è un foglio e un bicchiere di plastica con un po' di acqua dentro. Giro il foglio quando mi è permesso farlo, notando l'immagine che il presidente ha scelto. È il disegno di un naufragio. Una nave, simile a quella di Jack Sparrow, che presto verrà affondata da un'onda alta. Mi viene dato un altro foglio con una penna, per scrivere i collegamenti.

<<Possiamo iniziare?>> mi chiede il presidente, dopo avermi concesso cinque minuti per pensare al mio esame.
<<Si.>> lascio la penna, guardando ciò che avessi scritto. Alzo lo sguardo e subito i miei occhi incontrano i suoi. Il mondo sembra fermarsi, come se fossimo solo noi due in biblioteca. Stessa sensazione che ho sentito quando ho capito di amarlo. La voce del presidente è lontana ma forte. Okay Azzurra ora concentrati.
<<Spiega alla commissione l'immagine e poi passi al tuo esame.>> annuisco toccando l'anello di nonna.
<<Questa immagine mi fa pensare ad Ungaretti per L'allegria di naufragi.>> la professoressa di italiano annuisce, pronta ad ascoltarmi. Smetto di guardare il prof Lorenzi, la mia bocca si apre e la voce esce fuori, mentre la mia mente torna indietro, fermandosi al primo giorno di scuola.

Buongiorno
Forse dovrei concludere le mie storie, prima di scrivere e pubblicare questa, ma non potevo aspettare. Dedico questa storia al mio prof di storia e filosofia, l'unico che mi abbia aiutato quest'anno. Tant'è che alcune sue frasi/insegnamenti che leggerete saranno reali, mentre il resto sarà tutto frutto della mia fantasia. Non mi importa se questa storia piacerà tanto o poco, io sono orgogliosa di dedicargli questo ❤️

Lettera al destinoWhere stories live. Discover now