Capitolo 4:Immanuel Kant

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<<Kant è finito.>> annunciò il prof Lorenzi sedendosi al suo posto, lasciando la lim incustodita, successivamente sarebbe stata spenta da qualcuno di noi. Aspettai che l'inchiostro della mia penna nera si fosse asciugato del tutto, prima di combinare qualche pasticcio, prendendo l'evidenziatore viola che avevo comprato qualche giorno fa. Tolsi il tappo bianco appoggiando piano piano la punta e lasciando che l'inchiostro colorasse le parole chiave dei miei appunti. Guardai attentamente la pagina, fiera di essere stata precisa per una volta in tutta la mia vita. Misi a posto le mie cose guardando l'orologio, mancava esattamente un minuto al suono della campanella.

<<Ragazzi domani vorrei farvi una domanda a testa su Kant.>> spezzò il silenzio il prof, lasciandoci tutti a bocca aperta. Perché voleva già interrogare? Lui è un prof severo oppure bravo? Mette in difficoltà gli alunni oppure no? Non conoscevamo nulla di lui, poteva rivelarsi la nostra condanna a morte.
<<Mette il voto?>> chiese Valeria, la ragazza che più di tutti ama prendere voti alti e lamentarsi se i prof le mettono un voto diverso da quello che lei si aspetta.
<<Aggiungerò un + o un - all'alunno che chiamerò ma non farà media, voglio solo sapere qual è il vostro metodo di studio tutto qui.>>

I miei compagni di classe si tranquillizzano nel sapere che, qualora dovessero fare schifo, non succederà niente e per il momento il registro scolastico non si aprirà con un cerchio rosso (se non sarà filosofia a distruggere la mia media scolastica, ci penseranno latino e greco). La campanella suona, tutti prendiamo i nostri zaini e salutiamo il professore tornando a casa.
Saluto i miei genitori una volta arrivata a casa, appoggiando lo zaino a terra e pranzando insieme a loro. Gli racconto la giornata con qualche cavolata che è successa in classe o qualche pettegolezzo che si aggira per i corridoi scolastici, emettendo la parte del prof Lorenzi.
Tolgo la tavola e vado in camera mia con il cellulare e le cuffie. Le ore le passo così guardando edit e pov su tik tok della marvel e iniziando a scrivere qualcosa per wattpad. Sono indietro con le mie storie ma posso farcela, il primo mese di scuola è sempre tranquillo, o almeno per me si, quindi potrò dedicarmi a Tom e T/n, da ottobre in poi mi spaventa la situazione.

Lascio il cellulare per stare con la mia famiglia, dimenticando di Kant e del prof Lorenzi.

*Il giorno dopo*

Guardo i miei compagni di classe ripetere Kant in palestra, mentre la prof sta al telefono. Sono cinque anni che, invece di fare sport, noi facciamo tutt'altro durante le due ore settimanali e ci va bene questa cosa.
Più li guardo e più mi sembra che stiano impazzendo ad ogni frase che leggono sui loro appunti. Sembrano indemoniati, attori che interpretano personaggi di un film horror americano.

Anche tu saresti
nella loro stessa
situazione se avessi
studiato ieri pomeriggio.

Sorrido alla voce nella mia testa. Ha ragione. Avrei dovuto studiare ma sono super sicura che il prof non mi chiamerà o, se questa cosa dovesse succedere, suonerà la campanella e sarà troppo tardi per chiedermi qualcosa. Ho tutto sotto controllo, infatti sono l'unica tranquilla.
Vado dai miei ''amici'', loro non mi vogliono nel loro gruppo ma non hanno le palle di dirmelo in faccia (d'altrocanto in questa classe sono tutti bravi ad odiarsi alle spalle mai in faccia, altrimenti perderebbero i loro vantaggi scolastici). Anch'io non li sopporto, specialmente quando parlo e loro non mi ascoltano, li uso come scusa solo per evitare che i professori possano insinuare che io non abbia amici e sia depressa. Mi siedo guardando Claudio e Giuditta, col passare degli anni loro due sono diventati migliori amici e capisco il perché si vogliano tanto bene, entrambi si considerano i migliori quando in realtà sono i peggiori.

<<Madò se ci fa una domanda alla quale non sappiamo rispondere?>> chiede Giuditta spaventata.
<<Perché tu rispondi ai professori quando ti fanno una domanda?>> avrei voluto rispondere immaginando nella mia testa il percorso di Giuditta. Lei è quell'alunna che non studia mai, durante tutto l'anno prende solo insufficienze gravi, impossibili da recuperare a maggio e giugno, ma alla fine i professori le mettono sei in pagella, mentre il resto di noi deve farsi il culo per un'ora intera di interrogazione per arrivare al sei. Mi sono limitata a dirle: <<Stai tranquilla. Il prof Lorenzi non mi sembra uno stronzo.>>
<<Come fai ad esserne sicura?>> domanda Claudio sistemandosi i capelli corvini.
<<Sembra bravo, o almeno così mi è parso di capire dalle sue spiegazioni. E poi noi siamo i ragazzi che non vengono mai calcolati in classe.>>
<<In che senso?>> cercò di capire il mio discorso Antonia.
<<Nel senso che il prof Lorenzi avrà parlato con altri professori, i suoi colleghi gli avranno parlato di Filippo, Valeria e Marco che sono i più bravi della classe. Invece noi saremo gli ultimi quando riceveremo una domanda, perché siamo i peggiori in un certo senso.>> ed è per questo che non ho studiato. Ma oltre alla motivazione del più bravo in classe, c'è una motivazione personale. Per i professori io sono un fantasma, esistono solo i ragazzi maleducati e simpatici, insomma quelli che non hanno paura di parlare e di litigare con il prof. Poi il prof Lorenzi non ha finito l'appello, quindi non mi noterà neanche, non avendo avuto un contatto diretto con me.

La campanella suona, prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo in classe. Le finestre vengono subito aperte e noi ci mettiamo ai nostri posti mentre il prof Lorenzi entra e si siede salutandoci tutti. Firma sul registro mentre io prendo la borraccia e il quaderno di filosofia. Alzo lo sguardo incontrando quello del prof Lorenzi.

<<Fa che stia guardando Andrea>> penso subito notando che il prof apre la bocca per parlare.
<<Azzurra parlami della Critica in Kant.>> Sbatto gli occhi incredula. Perché proprio io? Questo scenario non l'avevo previsto, adesso cosa gli dico?
<<Apri il quaderno e guarda gli appunti.>> mi incita a rispondergli, così da calmare la mia ansia, ma con mia grossa delusione la risposta alla sua domanda è nell'altro quaderno, quello che utilizzo per scrivere i capitoli per wattpad.
Con fatica rispondo alla sua domanda, sbagliando di tanto in tanto e lasciandomi aiutare da lui. Con mia grossa sorpresa il prof Lorenzi chiama tutti i ragazzi che ho predetto che sarebbero stati chiamati per ultimi invece Filippo, Valeria e Marco hanno ricevuto la domanda al suono della campanella.

Buongiorno
Ho fatto una figuraccia quel giorno ma vabbè. Alla fine la filosofia è diventata la mia materia preferita (comunque Kant è argomento di quarto ma, per mancanza di tempo, l'abbiamo fatto in quinto). Spero che il capitolo vi sia piaciuto

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⏰ Last updated: Jul 20, 2023 ⏰

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