Sono arrivata sul posto e mi sono messa a spartire il traffico. I vigile del fuoco facevano le loro cose e in poco tempo sono riuscita a riportare ordine nelle strade.
Una signora mi si è avvicinata chiedendomi "mi scusi, sa dirmi dove è mio figlio? mi ha detto di essere qui ma non lo vedo" "guardi signora, qui è appena successo un'incidente, non so ne chi sia suo figlio ne chi sia l'incidentato" dissi continuando a tenere lontane le persone
La donna è andata verso l'ambulanza vedendo il suo ragazzo essere portato via mezzo rotto. E' brutto da vedere, ma purtroppo fa parte del mio lavoro.
Dopo aver sistemato la faccenda sono andata al distretto dato che erano le 15:50 e a momenti dovrebbe arrivare il biondo.
Non appena è arrivato l'ho portato al piano superiore e sono andata nell'ufficio di Voight. "ho sentito il messaggio vocale di ieri, ditemi pure ragazzi" disse quest'ultimo "in realtà, per una volta, sono solo d'accompagnamento" dissi
"sono io che devo parlare. Mi scuse veramente tanto per le parole che le ho detto quella sera quando eravamo in ospedale. Non avrei mai dovuto intromettermi. Le chiedo solo una cosa: se non mi vuole perdonare, se la prenda con me e non con Astrid. Lei ha lottato molto per questo lavoro e non voglio che per un mio errore il suo sogno venga infranto" disse chinando il capo.
"non vedo perché dovrei prendermela con te. Hai semplicemente difeso una tua amica, quando io stavo esagerando. Hai fatto una scelta giusta. Non mi sono arrabbiato e non potrei mai farlo. In qualunque caso, non me la sarei mai presa con lei. Non c'è bisogno di chinare il capo, mi fai sentire troppo importante" disse ridacchiando l'ultima frase
"la ringrazio infinitamente" disse il mio amico. Poi lui se ne andò e io rimasi lì con gli altri a parlottare.
Finito il turno era arrivata la mia ora come "insegnante" per Dawson. Andammo al piano inferiore, ossia dove solitamente lavora Jin.
"allora, come funziona il programma'" chiese impaziente lui "calma, calma. Prima di tutto devi usare il TUO portatile perché nel mio ci sono le MIE cose personali" specificai subito
"va bene professoressa Astrid, ai suoi ordini" disse prendendo le sue cose "bene, iniziamo aprendo la applicazione ed inserendo il codice" dissi passandogliene uno
"poi, mettiamo caso che ci sia stato un'omicidio, abbiamo un nome ma non sappiamo nulla su di lui" dissi facendogli vedere le cose tramite il portatile
"ora metti il tuo nome come prova che almeno in quello sai se le cose sono vere" dissi e nel mentre lui stava eseguendo i miei comandi
"ora io proverò a guardare sull'altra applicazione e vedo se c'è tutto. Io ti dirò le tue informazioni e tu mi dirai se c'è qualcosa di aggiuntivo. Capito" fece cenno di sì con la testa.
Dopo avergli elencato le informazioni lui mi ha detto "nel tuo coso mancano 2 informazioni: la prima i nomi dei miei figli e la seconda che ho l'orecchino" disse fiero il Detective
"vedi Antonio, questo dimostra che voi usate cose poco aggiornate" dissi ridendo "hai ragione, comunque non è così difficile da usare" disse
"su questo non hai proprio ragione. Non è difficile la parte di ricerca ma nella parte di intercettazione del telefono è molto più complicata" dissi io
"mettiamo il caso che io adesso voglia intercettare il telefono di Adam: bisogna andare su questo settore, inserire il codice di sicurezza, scrivere nome e cognome della persona de cercare eee... eccolo qua" dissi mentre svolgevo il tutto
"beh ma non è complicatissimo. Bisogna solo ricordarsi le password" disse mentre svolgeva anche lui la cosa
"e la cosa più "bella" è che possiamo anche sentire l'audio dato che i telefoni sono dotati di microfono interno" feci partire la registrazione e non so il perché Antonio mi tappò le orecchie con le mani
"puoi chiudere quella cosa per favore. Grazie" disse mentre toglievo la registrazione "perché mi hai tappato le orecchie, guarda che ho già sentito delle persone scopare" dissi guardandolo
"come?! ti rendi conto che hai solo 19 anni!" disse scioccato "lo so, non è normale come cosa, ma quando vivi per all'incirca 3 anni con persone come i miei amici... è del tutto normale" dissi
"ok tra te e mia figlia non so chi sia quella meno normale" "perché dici questo di Eva, è tanto carina" dissi io "sai che ieri è rimasta tutto il tempo a pensare che io mi fossi innamorato di te. Si, ok sono messo male ma fargli pensare una cosa simile ce ne vuole" rispose lui
Non so se mi abbia appena detto che faccio cagare o se ha già un'altra tipa. Ma che me ne frega ci sto bene anche sola. Ho fatto un'intera vita così, posso continuare a farlo.
"non so se hai usato altre parole per dirmi che faccio schifo o cosa" dissi curiosa "non ho assolutamente detto nulla di tutto ciò. Sto solo dicendo che, anche se fosse, io e te siamo colleghi e Voight non ammette relazioni sul luogo di lavoro" disse alzando le maini in segno di difesa
"capisco, comunque ti ricordo che non lavoriamo nella stessa unità ma fai come ti pare. Comunque si è fatto tardi, e ora di andare a casa" dissi spegnendo il portatile
"già, è proprio ora. Tra l'altro devo anche andare al Molly dato che mia sorella ha qualcosa da dirmi. Non so il perché ma quando deve dirmi qualcosa mi fa paura" disse abbastanza titubante
"stai tranquillo, vedrai che non sarà nulla di male" gli dissi mentre andavamo alla porta d'ingresso "spero. Aspetta un secondo: PERCHE' LA PORTA NON SI APRE?!" urlò strattonando la porta
"perché ci hanno chiusi dentro genio, era da sapere. Giuro che se è ancora quello che mi ha chiuso dentro l'altra volta lo scanno" dissi facendo il pugno
"dato che sei esperta di ste cose, e io ho particolarmente fame, che si fa? Più che altro, dove diamine dormiamo?" chiese poggiando il borsone a terra
"ha ha ha, simpatico Dawson. Comunque per il cibo ho qualcosa nell'armadietto e per dormire pure. Seguimi" dissi portandolo nella stanza degli armadietti
"attrezzata la ragazza" scherzò lui "allora per cena abbiamo delle piadine con il prosciutto crudo e da bere abbiamo due lattine piccole di coca cola. Per dormire, invece, ecco a te il sacco a pelo" dissi porgendogli le sue cose
"cena niente male. L'hai cucinata tu?" "o yes, le ho preparate stamattina dato che non sapevo a che ora pranzavo. Ma poi c'è stato un'imprevisto e ho mangiato con i miei 2 soci e quindi sono rimaste qui" dissi azzannando la mia piadina
"beh, complimenti allora. Sei brava in cucina" si complimentò lui. Dopo la fantastica cena andammo a dormire nei sacchi a pelo "notte Astrid e grazie di tutto" disse dolcemente lui
"grazie a te per avermi fatto capire molte cose Dawson" "perché, devo preoccuparmi?" chiese "affatto, anzi inizia a complimentarti con te stesso. Comunque notte"
E poi ci addormentammo.
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O insieme o nulla (Chicago Pd)
ActionQuesta è la mia prima storia, nn credo che sarà molto lunga ma spero che vi piaccia. Scusate gli eventuali errori grammaticali ma è la prima volta che scrivo. La storia parla di questa ragazza, Astrid, che vuole a tutti i costi diventare poliziotta...