Capitolo 2 - Innocenza

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Punto di vista di Severus

"Allora ragazzo mio. La pozione antilupo per il nostro Lupin è pronta?"

"Certo."

Rispondo ad uno dei maghi più potenti del mondo. Albus Silente. Il signore oscuro è l'unico che può eguagliarlo. Annuisce contento dal suo posto alla scrivania. Io sono rimasto in piedi. Chiaro segnale che non sono qui per fare quattro chiacchere. Non conviene restar molto in sua presenza. È troppo intelligente e furbo.

"Bene. Dammela Severus. La luna piena è stasera. Remus passerà da me nel pomeriggio e gliela consegnerò."

Allunga la mano. Estraggo la pozione dalla tasca per dargliela.

"Perfetto. Severus, tra una settimana l'ordine della fenice si riunirà a Grimmauld place. Tu in qualità di consigliere tattico non puoi mancare."

"Non mancherò."

Ghigno interiormente. Altre preziose informazioni per Voldemort.

"Lo sai Severus. A volte vorrei che partecipassi ai combattimenti. Sei un mago eccezionale."

Scuoto la testa in negazione.

"Detesto la violenza Silente. Gliel'ho detto quando mi sono unito a voi. Preparo pozioni ed elaboro piani di attacco. Sono soltanto queste le mie mansioni."

Non parteciperei mai. Sarebbe assurdo aggredire i miei compagni mangiamorte. Fa un sorriso rassegnato.

"Certo Severus. Hai ragione. Puoi andare se vuoi."

"Grazie preside. A presto."

Vado all'uscita. Finalmente fuori. Pensiamo alle teste di legno con cui ho lezione ora. Scendo le scale. Eccomi nel corridoio. Oggi li farò esercitare col diffindo. Sono curioso di vedere Draco all'opera. Il ragazzo non può permettersi il minimo errore. Cazzo! Ho girato l'angolo e sono finito addosso a qualcuno! È caduto.

"Mi scusi professore!"

Granger!

"Granger! Guarda dove vai!"

Le grido arrabbiato dall'alto. Lei mi osserva ancora a terra e spaventata. I miei occhi vanno sulle gambe scoperte. Dei. Vedo anche le sue mutandine bianche in cotone. Non ho mai visto un intimo così semplice. Si copre. Riporto lo sguardo velocemente sul suo viso. È molto a disagio. Ha capito cosa ho guardato. Sospiro e le porgo la mano per alzarsi.

"Prendila."

Lo fa. Si mette in piedi. La lascio.

"Nessun danno suppongo."

Scuote subito la testa in negazione.

"Bene. Stai piu attenta d'ora in poi."

"Sì signore."

Dice con voce un po' tremante. Ruoto gli occhi. La supero e vado via. Granger è amica solo di Potter e Weasley, perchè è molto timida. Amante della solitudine e dei libri. In effetti, per questi ultimi due aspetti, mi ricorda me. Faccio un sorrisetto.

Un'ora dopo.

Osservo gli studenti seduto alla scrivania. Aspettano che parli.

"Avrete notato la pergamena sul vostro banco. È un breve test sull'incantesimo diffindo. Rispondete alle domande. Poi passeremo alla pratica. Avete mezz'ora da ... adesso."

Cominciano. Prendo la penna dal calamaio. Devo segnare questi compiti del secondo anno. Sospiro. Sono distratto. Un pensiero fisso nella mia mente. Le gambe di Granger. Erano lunghe, belle. Chissà se sono anche morbide. Faccio un'espressione scocciata. Purtroppo non lo saprò mai. La osservo senza farmi notare, come tante altre volte. Ovviamente è seduta accanto a Weasley e Potter. È l'unica che scrive con rapidità. Non ha bisogno di pensare alla risposta esatta. La sa e basta. Sogghigno. So tutto io. Sembra aver finito. Poggia la penna sul bancone e fissa il muro davanti a lei. Weasley le da' una gomitata. Vuole aiuto. Mi acciglio.

Tentazione (Snamione)Onde histórias criam vida. Descubra agora