1. cousins

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evelyn

casa.
non ho mai saputo dare una vera definizione alla parola "casa".
perché non ne ho mai avuta una.

vivevo con mio padre, prima che, esattamente quattro anni fa, quindi all'epoca avevo 11 anni, quasi dodici.
gli assistenti sociali notarono un comportamento strano verso i confronti miei e di mio padre, se così si può definire.

dopo aver parlato con me e confermato i loro sospetti, lo misero in prigione e mi cercarono una nuova famiglia.
direttamente dalla california, trovai la mia casa.
i conklin mi adottarono. la loro famiglia era composta dal padre, che raramente vedevo; erano divorziati.
mia madre, ormai mi dice di chiamarla così, laurel.
e i miei fratelli belly e steven.
ero la più piccola in famiglia, io e belly ci scambiavamo di pochi giorni.
mi dissero che ero fortunata ad essere nata il 4 luglio, perché hanno l'usanza di stare tutti insieme a casa.
la casa di susannah, la madre di jeremiah e conrad.
li conobbi per la prima volta quattro anni fa, susannah e jeremiah mi accolsero a braccia aperte. conrad sbuffa ogni volta che mi vede.
tra noi nasce un odio improvviso e che va avanti da allora, da quando gli rovesciai del succo addosso, all'età di dodici anni.
diciamo che la macchia non si levò mai.

susannah mi tratta come sua figlia, dice sempre a me e a belly che siamo destinate ai suoi figli.
io non ci credo molto.
jeremiah è un donnaiolo, quindi si può dire sembra destinato a tutti.
e conrad..beh con conrad manco ci provo.

"ragazzi a quest'ora dovevamo già essere in macchina!" laurel, nostra madre, ci sgrida avvisandoci del ritardo.
io e belly scendiamo velocemente portando le valigie, che peseranno sicuramente più di noi.
sistemiamo tutto in macchina con mamma che continua a sgridarci, io e steven siamo dietro mentre belly avanti. i soliti posti.
belly fa partire la nostra playlist mentre steven si mette una mano sulla fronte sbuffando, preparandosi psicologicamente perché sa che canteremo.

Can't you see that i'm the one who understands you been there all along so why can't you see? You belong with me.
You belong with me.

io e belly gridammo a squarciagola tutta la canzone, sapendo il testo ormai a memoria.

guardai fuori dal finestrino e inspirai l'aria di mare, d'estate.
per me, era come se l'inverno non esisteste, la mia vita era fatta in estati ormai da quando incontrai questa famiglia.
l'estate era quella che importava.

arrivammo davanti al cancello e sentimmo susannah gridare del nostro arrivo, subito uscì jeremiah.
"ecco le nostre ragazze! guarda come siete cresciute!" jer si avvicina per primo e ci abbraccia, è cresciuto anche lui.
poi va a salutare steven.
"le mie ragazze" susannah si avvicina a braccia aperte dopo aver salutato mamma.
"conrad?" chiede belly titubante, tutti credo in questa casa sanno della sua cotta per lui, l'interessato sembra non saperne niente.
"parli del diavolo" sussurro vedendo conrad arrivare, aveva tolto gli occhiali e si era fatto più alto.
e più attraente. sempre molto misterioso però; chissà se è scorbutico come gli altri anni.
conrad ci vede e ci accenna un sorriso.
alzo le sopracciglia e spalanco gli occhi leggermente, per poi scrollare le spalle indifferente.
"ei, non dite che è ora del tuffo belly-eve?" mio fratello richiama l'attenzione di tutti dopo momenti di silenzio, i ragazzi si guardando sorridenti mentre io e belly ci guardiamo a vicenda con uno sguardo tutto tranne che sorridente e iniziamo a correre.
in poco di due minuti ci prendono.
fanno un conto alla rovescia prima di buttarci in acqua.
risaliamo e ci guardiamo da complici.
"no ragazzi credo di essermi fatta male alla caviglia" fingo, zoppicando.
conrad stranamente si avvicina dandomi la mano così colgo l'occasione e lo butto.
risale e dopo aver scosso la testa a mo di cane mi guarda socchiudendo un occhio per il sole.
"dio mio eve, mi ero appena fatto la doccia" dice seccato.
"te la dovrai fare due volte allora, fisher" dico per poi prenderlo dalle spalle per annegarlo di nuovo.
risale e mi schizza l'acqua
"maledetta" sussurra in modo che solo io e lui possiamo sentirlo.
perché quest'anno era diverso?
distolgo lo sguardo da quella situazione imbarazzante che si era creata e usciamo dalla piscina, mi precipito in cucina dove vedo mamma e susannah.
mi siedo a gambe incrociate sulla sedia, ormai mi sento a casa.
susannah mi sorride "guarda com'è cresciuta" guarda mamma sorridendo fiera e mi prende le guance "le tue guance sono sempre paffute come me le ricordo" ogni anno mi tocca le guance per vedere se sono come se le ricorda, le ama.
"e le tue lentiggini" le indica con un dito sorridendo "e le fossette" dice facendomi sorridere mostrandole.
arriccio il naso contenta e sento qualcuno ridacchiare, mi giro e vedo conrad con i capelli bagnati e la maglietta attillata nera.
"simpatico come sempre" distolgo lo sguardo roteando gli occhi, mi sporgo per prendere un barattolo di miele sul tavolo per poi affondarci un gran bel cucchiaio mettendomelo in bocca, mentre chiudo gli occhi emetto un mormorio per la bontà del miele di susannah.
ogni anno questo miele in qualche modo migliora, non so dove lo compri, ma che siano beati lei e il venditore
saluto mamma e susannah e vado in camera a disfare le valigie, sistemo un po' la camera rendendola mia come ogni anno.

conrad

smettila. mi dico mentalmente, smettila di guardarla. era con mamma che scherzava mentre lei le toccava le guance, le lentiggini e poi le fossette. arricciò il naso e sorrisi di nascosto. laurel mi vide così tonai serio e ridacchiai, prendendola in giro.
lei si girò arrabbiata per rivolgermi una delle sue battute sarcastiche.
poi si stirò per prendere il miele.
dio mio.
inspirai lentamente e distolsi lo sguardo a fatica. poi emise un mormorio per il miele, lo fa ogni anno, perché ora fa un altro effetto?
sale di sopra menomale.
torno a respirare normalmente mentre mamma e laurel mi guardano sorridendo.
distolgo lo sguardo per poi andare in camera

evelyn

finito di sistemare, esausta, mi precipito in bagno.
passando per il corridoio noto jer e belly molto molto vicini.
faccio passi leggeri cercando di non disturbarli, anche se sono un po' confusa.
non gli piaceva conrad?

entro in doccia lavando via ogni pensiero che avevo, sorrido.
ogni estate mi sentivo viva. ma per qualche motivo sentivo che questa sarebbe stata diversa.

finisco di fare la doccia esco dal bagno con una maglietta larga, probabilmente una dei ragazzi e pantaloncini.
sbatto contro conrad
"non toccarmi" mi scansa leggermente, distogliendo lo sguardo
"scusa mister permaloso" alzo gli occhi al cielo e gli rivolgo un sorriso sarcastico.
si gira per guardarmi e mi squadra per un secondo, ritorna a guardarmi in faccia e fa un sorrisetto scuotendo la testa per poi ridacchiare prima di chiudersi in camera.
confusa, mi avvio sotto per mettermi sul divano dove già c'era jeremiah.
gli sorrido e mi siedo mentre lui mi cinge le spalle con un braccio.
"vi ho visti prima con belly.." dico iniziando la conversazione.
volevo sapere ogni dettaglio.
penssvo belly fosse destinata a conrad, ma forse stava semplicemente sbagliando fratello.
"uhm, niente, ci siamo scontrati" non me la bevo, lo guardo alzando un sopracciglio divertita, sbuffa arreso "okay ci siamo baciati" alza gli occhi al cielo come se fosse niente di che.
spalanco gli occhi e quasi non lo urlo a tutto il quartiere "lo sapevo lo sapevo che ti piaceva-"
mi tappa la bocca e guarda qualcuno, mi giro e vedo conrad,
jeremiah toglie la mano dalla mia bocca e la posa sulla mia coscia mentre l'altra rimane attorno alla spalla.
conrad sospira e sussurra qualcosa per poi sedersi a tavola, io e jeremiah ci guardiamo straniti per poi alzare le spalle.
"se ci vede la tua fidanzata ti ammazza" dico indicandogli la mano sulla coscia, la toglie immediatamente.
"era per far ingelosire connie~" sorride soddisfatto e lo guardo confusa
"sai che io e lui ci odiamo." dico convinta guardandolo come per rimprovero.
lui alza le mani e lancia uno sguardo dietro di noi, poi mi fa l'occhiolino e sussurra "mi sta guardando abbastanza male adesso" dice sorridendomi in modo flirtante, gli do un pugno leggero sulla spalla prima che susannah ci chiami per la cena.

mangiamo frittata, come al solito per il primo giorno.
"mi dvi spvigarv-" mia mamma mi fa un occhiataccia, inghiotto e dico di nuovo.
"mi devi spiegare come la fai così divinamente" dico guardandola con gli occhi a cuoricino: la frittata di susannah era qualcosa di magico, non so che magie ci mettesse in quella frittata ma ogni volta era più buona.
"ah! belly e eve, siete state invitate al ballo delle debuttanti!" susannah ci sorride e ci passa gli inviti "non è quello dove si va vestiti di bianco?" tenta belly, susannah annuisce
"mi devo sposare in poche parole" dico sarcasticamente, susannah ridacchia
"è per farvi entrare ufficialmente nella comunità, perché siete più mature" steven fa finta di affogarsi "belly e eve?! loro due? mature?" jeremiah si mette a ridere e conrad accenna un sorrisino
"non è da loro, non lo faranno mai" dice quest'ultimo rivolgendomi uno sguardo di sfida, gli occhi mi diventano due fessure e ricambio lo sguardo, lui si aggiusta meglio sulla sedia divertito dalla situazione.
le nostre mamme tossiscono richiamandoci
"tch." alzo gli occhi al cielo.
"quindi? ci andrete?" spezza la tensione susannah guardando me e belly speranzosa
io e belly ci scambiamo uno sguardo e annuiamo
"ci pensiamo" dice belly, susannah sorride.

dopo un po' che sono stata in camera scendo per una nuotata notturna, mi butto per poi risalire lanciando i capelli all'indietro, sento qualcuno ridacchiare.
conrad.


angolo autrice
non mi sarei mai aspettata 1600 parole

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