26. 'Cause I wanna keep you close

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I don't wanna l o s e my spot
'Cause I n e e d to know


EMMELINE MADISON CARROW

Speravo di svegliarmi stretta tra le sue braccia invece mi girai nel letto matrimoniale e scoprii di essere da sola.

Sospirai visto che speravo di svegliarmi con Mattheo al mio fianco.

Aprii gli occhi e mi guardai intorno, feci vagare il mio sguardo su tutta la stanza e vidi che sul tavolino vi era del cibo e sorrisi.

Theo.

Mi alzai a sedere sul letto passandomi una mano sul viso, mi ero addormentata non appena avevo toccato il cuscino, ero abbastanza stravolta dalla giornata precedente.

Voltai lo sguardo verso destra dove aveva dormito Mattheo e notai un foglio sul cuscino. Subito lo presi tra le dita e lessi ciò che Mattheo aveva scritto.

Buongiorno mon trésor, avrei preferito dirtelo di persona ma sappiamo entrambi cosa devo fare. Non volevo nemmeno svegliarti visto che sembravi un piccolo angelo, per cui mi sono limitato a guardarti per qualche minuto prima di uscire dalla camera.

Sul tavolo hai la colazione, e ti prego di finirla tutta. Finché non torno sei libera di fare quello che vuoi, spero solo di cavarmela entro qualche ora, ma dopo non esci dal letto prima di cena.

Tuo Theo.

Finito di leggere avevo il cuore che mi batteva furioso nel petto. Tutto questo mi era mancato tantissimo.

Sentivo come se ora fosse tutto al posto giusto, come se il puzzle incompleto da anni fosse finalmente completato. Sentivo di aver raggiunto la luce, di aver raggiunto lui.

Sorrisi e mi strinsi al cuore il biglietto. Mattheo probabilmente non si rendeva conto delle emozioni che suscitava dentro di me, ma erano così forti che a tratti mi mettevano paura.

Conoscevo quella sensazione, l'avevo provata diverse volte durante l'ultimo anno ad Hogwarts. Ero così innamorata di Mattheo che a tratti avevo paura di ciò che provavo.

Sembrava impossibile che lo fossi così tanto, mi sembrava una cosa assurda. Ma adesso, dopo quattro anni, ero allo stesso punto di prima.

L'unica cosa differente era che non mi sembrava più assurdo. Perché era grazie a Mattheo se io avevo imparato ad amare, se ne avevo capito il vero significato.

Mi alzai dal letto e presi la brioche che Mattheo mi aveva lasciato e osservai la vista che avevamo dalla finestra della camera d'albergo.

La vista era sulla Torre Eiffel, per cui non potevo chiedere di meglio.

Mattheo riusciva a stupirmi sempre di più. Era uno dei tratti che amavo di più lui.

Finì la brioche in men che non si dica e bevvi qualche sorso di succo all'arancia.

Controllai l'ora sul telefono e notai che era comunque molto presto, quindi mi preparai con molta calma e uscì dall'albergo che erano ancora le dieci del mattino.

Mi guardavo intorno incantata dalla bellezza della città in cui mi trovavo. Nonostante io e Mattheo avessimo girato Parigi il giorno prima volevo comunque passeggiare e magari entrare in altri negozi.

Collided | Mattheo Riddle Where stories live. Discover now