tredici

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I giorni successivi alla festa passarono molto velocemente.
Mio fratello negli ultimi giorni era stranamente più comprensivo nei miei confronti,e ogni qual volta che ero da sola lo vedevo sbucare da chissà dove,non che mi infastidisse la sua presenza,però non ne capivo pienamente il motivo.
<tutto ok Fran? ti vedo silenziosa in sti giorni> Alexia al mio fianco mi poggiò una mano sul polso,di canto mio distolsi lo sguardo dalla finestra e mi voltai verso la sua figura.
<si Ale,perché?> le chiesi piano
<solitamente ti entusiasmano le lezioni di letteratura inglese,oggi non sei presente mentalmente> mi guardò preoccupata
<è tutto okay Ale> sorrisi <anzi avrei proprio bisogno di andare al bagno> dissi facendola sorridere
<vuoi che ti accompagni?> mi domandò mentre mi stavo alzando
<nono,vado e torno subito> dissi toccandole la spalla,uscendo di seguito dall'aula.
Sospirai incamminandomi verso il bagno,mi guardai allo specchio per poi lavarmi le mani.
<che agonia questa giornata> sussurrai poggiandomi le mani sulle guance,dalla porta del bagno vidi uscire una chioma rossa,si trattava di Alissa,che guardandomi sorrise.
<ciao> dissi ricambiando il suo sorriso
<volevo chiederti scusa per l'altra volta,solo che eravamo presi dalla situazione e ci siamo imbucati nella prima stanza disponibile> mi spiegò la rossa poggiandosi al lavello.
<tranquilla,è passato> guardai in alto <quindi tu e Alessio..?> le domandai piano sorridendo,la rossa si imbarazzò.
<siamo ancora in fase conoscitiva> rispose
<a lui piaci?> chiesi rendendomi conto che il mio tono della voce era cambiato,Alissa sembrò accorgersene.
<non lo so,però passiamo tanto tempo insieme,soprattutto da quando passiamo i pomeriggi al corso di danza> disse guardandomi
<ah balli anche tu?> le domandai infastidita
<si,o almeno ci provo,comunque Alessio è un ottimo insegnante> rise <adesso devo tornare in classe,ci vediamo dopo> mi salutò ed io feci lo stesso uscendo successivamente dal bagno e avvicinandomi ad una finestra vicina.
Poggiai la testa al vetro e mi persi completamente nei miei pensieri.
Perché avevo reagito in quel modo? perché le risposte di quella ragazza mi avevano infastidita? e perché continuavo a pensare ad Alessio?
Mi passai una mano sul viso come a cancellare la sua immagine,ma davanti al mio viso si parò l'immagine del diretto interessato.
<da quanto tempo tu sei qui?> domandai
<non aggredirmi..sono appena arrivato,ho visto che eri assorta nei tuoi pensieri e non ho voluto disturbarti> disse affiancandomi <a cosa pensavi?> mi domandò successivamente
<a niente di importante> mentì
<i tuoi occhi non dicono lo stesso> lo sentì dire
<e cosa dicono i miei occhi?> gli chiesi
<dovresti saperlo tu> mi si parò di fronte <comunque ti stavo cercando> disse guardandomi.
<beh mi hai trovato> risi
<volevo parlare con te,però in privato,dopo la scuola ti andrebbe di venire in un posto con me?> il tono della sua voce era bassa,quasi avesse paura che qualcuno lo sentisse.
Lo guardai per qualche secondo.
<non ti converrebbe squartarmi sappilo> dissi facendolo sorridere
<non era questa la mia intenzione,però grazie per l'idea,quindi ci vieni o no?> mi domandò di nuovo
<d'accordo> dissi
<allora ti aspetto nel parcheggio più tardi> disse
<va bene,nel caso io porto la pistola> dissi superandolo e facendolo sorridere mentre me ne tornavo in aula.

La campanella era appena suonata,ciò significava che finalmente le lezioni erano finite. Stiracchiai le braccia all'aria e Alexia recuperò tutte le sue cose.
<andiamo?> mi domandò
<si> dissi io,ma mentre uscivamo da scuola mi ricordai di Alessio,mi fermai di colpo facendo preoccupare Alexia e mio fratello che già era seduto in auto.
<non ti senti bene?> Alexia mi venne vicino
<Ale io devo fare una cosa prima di tornare a casa,tu però vai,appena torno ti spiegherò tutto> dissi lasciandola li da sola e correndo verso il parcheggio,arrivata alla postazione auto mi diedi una calmata ed iniziai a cercare l'auto di Alessio,ma adesso che ci pensavo io..io non sapevo che auto avesse,non ci avevo mai fatto caso,in più non avevo nemmeno il suo numero.
Mi grattai la fronte cercando il suo viso in una delle macchine ma nulla.
<cazzarola> dissi portandomi le mani ai fianchi.
<il serial killer è arrivato> qualcuno sbucò alle mie spalle facendomi sobbalzare per lo spavento.
<che cretino che sei> dissi osservando il ragazzo dagli occhi azzurri che si avvicinò ad una fiat500 rossa.
<avresti potuto comprarla azzurra> dissi entrando in auto
<perché?> mi domandò lui
<per i tuoi occhi> dissi
<nah,meglio rosso passione> disse guidando la sua auto.
<ma dove stiamo andando?> gli chiesi dopo quasi dieci minuti.
<l'ho scoprirai presto> disse con lo sguardo attento sulla strada
<uff> guardai fuori dal finestrino e intorno a me avevo soltanto prati verdi. Posai gli occhi sul suo interno auto,era molto in ordine per essere l'auto di un ragazzo.
<cos'è questo?> dissi aprendo una scatolina nera,all'interno c'era un rossetto rosso <non sapevo ti truccassi Alessio> dissi facendolo ridere
<è di Alissa> rispose il ragazzo
<ah praticamente fate sesso ovunque> dissi e il ragazzo si girò a guardarmi.
<gelosa?> sussurrò
<ti piacerebbe> dissi
<o magari sei tu quella che vuole fare sesso con me> risi posando la scatolina e avvicinandomi al suo viso.
<non credere di essere unico Alessio caro> sussurrai
<sicuro che non lo sia?> mi guardò lui
<sicurissima> risposi sedendomi normalmente.
Arrivati a destinazione scesi dall'auto e mi guardai intorno.
<è la casa dei miei nonni,casa sul lago,loro ormai sono morti,ma vengo qui ogni qual volta che voglio stare da solo> mi spiegò facendomi strada all'interno,dove prese una coperta e mi fece segno di seguirlo all'esterno,sedendoci ai piedi del lago.
<e perché hai portato me?> lo guardai
<perché qui nessuno può sentirci> precisò <e poi volevo scusarmi per l'altra volta,non erano fatti miei,non avrei dovuto intromettermi> disse poggiando le mani sulle sue ginocchia
<ormai lo sai quindi non cambia molto> risposi poggiando la testa sulle mie di ginocchia.
<vedi..tanto tempo fa un mio amico è morto di questo. Ha iniziato a sballarsi per gioco,per divertimento,solo che poi è diventata una vera e propria dipendenza,ogni giorno lui ingeriva tanta roba diversa e ormai era diventato un vegetale,non c'era più niente da fare,difatti è morto di overdose>
a quell'ultima parola mi vennero i brividi.
Morto di overdose.
<per questo ho reagito in quel modo,per quanto tu non possa sopportarmi..voglio che non butti la tua vita in questo modo,perché sei ancora in tempo> continuò lui
Sospirai mentre alcune lacrime lascivano i miei occhi.
A quel punto mi alzai e mi fermai a guardare il lago.
<ho iniziato a giugno scorso,inizialmente mi veniva da vomitare,ma andando avanti capivo che erano ciò di cui il mio corpo necessitava. Perché questa cosa? perchè da lì sono iniziati i litigi continui in casa,le continue guerra tra mio padre e mio fratello,la mamma troppo fragile da affrontarli entrambi,le troppe aspettative e l'ansia di deludere mio padre perché ha confidato  in me,ho cercato di dimostrargli  di essere la migliore in tutto quello che facessi  affinché lui mi accettasse,ma ho iniziato a prendermi i peggiori insulti da mio fratello,e ad oggi sento solo le molteplici pressioni di tutto questo,ecco perché prendo quella roba,per sfuggire da questa merda di realtà> mi confidai ad Alessio,l'ultima persona con cui  avrei mai pensavo di farlo.
Il ragazzo di canto suo si alzò e mi strinse le braccia intorno al mio collo,sorrisi mentre i miei occhi continuarono a bagnarsi.
<scusami ancora> sussurrò al mio orecchio
<non potevi saperlo> dissi io
Mi voltai verso Alessio,osservai i suoi occhi azzurri e sorrisi.
<grazie per avermi ascoltata> poggiai le mie mani sulle sue guance
<cosa posso fare per farti sorridere adesso?strinse le mie mani,mentre io calai lo sguardo sorridendo.
<chiudi gli occhi> sussurrai piano
<basta che non cacci la pistola> rise il ragazzo chiudendo gli occhi
<cazzo mi hai scoperto> dissi sorridendo.
Alessio chiuse gli occhi,coprì con la mano questi ultimi e mi avvicinai piano al suo viso,sorrisi poggiando piano le mie labbra sulle sue,giusto il tempo di attaccarle che le staccai sorridendo.
<perché l'hai fatto?> sussurrò Alessio continuando a stringere la mia mano sui suoi occhi.
<eh?> il mio sorriso scomparve
<dico,perché ti sei allontanata?> sussurrò
<non sapevo se..> iniziai ma non feci in tempo a finire la frase perché Alessio mi tirò verso di se baciandomi nuovamente,tolsi la mano dalla sua faccia e le strinsi dietro al suo collo,mentre lui legò le mie gambe intorno al suo bacino,camminando poi verso la sua casa.
Sentì poggiarmi delicatamente sul materasso e sentì il peso di Alessio stanziarsi fra mie gambe.
La sua lingua scivolava in simbiosi con la mia,e le sue mani vagarono alla scoperta del mio corpo,tracciando punti inimmaginabili con le dita.
dopo un po' ci staccammo e ci guardammo entrambi sorridendo.
<hai questa capacità di far accaldare le persone pure con sto freddo> sorrise
<è una mia dote> dissi mentre Alessio si sdraiò al mio fianco.
Lasciai che mi guardasse e sorrisi.
Alessio stava per dire qualcosa quando d'improvviso il suo cellulare squillò,prese il cellulare e cercai di leggerne il nome,ma non mi fu semplice,ma dalle sue risposte capì:era Alissa.
<si certo adesso arrivo> sorrise staccando la chiamata,dopodiché tornò a guardarmi.
<ehm io..> iniziò toccandosi i capelli
<dobbiamo andare?> dissi sedendomi al centro del letto,Alessio acconsentì ed io mi alzai aggiustandomi i vestiti.
<senti,ma quel bacio..?> mi voltai ascoltando le parole di alessio
<quel bacio cosa?> domandai io
<non significa nulla giusto?> mi chiese,sorrisi avvicinandomi alla sua figura.
<per te ha significato qualcosa?> gli domandai e lo vidi calare lo sguardo.
<no,cioè..> prima che si impappinasse lo bloccai.
<non è significato nulla per entrambi,è stato solo un bacio,adesso andiamo così non farai aspettare Alissa> uscì dalla porta recandomi alla sua auto,Alessio dopo qualche secondo mi raggiunse prendendo posto alla guida.
il viaggio di ritorno fu molto silenzioso,nessuno dei due osò parlare,o meglio nessuno dei due volle parlare,e fu meglio così.
<siamo arrivati> disse lui fermandosi.
<ah? ah sisi,grazie> mi risvegliai dal mio stato di trance
<ci vediamo a scuola> mi sorrise prima di rimettere in modo,lo salutai con la mano prima di rientrare all'interno di casa mia.
Ma per un momento mi venne l'istinto di voltarmi indietro,non lo feci,ma in compenso le mie dita finirono sul mio labbro inferiore,sorrisi inconsciamente.

Ci vediamo lunedì 🥶❤️

Need you|•Where stories live. Discover now