venti

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Era arrivato il momento di tornare a casa,di tornare alla mia vita,vita dalla quale ero fuggita per alcune settimane,ma adesso la realtà mi aspettava.
Alessio era andato via qualche giorno fa,il giorno del mio compleanno,non l'ho più sentito da quel giorno,ma oggi probabilmente l'avrei rivisto,o forse nei giorni a seguire.
Presi velocemente le mie valigie e le caricai in auto,salutai Giovanna e con Pablo ci avviammo verso l'aeroporto.
<sei pronta per tornare?> mi chiese Pablo mentre camminavamo
<si,è l'ora di tornare> dissi alzando lo sguardo verso il cielo sorridendo.

Dopo un paio d'ore finalmente rividi la mia casa,che in questo tempo non era cambiata per niente.
Scesi velocemente dall'auto e sull'uscio della porta vidi i capelli neri di mio fratello.
<grazie del bentornata> dissi facendolo voltare,si abbassò gli occhiali da sole e sorridendo mi venne incontro.
<ciao piccolina,come stai?> mi abbracciò poggiando il mento sulla mia testa.
<tutto bene e tu?> domandai subito dopo
<bene bene,hai fame?> mi guardò
<leggermente> dissi guardando Pablo che mi si era affiancato <hai una cosa da farti perdonare tu> dissi guardando Richard
<ahia che memoria di ferro che hai> alzò le mani ridendo
<dovresti saperlo ormai,comunque adesso entriamo> gli passai davanti ed entrai in casa,salutando i miei e andando velocemente in camera mia per posare le valigie.
La prima cosa che feci fu alzare il mio cuscino e cacciai un sospiro di sollievo rendendomi conto che il mio quaderno era ancora lì,ma sul comodino c'erano dei fiori,li presi fra le mie mani e li annusai,erano profumatissimi,e poi erano ortensie viola,i miei fiori preferiti.
Sorrisi cercando un biglietto,ma non lo trovai..chi sarà mai stato?
Uscì correndo dalla mia camera e a grandi passi scesi le scale sempre tenendo i fiori fra le mani.
<sapete chi li ha portati? Li ho trovati in camera> dissi e mia mamma si avvicinò prendendoli e annusandoli.
<hanno un buonissimo odore> disse sorridendo <Forse qualche ammiratore segreto> mi fece l'occhiolino e il mio sguardo cadde su Richard,il quale però alzò le spalle.
<d'accordo> dissi posando i fiori in un vaso e recandomi in sala da pranzo per mangiare insieme alla mia famiglia.
Nel pomeriggio decisi di fare una sorpresa ad Alexia,quindi presi la borsa e mi recai a passo svelto verso casa della riccia,la quale rimase contenta nel vedermi.

                                   Richard

<tu ne sai qualcosa?> mi domandò sorridendo la mamma,guardando nuovamente i fiori.
<non ne sono nulla mamma,non sapevo nemmeno che fossero in camera sua> risposi avvicinandomi ai fiori.
Chi avrà mai regalato dei fiori a mia sorella? Alessio? Non credo..si sono presi a pesci in faccia l'ultima volta.
Luca? Nah me l'avrebbe detto.
Ma proprio nel bel mezzo della mia ricerca Luca mi chiamò al telefono,avvisandomi che mi aspettavano al nostro solito parco,vicino al bar tutti insieme,così lasciai perdere il ruolo da investigatore e mi avviai dai miei amici.
Arrivato a destinazione mi sedetti accanto a Miranda e chiacchierammo del più e del meno.
<tua sorella è tornata?> mi domandò Luca
<si prima,anche se è già uscita di casa> dissi accendendomi una sigaretta
<dille di venire qua,voglio salutarla> disse e Alessio al suo fianco lo guardò,di canto mio guardai il ragazzo in maniera strana,perché si era voltato così di botto?
Guardai nuovamente Luca,ma Miranda intervenne al posto mio.
<adesso la chiamo io,voglio salutarla anche io> disse prendendo il suo cellulare e chiamando mia sorella.
<da quanto in qua hai il numero di mia sorella?> chiesi a Miranda
<da quando la conosco> disse alzando le spalle
<potrei averlo anche io?> si intromise Luca facendo lo sbruffone come al solito,risi portandomi una mano alla testa.
Fatto stava che Francesca dopo una ventina di minuti era tra noi in compagnia di Alexia.
<è sempre più bella non c'è niente da fare> Luca si alzò e le andò incontro abbracciandola,Francesca ricambiò sorridendo,e subito dopo Miranda le andò incontro facendo la stessa cosa del ragazzo.
Staccai la sigaretta dalla bocca  quando vidi Alissa andarle incontro salutandola,il suo saluto fu ricambiato,ma il suo sguardo era su un'altra persona,esattamente la persona alle spalle di Alissa:Alessio.
Non so per quanto tempo restarono a fissarsi,sembravano finiti in un mondo tutto loro,ma nessuno degli altri sembrò accorgersene,tutti tranne io,difatti tossì rumorosamente risvegliando i presenti.
Mia sorella e Alexia dopo i saluti generali vennero a sedersi su una panchina al mio fianco,la guardai e lei abbassò lo sguardo guardandosi le unghie..mi stava nascondendo qualcosa,e non solo lei.

Need you|•Où les histoires vivent. Découvrez maintenant