Uno splendido disastro - Tom Kaulitz

XI

TOM POV'S
Scendemmo dal van e ci dirigemmo per fare la fila per entrare in aereo, iniziammo ha tirare fuori i passaporti, e mentre io osservavo Kyla, che era così felice aveva un sorriso stampato in faccia, come se fosse una bambina che sta per vedere per la prima volta suo padre in tutta la sua vita, era davvero bello vederla così.

Abbiamo messo le valigie nel rullo mi sono tolto il cappello e il pearcing, li misi sul rullo, che passò sotto ad un altro rullo, e passai dal sensore, fecero tutto anche gli altri 3, ed era arrivato il turno della mia piccola Kyla, si è tolta il pearcing all'ombelico, e al naso, non sapevo avesse il pearcing all'ombelico, ma quando si alzò la maglia mi venne in mente quel pomeriggio che la feci godere, non c'è l'aveva quel pearcing, devo dire che però gli donava.

Finito di fare i controlli andammo in sala d'attesa, aspettammo si è no 15 minuti, fin quando non chiamarono il nostro numero, è una flotta di gente si precipitò verso il secondo controllo, dopo aver atteso in fila è fatto tutti i controlli per la seconda, finalmente salimmo sull'aereo, misi la mia valigia sopra al posto alla qual ci anno assegnato, nella sala privata dell'aereo per non avere una folla di persone che ci chiedeva foto o svariate fan che ci assalivano, appena mi stetti per sedere arrivò Kyla, che mi diede una spinta e si mise al posto dove si trovava il finestrino, piccola infame, feci un ghigno compiaciuto e mi sedetti al suo fianco.

Stavamo per partire, dovevamo passare una giornata e mezzo sopra quell'aereo, al solo pensiero mi fece stare male, l'altezza mi faceva venire i brividi dalla paura, mi faceva stare male, avevo i conati di vomito ogni volta che l'altezza aumentava sempre di più, cercai di riprendermi sapevo di avere Kyla al mio fianco e siccome la mia paura aumentava lo stesso gli afferrai la mano e la stretti. Mi sistemai meglio, tirai giù il letto, e mi misi ha dormire per la stanchezza, Kyla iniziò ha darmi fastidio, mi stuzzicò tirandomi i dread, passarmeli sotto al naso, tirarmi delle pacche, parlandomi nelle orecchie.

La mia pazienza stava esaurendo gli afferrai il braccio bruscamente attirandola verso di me, e lo fermai, mi girai verso di lei, la guardai intensamente, mentre la mia immaginazione andava oltre anche le posizioni del camasutra.

Mi avvicinai al suo viso e la baciai con passione, poi mi staccai e la guardai sorridendo maliziosamente, come mio solito daltronde. E poco dopo mi rimisi a dormire.

Kyla tiro giù il suo sedile, abbassò i braccioli, unii i sedili e si appoggiò sulla mia spalla per poi addormentarsi, dormimmo per la maggior parte del viaggio, ovviamente alzandoci solo per mangiare quello che ci veniva portato.

24H dopo
Siamo arrivati in anticipo ma abbiamo dovuto aspettare quei 30 minuti per scendere.

Appena scesi chiamammo un taxi, ci avviammo verso la casa che abbiamo comprato poco tempo fa, ancor prima di conoscere Kyla, proprio per il tour che ci avevano confermato qualche mese prima e finalmente un letto comodo, arrivati entrammo subito in casa, e ci siamo fiondati tutti alle camere per svaccarci sul letto tranquilli, prima di domani, che sarebbe iniziato definitivamente il tour, avevamo tutti il torci collo.

Io, Bill e Kyla eravamo andati nella nostra stanza noi condividevamo la stanza in tre, siccome dovevo stare solo con Bill ma sono cambiati i programmi.

Kyla era letteralmente distesa come se fosse una stella marina, per il caldo afoso che si stava scagliando contro l'America, nonostante in America nevicava sempre, noi avevamo il tour nel periodo più caldo che potevamo trovare, palesemente.

Io ero una sardina con la faccia rivolta al cuscino e con le braccia lungo i fianchi, il cuscino molto fresco, da notare che Kyla occupava un quarto del letto, Bill era nel nostro letto che russava come un'elefante, nel suo angolino stretto, stretto, era messo come una sottiletta uscita male dalla confezione siccome come detto precedentemente, Kyla occupava un quarto del letto.