Capitolo 2 parte 5

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Il primo istante in cui i miei occhi hanno visto l'orripilante scempio creato dall'uomo in divisa, ho immediatamente pensato che niente al mondo avrebbe superato tale perfidia.
Eppure sono impalata dinanzi a un qualcosa l decisamente peggiore: il nulla assoluto.

Tutto è immacolato.
Non c'è segno di vita... Né di morte.

I miei occhi prendono a bruciare e le lacrime minacciano di scorrere.
Mi mordo il labbro inferiore cercando di fermarle.

Sto forse iniziando a impazzire?

Dove è finito tutto?
Come è possibile?

"Ti aspetta una lunga giornata. Seguimi"
Senza replicare, la seguo lontano dalla gelida cappella, lasciandomi alle spalle un'aura indiscutibilmente asfissiante.

Dopo aver attraversato innumerevoli corridoi, arriviamo in quello che sembra essere un immenso soggiorno.

Varie sedie e tavoli sono sparsi caoticamente in giro.
La mia mente inizia a errare, portandomi lontano dalla realtà presente e lontano dalle parole abissali della suora.

"Accomodati."
Annuisco nervosamente.

"Allora? Quali sono le domande che desideri porre? È piuttosto curioso visto che hai deciso tu stessa di venire qui, tuttavia... vai pure."
In preda al disagio, comincio a giocherellare con il tessuto della mia vestaglia.

"Cosa... che ore sono?"
La donna alza sopracciglio, perplessa.

Di tutte le possibili domande, è questa che mi viene in mente di fare?
Accidenti!

Carla scuote il capo e indica un orologio alle sue spalle.

"4:02 del mattino. L'orario in cui dovresti iniziare a prepararti per pregare, non girovagare. È quasi ora di colazione"
Prendo fiato ricomponendomi.

"Cosa dovrei fare?"
Aggiusta una ciocca ribelle che spunta dalla sua crocchia impeccabile.

"Sei la cameriera. Colei che deve accertarsi di mantenere tutto in ordine e ridare un aspetto sano al monastero. Tutto deve essere perennemente pulito e immacolato.
Non un granello di polvere o traccia di fango in giro.
In cucina abbiamo degli Chef, tuttavia, sparecchiare, apparecchiare e lavare i piatti è il tuo lavoro.
Non sono previsti giorni liberi, e il pagamenti avverrà dopo i primi sei mesi, come previsto dal contratto. A quel punto deciderai se continuare a lavorare per noi o scegliere una nuova dimora.
Non è possibile uscire per nessun motivo al mondo, e come tutti i residenti, non puoi essere fuori dal letto dopo le 20:00 e prima delle 5:00.
Non puoi rivolgerti al genere maschile e alle suore di rango superiore.
Non puoi guardarti allo specchio a lungo e non puoi indossare abiti appariscenti o differenti da quelli che ti abbiamo fornito."
Sbatto lentamente le palpebre, sbalordita.
Chi mai accetterebbe un simile lavoro? Questo va oltre l'anormalità!
Niente giorni liberi, niente soldi, niente connessione con l'esterno.

Maschero la mia sorpresa con un semplice cenno del capo.

"Come funziona questo posto? Chi vive qui?"
Carla rimane in silenzio, riflettendo attentamente su ciò che la sua bocca pronuncerà.
Capisco subito che la domanda posta è piuttosto insolita per qualcuno dovrebbe già conoscere questi dettagli.

"Voglio dire... sono al corrente della maggior parte delle cose, ma vorrei poter comprendere meglio la vostra realtà."
La donna illuminata dai rilucenti raggi solari, si alza andando avanti e indietro mente narra.
È come se gli scenari stessero riavvenendo davanti ai suoi occhi.

“Molto bene. È chiaro che una lezione di storia è necessaria.
Questo è Il Monastero del Confine. Fu fondato nel 1927 dalla Prima Madre principalmente per fornire una sorta rifugio e accoglienza ai giovani seminaristi e novizie in tempi di guerra.
Pian piano, il monastero iniziò ad aprire le sue porte ad un pubblico più vasto, sempre in modo discreto, dando alle persone speranza, e insegnando loro un modo per avvicinarsi al Signore e ottenere una casa vicino alla sua in una prossima vita.
Qui, vennero e ancora oggi, vengono insegnate le buone maniere e viene posto un limite ai piaceri umani.
Questa vita è solo una prova, il nostro compito principale è preservare la malizia e il terribile desiderio della malvagità umana, al fine di creare una società pacifica e mite.
Qui non c'è posto per l'arroganza, la ferocia, l'avidità e per ultimo ma non meno importante, la lussuria.
Qui il rispetto e l'equilibrio regnano sovrani.
Niente per decenni ha sconvolto questo equilibrio, quindi spero che tu contribuisca a mantenerlo."
Annuisco comprensiva.

Non ho mai sentito parlare di questo posto nonostante la sua storia. Nemmeno una singola volta.

È piuttosto strano.
Non c'è niente fuori dall'ordinario.
È tutto abbastanza normale.

Questo potrebbe significare che c'è una probabilità che loro non siano coinvolti con il rapimento di Giselle.
Ciò significa che potremmo essere tutti in pericolo!

"Questo però si applica su noi donne"
Aggrotto la fronte.

"Cosa intendi?"
La donna continua a spiegare.

"Come suggerisce il nome, questo luogo mira a porre un limite e riscoprire l'equilibrio tra il bene e il male.
Questi elementi sono rappresentati dai due generi esistenti: femminile e maschile.
Mentre le donne costruiscono, riparano e insegnano, gli uomini si abbandonano ai più orribili piaceri esistenti ricordando l'origine umana.
Perfino quando hanno offerto loro un riparo, gli uomini, si sono rivoltati contro le donne violentando e abusando."
Sibillo confusa.

"Questo è il motivo per cui non ci avviciniamo a loro. Qualcosa di puro e innocente deve rimanere tale. Neppure sotto la più ingiusta delle circostanze. Nonostante le ingiustizie e le disgrazie, le donne devono soffrire in silenzio. È la nostra natura.
Non possiamo competere con gli uomini."
Rabbia e smarrimento mi ribollono nelle vene.
Rammento diversi frammenti del mio passato che mi annebbiano la vista.

La figura dell'uomo perfido ha sempre dominato in maniera malestrua.
Sia nella mia vita, che in quella degli altri.

"Mi dispiace... A voi va bene questo destino crudele?"
La suora sorride tristemente.

"Come ho appena detto, è la nostra natura.
Speriamo che un giorno verremo ripagate in modo significativo"
Il suo tono si fa gradualmente autoritario e privo di emozioni.

"Questo equilibrio rappresenta il mondo. Dobbiamo rispettarlo e mantenerlo ad ogni costo. Spero di essere stato chiara."
Provo una scossa istantanea.
Come se un fulmine mi avesse attraversata, sussulto.

Ora che ho un quadro più chiaro della situazione tutto ha più senso.

Sono loro i criminali!

Sono stati dipinti come bestie feroci e spietate.
Non c'è ombra di dubbio che gli uomini siano dietro il rapimento.
Le donne non c'entrano.

Sapevo che stavo cercando nel posto sbagliato.
Non sto impazzendo!

Ciò che ho visto prima non era una visione ma la realtà.
Non mi sbagliavo.

Tuttavia non ho la certezza su come dovrei sentirmi al riguardo.

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