[CYBERPUNK AU] «Non lo deve sapere nessuno e non dovrà succedere di nuovo, mh?»
Geto infilò il caricatore nel calcio della sua arma e la fece scarrellare per inserirne il colpo in canna.
«Lo so. È la regola numero tre, no? Niente relazioni interpers...
«Buongiorno...» Mormorai con la voce ancora impastata dal sonno e avvicinandomi al tavolo da pranzo dove sedeva un ragazzo dai capelli color neve.
«'Giorno!» Mi sorrise lui, voltandosi verso di me pieno di energia. C'è davvero gente che già a quest'ora ha così tanta voglia di parlare?
«Uhm... Piacere, Ishikawa.» Dissi a bassa voce e porgendogli la mano.
Ma lui, al posto di stringermela, la usò per batterci sopra il cinque. «Piacere, Gojo!»
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SATORU GOJO Pericolo: basso.
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Anni: ventidue. Professione: ingegnere di cyberwear. Specialità: creazione di addizioni e modificatori per armi da fuoco. Armi corte maggiormente usate: nessuna. Armi lunghe maggiormente usate: nessuna. Armi possedute attualmente: nessuna. Crimini commessi: lesioni dolose, furto, detenzione abusiva di armi, commercio non autorizzato di armi, possesso di documenti di identificazione falsi. Omicidi: nessuno. Stato: non ricercato.
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Lo squadrai bene e notai quanto grandi fossero i suoi occhi e quanto brillassero, azzurri come due diamanti puri.
«Tu sei l'ingegnere, vero?» E mi sedetti accanto a lui.
«A-ah. E tu la mercenaria... Il professore mi ha detto che saresti arrivata ieri sera, ma ero così stanco che sono crollato...»
Improvvisamente sentimmo la porta d'ingresso sbattere: Geto fece ingresso e ci salutò con un veloce cenno della mano, senza neppure guardarci troppo.
«Buongiorno, eh?» Gli dissi io dopo avergli lanciato un'occhiataccia per criticare il suo maleducato mutismo.
«Buongiorno.» Lui mi rispose giusto per accontentarmi e si diresse verso il frigo, aprendolo e buttandoci dentro un'attenta serie di occhiate selettive.
«Svegliato storto?»
Ma Geto scelse di ignorarmi. Prese una bottiglia di succo d'arancia, la stappò coi molari e si andò a sedere di fronte a Gojo. «Dove sono le Zen'in?» E tracannò metà del liquido arancione.
Quella mattina teneva i capelli raccolti in un piccolo chignon.
«Al piano di sotto, in garage. Stanno sistemando i banchi col professore.» Gli rispose Gojo mentre mangiava famelicamente il suo toast, sbriciolando dappertutto e facendo un disgustoso rumore di masticazione. Che strano questo tipo...
