-Non addormentarti-

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    (Se puoi, caro lettore, leggi questa parte poco prima di dormire :)  buona lettura)

    C'è una canzone che dice: "...i sogni son desideri..."

   Quindi mi sono sempre domandata: ma se i sogni son desideri, gli incubi cosa sono?

   I nostri timori? Le nostre paure?

   Mi capita spesso, poco prima di dormire, di rivolgere il mio pensiero a questa strana cosa: I sogni. Sì strana. Perché a cosa servono realmente? Me lo chiedo da quando ero bambina.

  Se sono belli, vengono chiamati così: sogni. Se sono spaventosi, il termine usato è incubi.

   Quale potrebbe essere l'incubo peggiore? Ad esempio, una delle mie grandi paure è quella di cadere nel vuoto. Oppure di perdere la vita o che la perda uno dei miei cari.
  
   O ancora mi capita di sognare un malvivente che mi segue e puntualmente non riesco a correre, a scappare... odio avere le gambe così pesanti da non riuscire nemmeno a sollevarle!

L'incubo peggiore però forse è quello che si prova da svegli, quando, sul tuo letto ti chiedi: "Tra poco mi addormenterò... ma cosa accadrà in quel tempo in cui sarò in un altra dimensione? Il mio corpo se ne starà lì fermo a rigenerarsi durante il meritato riposo, ma la mia mente dove andrà?
  
E se dovessi restare imprigionata nei miei sogni (o peggio nei miei incubi)? E se non mi svegliassi più?"

  Perciò sorridendo ironicamente a questa stupidaggine che mi passa per la testa, mi auguro di rimanere 'intrappolata' in un sogno piuttosto che in un incubo.
  
   Dopo un'intensa giornata di lavoro, faccende, bambini, risa, chiacchiere, litigi e tazze di caffè,  mi siedo sul letto ancora con in mente la fissa di tutte le sere.

"Mi sveglierò...?"

   I miei marmocchi (adoro chiamare così i miei figli!), passano a darmi il bacio della buonanotte. Uno ad uno mi abbracciano. Il più piccolo, di soli quattro anni mi dice una cosa insolita.

"Mamy... ma... ci vediamo domani?"
  
Questo mi mette agitazione, ansia. Inizio a respirare affrettatamente, il sangue pare scorrere più veloce del solito, fino a che lo sento arrivare alla testa, che sembra lì lì esplodermi.
  
Perché mi ha fatto quella domanda? Che significa!?
  
Decido di darmi una calmata. Quelle parole non significano nulla, il mio piccolino, semplicemente, non vede l'ora di riabbracciarmi domattina. Tutto qui.
  
Mentre mi guarda con i suoi occhioni profondi e un po' tristi, attendendo una conferma da parte mia, lo accarezzo e gli scompiglio i capelli.

"Certo che ci vediamo domani!" gli dico ancora non del tutto convinta. Con voce più sicura poi ricalco: "Certo tesoro. Ci vediamo domani" più per convincere me che lui.

  Mi sorride sbadatamente poi corre via come suo solito e si infila nel letto. Lo seguo e rimbocco a lui e agli altri due le coperte già finite giù a sfiorare i pavimento.

"A domani" strizzo l'occhio alle mie piccole pesti.

"A domani" rispondono in coro.

  E così rieccomi di nuovo seduta sul letto con i miei inquietanti ma forse infondati pensieri.

"Ma perché poi non dovrei svegliarmi più!" mi domando iniziando a sbadigliare. Mio marito dorme già. Lo scuoto un po' sperando che una chiacchiera con lui mi infonda un po' di coraggio. Ma dorme ormai beato. Domani ha il lavoro... deve alzarsi presto. Decido di lasciarlo stare. Affronterò da sola le mie paure come ho sempre fatto.
  
Vado a prepararmi una camomilla. È risaputo che una bella camomilla calda concilia il sonno. Su di me questa teoria non ha mai funzionato ma spero che stancandomi un altro po' avrò così sonno da non ricordare nemmeno perché non volessi addormentarmi.
 
Me ne torno in camera sbadigliando. Il tempo per bere la camomilla è durato fin troppo e sono già le due e dieci minuti. Domani mi aspetta un'intensa giornata,  mica posso affrontarla se ho l'energia di uno zombie!
 
Ok, mi faccio coraggio e mi metto a letto ma non prima di aver dato l'ultimo sguardo ai miei cuccioli... sì quando dormono non sono più dei marmocchi... sono dei dolci cuccioli. Li rivedrò quando farà giorno?

  Ma andate via stupide ansie!
  
Voglio convincermi di sì e mi sdraio vicino all'unico uomo della mia vita. Quella persona premurosa e amorevole che non mi ha mai fatto mancare nulla. Ha nutrito ogni mio giorno di gioia, affetto e non è mai stato avaro di sentimenti.
 
Ma ora... perché sto piangendo? Non riesco a trattenere le lacrime. Sto bagnando tutto il cuscino.

"Ti rivedrò ancora... amore della mia vita?" gli sussurro sfiorandogli la guancia. "Forse dovrei svegliarti e chiederti scusa... Oggi c'è stata quella piccola incomprensione tra di noi... e sono stata io a sbagliare. E se domani io non fossi ancora qui con te? E se domani non potessi dirti quanto ti amo?!"

No, non posso addormentarmi, non posso lasciare la mia famiglia. Hanno bisogno di me. Ed io ho bisogno di loro! Resterò tutta la notte sveglia, dopotutto ancora poche ore e sorgerà il sole e così il mio incubo sarà finito.
 
Ho tante buone ragioni per non addormentarmi. I miei figli per primo. Il mio amato marito... eccolo qui di fronte a me. È immobile, sembra una statua per quanto è bello...
  
Sembra... una statua... Sì, ...proprio una statua. Di marmo... fredda... immobile... Proprio una statua... Tesoro,  perché non ti muovi...? Perché non respiri...?

"Oh mio Dio! Svegliati!" urlo in preda al panico.

"I miei bambini...! I miei bambini no...!" corro verso la loro cameretta sudando freddo.

"No! No! No...!" li scuoto a lungo continuando ad urlare per il terrore. "...ma perché non riesco a svegliarvi...! Perché...?!
  
Sono sudata! Sento fiumi d'acqua scorrere dal braccio in giù, come se stessi facendo il bagno... una doccia. È fredda... e ha un odore strano. Sento il profumo dei fiori... Sì di camomilla...

  "Di camomilla?!"
  
Apro gli occhi e mi ritrovo in cucina. Sono le 4:00 e sono appiccicosa e molto umida. La camomilla che avevo preparato ore prima mi si è rovesciata addosso. Caspita mi sono addormentata qui sul tavolo e ho combinato un macello. Tremo all'idea dell'incubo appena fatto. I miei bambini... mio marito...
  
Se vado a controllare nelle camere da letto li troverò a dormire, no? Le mie sono tutte paranoie... stupidi pensieri di una mente stanca... di una mente che ha attraversato tanti momenti bui...
 
Cammino piano per il corridoio tenendo gli occhi socchiusi. La luce è fioca, più del solito.  Sento le mie pantofole sfiorare il pavimento con un impercettibile rumore. Se stanno dormendo non vorrei di certo svegliarli!  

  Appena fuori della porta una lucina, gialla. Noi non abbiamo lucine gialle in cameretta dei bimbi!

  Non so se ho il coraggio di entrare. L'istinto materno però mi spinge e sono già lì.

  Dal letto del mio primogenito di otto anni due fessure fluorescenti! Sono... sono... occhi! O mio Dio! Chi c'è nel letto con mio figlio!  Cos' è quella cosa?!
 
Non voglio urlare! Non voglio che i miei piccoli si spaventino. Voglio solo che quella cosa vada via di lì, immediatamente!
  
Mi avvicino correndo, decisa più che mai a difendere i miei adorati bambini.
  
La cosa mi guarda!
  
Allungo la mia mano tremante, la prendo in un solo colpo.

  Ha peli... è disgustosa... è... è...

   È Teddy...!

  È l'orsacchiotto preferito del mio bambino! Quante volte ho voluto buttare via quell'antipatico peluche! L'ho sempre trovato inquietante!
  
Poco male... almeno i miei amori dormono... Stanno bene. Mi lavo e metto un pigiama pulito. Tra un'ora il mio maritino vuole una bella tazza di caffè bollente ed io devo essere lì a prepararglielo, da brava mogliettina.
 
Ho ancora un'ora, posso riposare un pochino... mi sdraio al suo fianco mentre sembra sorridermi. Sento l'abbraccio caldo dietro di me farsi stretto, il suo respiro mi fa sentire bene... mi coccola, mi ristora. Ha il potere di tranquillizzarmi e così decido di non pensare più a nulla. Il tocco del mio compagno di vita, mi contagia. Mi fa venire sonno.
  
Rassicurata  ed esausta chiudo gli occhi. Ora sono tra le braccia di Morfeo e niente e nessuno potrà più farmi paura...
  
Sobbalzo.

   Un attimo! Ora che ci penso... che strano nome ha mio marito... Morfeo. Davvero strano.
 
Mi sussurra qualcosa all'orecchio: "Dormi amore, dormi..."
 
Solo lui ha il potere di farmi addormentare in un attimo...

"Buonanotte", sussurro e lascio che la mia mente entri in quella tanto temuta dimensione, convinta che tra sessanta minuti, sì solo sessanta minuti, mi sveglierò.
  
"Io ne sono sicura, ma tu che adesso sei lì, hai sonno e sei indeciso se dormire o no, ti sveglierai?
 
Ti do un consiglio: -Non addormentarti-"

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