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T/N BLACK POV -

Predisposi la bacchetta per la lotta e mi tirai il cappuccio in testa. Poi, con un ultimo sguardo alla capanna nel bosco, apparii.

Mi concentrai e atterrai nel vicolo in fondo alla strada del calderone che perdeva.

E lui era lì.

La sua mascella affilata si stagliava al chiaro di luna, con la bacchetta pronta.

Mi dispiace Tom.

Ma non riuscivo più a trattenermi.

Ho aspettato.

E poi si mossero.

Una ventina di Mangiamorte assaltarono il piccolo rifugio alla fine di Diagon Alley.

Cosa stavano cercando? O dovrei dire chi?

Apparii al centro dell'edificio. Guardai in faccia i mangiamorte.

Non riconoscevo nessuno di loro, ma non importava.

"Prendetela!!!" Un piccolo in fondo urlò.

Sentii la mia forza estendersi dalle mie braccia come un campo di forza fatto di tentacoli. Sentii che avvolgeva la gola di ognuno di loro, sollevandoli da terra.

Tom arrivò di corsa dalla strada al suono del trambusto.

Non so come spiegarlo, ma potevo sentire l'aria che usciva dai polmoni di ognuno di loro.

Si bloccò quando i suoi occhi si incrociarono con i miei.

Sentii i mangiamortI perdere i sensi nelle mie mani. I loro corpi senza vita penzolavano nell'aria, ma non li ho lasciati andare.

Non trattenerti.

Si spostò sotto shock e mi puntò contro la bacchetta.

"Non costringermi ad aggiungerti al loro destino". Dissi con severità: "Scappa, di' a tuo padre che non sei riuscito a battermi. Sappiamo entrambi che non è una bugia".

"Vuoi che scappi. Perché?" Disse freddamente avvicinandosi.

Spostai il mio campo e lo schiacciai contro il muro.

"Scappa, così non ti vedrò uccidere venti persone".

"Sì."

Gli ho lasciato il campo addosso per farlo correre.

Ma non lo fece. Si avvicinò con la bacchetta alla mia testa. "No. Non ti permetterò di diventare così".

"L'ho già fatto."

"Hanno una famiglia!" Gridò mentre stringevo la forza.

"Beh, anch'io! E se li lascio vivere, allora andranno a cercare la mia. E io non lo permetterò".

E feci esplodere la forza, spezzando tutti i loro colli mentre cadevano a terra.

L'ondata di energia mi fece cadere in ginocchio.

La mia mano atterrò sul corpo di un Mangiamorte morto, probabilmente sulla trentina, di bassa statura e con uno sguardo di paura negli occhi. Quando la mia pelle entrò in contatto, potei sentire il potere al suo interno.

Mi spostai a terra con le dita sul pavimento di cemento.

Era come se la terra stessa fosse il mio generatore.

Mi alzai con grazia fluttuando fino a circa un metro dal suolo. Assorbii tutta l'energia che potevo.

Abbassandomi lentamente fino a che i miei piedi non toccarono terra, potevo sentire la mia magia come un mantello, nell'aria tra ogni ciocca dei miei capelli, in ogni nervo del mio corpo, nel mio respiro che entrava e usciva dai miei polmoni, ovunque.

Mi voltai e la mia vista si restrinse su Tom.

"Li hai uccisi". Disse con gli occhi spalancati.

"Ma non mi dire". Dissi con un sorrisetto. Pensai per un secondo e poi risi freddamente. "Tutti si aspettano che io sia l'eroe, ma è un cattivo che vincerà questa guerra".

Si avvicinò a me, ma io alzai la bacchetta.

Lui alzò le mani in segno di resa e, per la prima volta nelle tante volte che aveva fatto quel gesto, lo fece sul serio.

Mi guardò dall'alto in basso come se stesse cercando qualcosa.

"Se stai cercando un rimorso, lascia che ti risparmi il tempo. Non ne ho".

"Avevano una famiglia! Tu non sei una assassina...".

"Lo sei. E io sono tutto ciò che voglio essere". Tesi la mano e i fuochi d'artificio si trasformarono in una palla di fiamme, che poi si trasformò in ghiaccio, poi in fumo e si dissipò. "Lo vedi. Il potere. Più potere del resto della razza dei maghi messi insieme", mi avvicinai a lui e lui indietreggiò contro il muro. Mantenni il ghigno sul viso e mossi le dita, "sulla punta delle mie dita".

"Non ti senti in colpa!".

"No." Inarcai leggermente la testa.

"Un giorno te ne pentirai e il senso di colpa ti farà male...".

"Non mi interessa se fa male, pagherò il mio peso in sangue", feci una pausa. "Per sentire i miei nervi risvegliarsi".

Mi fissò con occhi amorevoli, "sei troppo giovane per sentirti così insensibile. I-"

"Potresti essere tu a farmi provare qualcosa?". Dissi con una risata maligna. "Perché tutto il tuo amore alla fine era finto e ti lascerà sola nel letto che hai fatto".

Il suo sguardo preoccupato si trasformò in spaventato e offeso. "Mi manca la ragazza che eri".

"A molti mancherà. Era più facile ucciderla".

E con questo mi allontanai e mi inchinai sarcasticamente in mezzo ai cadaveri. Poi apparii.

Mentre mi rimettevo a letto, l'orologio segnava le 5:30 del mattino. Tra poche ore i gemelli si sveglieranno e non sapranno mai che me ne sono andato.

E domani, abbatterò il maggior numero possibile di Mangiamorte.

A qualunque costo.

Torn Between Two Riddles- (TRADUZIONE ITALIANA)Where stories live. Discover now