Capitolo VII

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*Pov di Jessie*

Aprii gli occhi. Dove cazzo sono?! Mi alzai di scatto dal letto. C'era una sveglia vicino al letto, ed erano le 4:45 di mattina. 
"C'è qualcuno?" dissi, impaurita. Sentivo un suono simile ad un russo, perciò supposi che ci fosse una persona con me. Accesi la luce del corridoio, ed esplorai la casa. Andai in bagno, e non c'era nessuno, andai in un piccolo ripostiglio, ed anche qui nessuno, ma poi andai in salotto, e sentii un rumore. Accesi la luce e vidi un braccio cadere dal divano. Mica è morto? Spero di no. Andai vicino ed era...Dave? Che cazzo mi ha fatto dopo che quell'altro stronzo mi ha dato il pugno?! Andai vicino a Dave e con una mano gli presi i capelli, ed avevo il piede pronto a dargli un calcio ,se fosse servito. 
"Che cazzo mi hai fatto, bastardo?!" Urlai a Dave, tirandogli i capelli. 
"Hey, mi fai male!" disse svegliandosi. 
"Perchè sono qui?" chiesi.
"Se mi lasci te lo dico. Ma solo se mi lasci eh."
"Ok." misi il piede a terra, e mollai la presa. "Ti ascolto."
"Dopo che James ti ha dato il 'colpo di grazia' sei svenuta. L'ho picchiato, se ne andato e sono corso verso il bar, ma la tua amica se ne era andata. Non sapevo cosa fare e ho pensato di...aiutarti? Beh, sempre meglio che rimanere nel giardino, no?"
"Mhm." mi sedetti sul divanetto, affianco a lui. Cosa mi avrebbero fatto i miei genitori? Sono fottuta. 
"Ti senti meglio? Se vuoi ti posso dare qualcosa."
"Mi fa solo male la testa, niente di che." Dave si alzò dal divano, e si avvicinò a me. 
"Uhm.. che fai?" Mi poggio la mano sulla fronte, e poi mi rispose.
"Sicura che hai solo mal di testa?" 
"Sì, credo di sì." andò dietro di me, aprì un cassetto e prese un termometro.
"Potresti avere la febbre, sei bollente."
"Ah. Dammi il termometro."
Mi diede il termometro, mi misurai la temperatura ed in effetti aveva ragione: ero 39 gradi e mezzo. Dave controllò il termometro.
"Ti faccio una camomilla?"
"Ok." 
Dave andò vicino in cucina, ed io lo seguii. Mi sedetti su una sedia vicino allo snack della cucina, mentre lui prendeva una tazza e la riempiva d'acqua. Stemmo un po' di tempo in silenzio.
"Per caso vuoi dormire tu nel letto?" dissi.
"No, non preoccuparti. Per me è uguale."
"Anche per me, e se vuoi stare un po' comodo, puoi andare. Non dico che dobbiamo dormire insieme, eh. Poi vado sul divano"
"Sinceramente non mi dispiacerebbe dormire sul letto, perchè sicuramente è più comodo, però non voglio farti stare sul divano, sei comunque un ospite."
"Allora io dormo in un lato, tu in un altro. Ma non azzardarti a toccarmi, ok?"
"Ok."
"Però mettiti dei pantaloni."
"Cos... AH- Non me ne ero neanche accorto- Comunque ecco la tua camomilla."
"Grazie." ne sorseggiai un po', anche se alla fine, mi disgusta un po' il sapore. Dave andò in un altra stanza, per poi tornare in pochissimo. 
"Messi." disse, ed intendeva i pantaloni.
"Meglio." 
Dave accennò una risatina. "E' buona?"
"Sì." 
Dave sorrise, e poi si sedette vicino a me. 
"Ora devo solo trovare una scusa per i miei genitori."
"Ah, vero."
"Magari posso dire che ho perso le chiavi. O dico la verità. O mi invento altro."
"Dici che hai perso le chiavi. Poi dici che Alex se ne era andata prima di te, ma tu volevi ascoltare un altro po' le canzoni. Dici che non ti sentivi bene e sei svenuta, ed io ti aiutai. Poiché non so dove tu abitassi, ti accompagnai a casa mia."
"Ok. Però le ho ancora."
"Le butti da qualche parte vicino casa tua. Così dici di averle perse lì."
"Ok. Speriamo che mi credano. Comunque, se vuoi puoi anche andare già a dormire, non mi devi aspettare."
"Non ho più sonno, quindi fa nulla."
Dopo un po' finii di bere, ed andammo entrambi in camera da letto. Mi sedetti ed un brivido mi scese lungo la schiena, ma non sapevo il motivo. Dave si mise al lato sinistro, e non si mise le coperte.
"So che hai caldo, ma è meglio che ti metti le coperte, ti ricordo che hai la febbre." disse Dave, girandosi verso di me. Aveva tutti i capelli che gli coprivano il viso e, non so il perchè, ma mi face ridere.
"Perchè ridi?" disse, togliendosi i capelli da dosso.
"No, nulla."
"Ti imbarazzo?"
"Un po' sì, ma non ridevo per questo."
"Non hai mai dormito vicino ad un ragazzo?" chiese Dave. 
"Se escludiamo mio fratello e mio padre, no."
"Un po' ci avrei scommesso, ma non del tutto."
"Tanto che sono brutta?" risi. 
"No, mica per quello. Ma perchè ti vedo abbastanza chiusa con gli altri. Anche un po' con Alex."
"Secondo me entrambi. Tu?"
"Tu cosa?"
"Hai mai dormito vicino ad una ragazza?"
"Sì."
"Immaginavo."
"Perchè?"
"Hai letteralmente un reggiseno sotto al letto. Oppure sei tu che te li metti?" dissi ridendo.
"Ah, cazzo- Comunque secondo te me li metto?"
"Mai dire mai. Ma non hai la faccia da uno che se li mette." dissi, continuando a ridere. 
"Mai visto una persona ridere così tanto per una sua battuta."
"Sono fatta così. Ah, Dave, hai un ragno sulla fronte."
"DOVE?!" Dave saltò dal letto, per la paura.
"Davvero hai paura dei ragni?" dissi andando vicino a lui. Andai vicino a lui.
"Toglimelo per favore."
"Tolt-" Dave si avvicinò a me, facendoci dare un bacio a stampo.
 "Cos..." Mi ero immobilizzata. Ero a bocca aperta, mentre guardavo il mio rossetto sulle labbra di Dave.
"Oddio scusa! Non avrei dovuto avvicinarmi... Uhm... tutto ok?"
"Tu come saresti se hai avuto all'improvviso il tuo primo bacio?"
"Ah- Adesso puoi dire agli altri di aver avuto il primo bacio dal più bello di tutta l'America." disse Dave ridendo. "Scherzo, eh."
"Speravo che il mio primo bacio fosse con qualcuno che conoscessi almeno da un po', vabbè."
"Conosciamoci, allora."
"Uhh ok."
Parlammo per un bel po', e Dave si mostrò abbastanza interessante, a differenza mia. Ridemmo, scherzammo e parlammo. Mi sono divertita molto in quel periodo di tempo. Dave sembrava interessato a me, anche se non ero minimamente interessante. L'unica cosa strana che gli ho detto è che una volta ho rotto, senza il mio volere, il braccio di un mio compagno di classe all'asilo, e nessuno lo sa, tranne lui. Non so perchè, ma parlare con lui mi piace. 
"Sei più interessante di quanto pensassi." disse Dave.
"Anche tu."
"Credo che ora dovremmo dormire almeno un po'." 

•Trust• | Dave Mustaine Onde histórias criam vida. Descubra agora