69. Your Faut

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"Dove diavolo sei stata?! È lui chi è?!" si avvicina furioso mio padre con mia madre dietro di lui.

Yassin fa un passo in avanti mettendosi di fronte a mio padre.

"Vado nella sua stessa scuola, Yassin Casawi"
"Tuo padre è Salah, giusto? Senti se hai toccato mi figl-"
"Non ho sfiorato Manar neanche con un dito...devo parlarvi di una cosa importante e preferirei che Manar non sia presente ora" mio padre corruga la fronte e sospiro ringraziando Yassin con lo sguardo mentre trattengo le lacrime.

"Vai in camera tua, facciamo i conti dopo" mio padre mi guarda freddamente e io guardo mia madre che mi guarda preoccupata.

"Vado con lei" dice mia madre e io deglutisco a fatica mentre ci rechiamo al piano di sopra.

"Avete avvertito Rayan?" sussurro una volta entrate in camera.
"Si, lo abbiamo fatto tornare a casa...ha la febbre alta e non si reggeva in piedi" mi siedo tremolante nel letto annuendo.

"Manar dove diavolo sei stata?" si china di fronte a me prendendomi le mani tra le sue.

"I-io..."sento la voce incrinarsi e non so nemmeno come partire.
"Mi fai preoccupare così tesoro,dimmi che succede per favore"

Faccio un sospiro profondo cercando di calmarmi, per riuscire almeno a pronunciare due parole senza scoppiare a piangere.

"I-io...stavo t-tornando da casa di R-Rayan e...e ho incontrato Xavier..." sussurro graffiandomi dalla paura le mani.

"Il ragazzo con cui sei stata?" chiedo gli occhi facendo un lungo respiro per poi annuire.
"Era ubriaco...la strada era vuota e-e non c'era nessuno..." sento un groppo salirmi in gola mentre vedo il panico impossessarsi di mi madre.

"Che stai dicendo Manar..."si posa una mano sulla bocca e le lacrime iniziano subito a rigarmi il volto.

"Manar non dirmi che ti ha toccato! Per favore!" scoppio a piangere cercando di trattenere i singhiozzi con fatica.

"Tesoro..." si avvicina abbracciandomi mentre scoppia a piangere anche lei.
"Y-Yassin gli ha sparato...e...e sono svenuta penso...non ricordo bene quello che è successo..." dico infine.

"La mi bambina..." piange e subito dopo vedo la porta aprirsi e da essa entra mio padre disperato.

"Non dovevi andare da sola Manar!Di notte! Cosa ti è saltato in testa?" tengo la testa china singhiozzando.

"Amir ti sembra il momento di arrabbiarsi con lei?"si alza mi madre piangendo mentre si gira verso di lui.

Mio padre si passa una mano tra i capelli e subito dopo lo sento tirare un pugno al muro.

Sussulto al gesto mentre porto le gambe al petto.

"Non resterai più neanche un secondo da sola Manar, capito? E non voglio sentire niente a riguardo"

"N-non l'ho fatto a-apposta papà"
"Ti rendi conto di cosa stai facendo?Al posto di stare vicino a tua figlia dopo che ti ha detto di essere stata violentata stai qui a rimproverarla! Che cazzo ti prende Amir?!" scoppio a piangere alle sue parole.

"Non respiro " sussurro sentendo il respiro farsi più pesante.
"Manar" mio padre si avvicina preoccupato.

"Sei a casa tua ora okay? Con noi, tua madre e tuo padre, guardami" mi apri leggermente la felpa sentendo veramente il respiro bloccato.

"Dahlila vai a prendere l'inalatore! Subito!"

Piano piano sento le forze abbandonarmi e proprio quando inizio a sentire gli occhi farsi pesanti e la testa esplodere, mi ritrovo l'inalatore sulla labbra e in automatico riesco ad aspirare.

Mi tocco il petto tossendo leggermente e passandomi la lingua sulla labbra secche.

"Vieni qui..." mio padre mi avvicina a se per poi circondarmi con le sue braccia.

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