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Rafe

Passammo tutta la mattinata a passeggiare mano nella mano sul corso.
In mano avevo quattro buste di roba tutta sua, mentre lei altre tre buste di cui una per Wheezie, con all'interno un braccialetto che si illumina.
Ovviamente ci aveva pensato Lara.
Pranzammo anche insieme in un ristorante del cazzo tutto femminile. Mi aveva detto che da piccola sognava di andarci ed io ce l'ho portata.
Che coglione.
Ma se vederla felice mi rendeva un coglione, cazzo se volevo esserlo.
«Ora dove andiamo?»
Entrambi sazi dal pranzo, mancavano venti minuti e saremmo arrivati a casa.
«A casa di Top?»
Annuì, prendendo una sigaretta dal pacchetto.
«Però mettiti una maglietta di quelle che abbiamo preso»
Vidi con la coda dell'occhio lei girarsi lentamente verso di me in modo quasi inquetante.
La guardai ed era parecchio incazzata.
Crucciai il volto.
Che avevo detto adesso?!
«Che hai?»
«Stai zitto»
E si voltò di nuovo verso il finestrino.
«Che problemi hai? Che ho detto di male?»
Fece un tiro e sbuffò.
«Lara mi rispondi?»
«Mi lasci in pace? Cazzo che pesantezza»
Era strana.
Confuso, mi ammutai.
Passarono cinque minuti, e c'era silenzio assoluto in macchina.
Dopo un po' la beccai a guardarmi.
Mi voltai verso la sua direzione e lei distolse lo sguardo.
Mi venne quasi da ridere.
«Lara»
«Che c'è»
«Mi dici che hai per favore?»
Lei sospirò.
«Deve arrivarmi il ciclo e sono nervosa cazzo.»
Scoppiai a ridere. Era troppo buffa.
Vedendola seria, smisi subito, cercando si trattenermi.
«Siamo arrivati»
Scendemmo dall'auto, difronte casa di Top, e le andai vicino avvolgendole le spalle con il braccio.
Sembrava aver cambiato umore adesso.
Le baciai la testa e ci incamminammo verso il retro, dove c'erano un po' di amici del coglione di Top e alcune ragazze che conosco di vista in piscina.
Lara vide Top in lontananza e lo salutò con la mano. Lui si avvicinò con uno sguardo confuso, alternandolo tra me e Lara.
Che cazzo voleva?
«Ciao Top!»
Il biondo la salutò e  le scompigliò i capelli ed io lo fulminai con lo sguardo, meritandomi un occhiataccia da Lara.
«Avete...insomma...avete fatto pace?»
Guardai Lara e notai che stava fissando la gente attorno a noi, per poi praticamente nascondersi dietro di me.
Ignoro Topper e mi giro verso di lei.
«Che succede?»
Lei scosse la testa e sembrava cupa. Mi salii un ansia addosso assurda.
«Che ha?» Disse Top.
Lei si mise le mani nei capelli, giocandoci nervosa.
Io la presi per mano e la tirai dentro casa, senza dire nulla.
Una volta entrati dalla porta sul retro che portava alla cucina, la inchiodai all'isola e le avvolsi il viso con le mani.
«Lara, che succede?»
Lei abbassò il capo, ma glielo alzai subito.
Doveva guardarmi.
«Cazzo parla. Ho detto qualcosa di brutto? Ti ho fatto incazzare?»
Scosse la testa.
«Hai crampi? Che ne so mal di testa? Cazzo Lara!»
«Sono gli stessi che ci fissavano alla festa»
Mi sentii una merda.
Ad un certo punto, Lara non guardava più me, ma qualcosa dietro. Seguii il suo sguardo e stava fissando al di fuori della porta finestra la ragazza bionda che era seduta accanto a me alla festa.
«Chi è quella?»
Sospirai, passandomi la mano sul viso.
«Brittany? È lei?»
«Si, Lara. Ma non capisco davvero perché sia rilevante»
«Tu ci sei andato a letto Rafe! Non penso proprio che tu mi permetteresti di essere amica con un ragazzo con cui ho scopato!»
Urlò.
Cazzo ovvio che no.
Ma a me di quella Brittany non me ne fotte un cazzo.
«Lara non so davvero per cosa stiamo discutendo»
Lei tornò a guardarla.
«Solo...permettiti a salutarla, guardarla, sfiorarla o nominarla...e tu per me non esisti.»
Annuii, sorridendo per la sua simpatica gelosia.
Le accarezzai il viso, e avvicinandomi le lasciai dolci baci sulle labbra.
Poi, mi fissò negli occhi, sollevata.
«Non c'è rischio»
«Spera per te stesso»
E di nuovo, scoppiai a ridere.

Capitolo concluso! Stellina?💛

Reflections - Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora