Capitolo 1

13.5K 338 14
                                    

Entro correndo nell'affollatissima metropolitana della grande capitale italiana, domani e il mio ultimo giorno qui, i bagagli sono pronti per il trasferimento e oggi è ormai diventato il giorno degli addii. Sto andando in centro per salutare la mia amica Susy, spero che questa volta sia più semplice. Ho da poco lasciato Andrea, il mio migliore amico di vecchia data che tra gli abbracci non smetteva più di dire "mi mancherai, mi mancherai" anche lui mi mancherà, moltissimo ma, il mio futuro mi attende ed è a Parigi.

Andrea non smetteva più di abbracciarmi.

-Ti ho già detto che mi mancherai?-

-Almeno un centinaio di volte- sorrisi e continuai - Andrea non sto partendo alla scoperta dell'universo, vado a Parigi e tu sai che per me questo è un sogno che si realizza. Potrai venire a trovarmi quando vorrai e io verrò da te, e poi mai niente ci terrà lontani, ci sentiremo tutti i giorni e tu mi dirai le novità di Roma. Sei il mio migliore amico.-

- E tu mi dirai le novità di Parigi- disse lui.

- Non avrò il tempo per le novità, ho una borsa di studio devo impegnarmi al meglio- replicai - ora devo andare, ho appuntamento alle 21.00 con Susy in Piazza di Spagna e dopo di che a nanna, altrimenti chi si sveglia alle 7.00 domani mattina?!-

- Ciao mia cara Cam, ti chiamerò domani mattina appena sveglia. Ti voglio bene e ricordati che per qualsiasi cosa io sono qui. Un colpo di telefono e vengo da te.-

- Ciao Andrea, mi mancherai.-

Le lacrime stavano per rigarmi le guance quindi mi affrettai ad andare via.

Scesa dalla metro mi affrettai ad andare in Piazza di Spagna; arrivata li mi fermai al centro per vedere se trovavo Susy, e non ci volle molto. Susy, caschetto biondo, occhi azzurri e un fisico da fare invidia e molte ragazze, mi correva incontro con le sue immancabili sneakers. Appena mi fu abbastanza vicina, si buttò su di me con tutto il suo peso e mi abbracciò con i suoi modi di fare Leccesi che io adoro.

Susy e io ci eravamo incontrate per la prima volta in facoltà, durante il corso d'inglese. Non mi dimenticherò mai quell'incontro; io ero seduta in penultima fila per non dare nell'occhio e ad un certo punto, l'uragano Susy mi aveva colpito, facendo cadere i miei libri a terra. Entrambe ci piegammo immediatamente per raccoglierli e sbattemmo una contro l'altra.

-Scusa, scusa, scusa- continuava a dire.

-Non preoccuparti, sei nuova?-

-Susy- porgendomi la mano. -Maldestra è il mio secondo nome. Vengo da Lecce e devo ancora abituarmi alla città, che è davvero troppo grande per me, perciò arrivo costantemente in ritardo.-

Era una che parlava parecchio, devo ammetterlo, ma in quel momento pensai a come mi sarei sentita io al suo posto, e ci scommetterei qualsiasi cosa che anche io mi sentirei così.

-Camilla- dissi -ma gli amici mi chiamano Cam, tranquilla, alla città ti ci abituerai, se vuoi ti faccio da guida.-

-Lo faresti sul serio?-

-Certo sono di qui, e conosco Roma come le mie tasche, o quasi.-

-Oh, sei la mia eroina. Sono sicura che diventeremo ottime amiche.-

-Contaci- risposi.

E così fu. Diventammo inseparabili, come sorelle.

Ci avviammo verso un bar e ci sedemmo mentre chiacchieravamo del più e del meno. Il tempo quando ero con lei volava sempre, e ci ritrovammo a mezzanotte ancora li al bar sedute a spettegolare.

-Ma quindi con Matteo..- cominciò, e nel mio cuore si riaprì una voragine che aveva impiegato giorni per richiudersi.

-E' tutto finito, Susy.-

-Lo so, lo so. Io c'ero questi giorni ma non mi hai mai raccontato cos'è successo!-

-Cos'è successo..- i miei occhi si velarono di lacrime - be, non c'è granché da dire. Quando è arrivata la lettere di ammissione all'università della Sorbona, sono andata correndo da lui per informarlo. Non mi aspettavo che lui venisse con me, ma dopo tre anni che stavamo insieme, non mi aspettavo che mi lasciasse. Sono consapevole che non è facile avere una relazione a distanza, ma almeno potevamo provarci, invece lui ha scelto per entrambi. Ha detto che se sarei partita per Parigi, tra noi sarebbe finita.

Ho scelto tante volte lui ai miei desideri, ma questa volta non potevo farlo; Parigi è il mio sogno, il mio futuro, è ciò che ho sempre desiderato, e se lui non capisce questo, allora non vedo come sia possibile rimanere insieme.-

-Wow, però che egoista. Mettere in secondo piano tutto tranne lui. Mi dispiace che tra voi sia finita così, ma forse era destino, e te lo garantisco, è un bene che non sia successo tra anni, se doveva succedere.-

-Ora basta, non voglio parlare di lui, mi rimangono gli ultimi minuti con la mia bimba- e l'abbracciai -e non voglio sprecarne un secondo di più. Prometti che verrai a trovarmi e che mi scriverai ogni giorno?-

-Solo se tu prometti di non rimpiazzarmi con qualche parigina snob.-

-Promesso- dissi solennemente.

-Allora prometto anche io- e cominciammo a ridere e a piangere contemporaneamente.

Dopo un altro cocktail, era ormai giunta l'ora di tornare a casa, eravamo entrambe un po' ubriache ma non ci importava, eravamo vicine a casa.

Arrivate sotto la mia, Susy mi abbracciò, e dopo aver versato qualche altra lacrima ci salutammo.

La casa era buia, mia madre era già a letto. Mi aveva promesso che mi avrebbe accompagnata all'aeroporto, ma naturalmente era arrivata a casa quel pomeriggio dicendo che Ugo, il suo capo, non le aveva concesso di cambiare il turno.

Ero stanchissima perciò mi buttai sul letto e comincia a pensare..

La sveglia cominciò a suonare, ma come succede ogni volta prima di qualcosa di importante, l'agitazione mi fa svegliare con un netto anticipo. Mi alzai dal letto, il voto era alle 9.00 quindi potevo fare con calma. Dopo essermi fatta una doccia rivitalizzante e essermi asciugata, indossai i vestiti che avevo preparato il giorno prima: pantaloncini bianchi, camicetta di seta e trench blu, e i miei sandali preferiti di Chanel. Diedi un'ultima occhiata alla mia stanza ormai vuota e chiamai un taxi. Roma era stata il mio inizio, ma ora la mia vita sarebbe continuata lontano, in un'altra nazione, dove potevo ricominciare da zero, dove tutto è possibile, a Parigi.

Solo una cosa piccina piccina, se dovete decidere di leggere il mio libro, non fermatevi al primo capitolo per valutarlo, leggete qualche capitolo in più :)

PS. Ho aperto una nuova pagina Instagram _unlibroalgiorno_ e mi farebbe piacere se mi aiutaste a farla crescere ♥️

Un amore inaspettato (COMPLETA)Where stories live. Discover now