107."Sei anni fa..."

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Pov's Samu:


Abbiamo finito di cenare almeno mezz'oretta fa.
I miei hanno ordinato le pizze famiglia, e abbiamo mangiato tutti insieme.

Adesso, sono in giardino con la mia famiglia e i ragazzi... I famosi picciotti.

Aurora è seduta accanto a mia mamma che la tiene abbracciata e tutti ridono e scherzano.

E io non posso fare altro che guardare tutte le persone a cui voglio bene, che trattano bene la ragazza che amo.

Amo anche il fatto che mia mamma con lei è dolcissima.

Anche mio padre lo è, ma lui, intimidisce un po' Aurora.
Sarà che magari con mia mamma, lei si trova più a suo agio.

Dopo un po', i miei genitori e mio fratello Alessandro rientrano a casa, mio fratello Andrea esce e dice che non torna a dormire e io resto fuori con Aurora e i miei amici.

I ragazzi iniziano a raccontare i miei momenti più imbarazzanti e Aurora scoppia a ridere.

"Vabbè però smettetela di smerdarmi.
Che poi mi lascia."
Dico ironico per poi guardarla.

"Ammettilo! Quella volta è stata la cosa più imbarazzante che è successo in tutta la tua vita."
Afferma uno dei miei amici.

"No compà, che dici?"
Gli chiede un altro mio amico.
"Ti sei dimenticato di quando avevamo 13 anni ed eravamo al parco?"

Io sbianco.
"Nooo! Non potete farmi questo."

"No dai! Voglio saperlo."
Risponde la mia ragazza guardando i miei amici.

"No amore, non vorresti saperlo.
Quella volta sono stato uno stronzo con una ragazzina."
Rispondo io.

"Vero! Confermo!
All'epoca, confesso che ci siamo messi tutti a ridere.
Ma a pensarci oggi, siamo stati degli idioti."

"Esatto! E mi vergogno tantissimo di quella volta."

"Ma non ci siamo messi a ridere tanto per la ragazzina, ma anche per Samu."
Afferma un mio amico.

"Si ma voglio saperlo."
Dice Aurora.

"Te lo racconto io."
Dice Simone alzandosi in piedi e venendo a mettermi un braccio attorno alle spalle.

"Che amici di merda."
Dico scoppiando a ridere.

"Allora! Quando avevamo 13 anni, abbiamo marinato la scuola.
Per nasconderci dai nostri genitori, siamo andati al parco e stavamo scherzando fra di noi.
Ad un tratto..."
Inizia a parlare teatralmente Simone.
"Samu si bloccò a guardare una ragazzina, molto carina, che era appena entrata al parco e stava seduta in una panchina un po' distante da noi."

"E come accadava molto spesso, io e i ragazzi gli abbiamo lanciato una sfida, doveva andare da quella ragazzina e baciarla.
Sai per gioco.
Lui iniziò ad avvicinarsi a quella ragazzina, ed era troppo sicuro che quella ragazzina lo avrebbe baciato.
Quindi lui convinto si avvicinò, e noi ci avvicinammo giusto un po' per sentire."

"Samu, si sedette accanto alla ragazza e iniziò a dire frasi da rimorchio che facevano venire i brividi. E non in senso positivo."

"Del tipo?"
Chiede lei divertita.

"Credimi! Meglio che non te lo dica.
Lo lasceresti."
Dice scherzando e facendoci ridere.

"Si però continua."
Dice uno dei ragazzi.

"Si! Ad un certo punto Samu, si avvicinò e le disse che era molto carina, e poi la baciò.
Lei al bacio ce stata. Eccome se c'è stata.
Poi lui si staccò, si è alzò e si mise a urlare ho vinto! ho vinto! Un altra ragazza sulla mia lista.
Poi la guardò e le disse, tranquilla ti darò un bel 9, anche se ti avrei messo 7, solo che sei molto bella."

•Amici 22• Una passione per dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora