Capitolo 3

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Mi svegliai in una stanza semibuia e completamente vuota, senza finestre e con solo una porta. Ero legata ad una sedia con delle catene, quindi ogni mio tentativo di liberarmi sarebbe stato inutile. Erano strette sui polsi e sulle caviglie, invece sul collo e sul petto erano leggermente più larghe per permettermi almeno di respirare.

Dove diavolo sono finita?!

Pensai e poi mi guardai intorno mentre i miei occhi si abituavano all'oscurità. C'era silenzio e quindi pensai di essere sola, ma poi si fece avanti una persona, non riuscivo a vedere il suo viso, c'era comunque tanto buio, ma mi stava fissando.
Notai solo che indossava degli occhiali arancioni. Non avevo il coraggio di parlare, avevo paura di quello che mi avrebbe fatto.

<Vedo che ti sei svegliata, principessa...>

Principessa?! Idiota...

<Chi sei?>
<Toby per gli amici, tesoro...> fece un sorrisetto aspro.
<Non chiamarmi 'tesoro'...>
<Toby non conversare con questa mocciosa...> un'altra voce.

Mi girai verso la direzione in cui avevo sentito la voce. Vidi un ragazzo con una felpa bianca macchiata di un liquido rosso che presumo sia sangue. Teneva un coltello e aveva il viso pieno di cicatrici, una che mi colpì particolarmente fu un sorriso inciso ai lati della bocca. Dio mio sono finita con dei serial killer...

<Non osare chiamarmi mocciosa.>
<È quello che sei.> rispose.
<Jeff non provocarla... non serve a niente>

Un'altra voce?! Ma quanti sono?

Quest' ultimo aveva una sciarpa grigia e nera.

Quindi quello con il sorriso strano si chiama Jeff...

<Chi diavolo siete? Dove mi trovo?!>
<Calmati mocciosa, non migliori la situazione così.> mi rispose Jeff.
<Senti ragazzina -il ragazzo con la sciarpa si avvicinò a me e riuscì a vedere il suo viso con parecchie cicatrici e i suoi occhi verdi- abbiamo bisogno dell'aiuto di una persona forte.>
<Tch... e come fate a sapere che sono forte?>
<Semplicemente, ti osserviamo da mesi.> disse un'altra persona.

Aveva una maschera bianca con un sorriso dipinto con quello che immagino sia sangue, indossava una giacca blu. C'era anche una spilla con uno smile attaccata alla giacca.

<Cos-? Ma... mi sono appena trasferita!>
<Anche quando eri nella vecchia città, mocciosa.>
<Prima di tutto voglio sapere chi siete.>
<Volere... è una cosa che non puoi permetterti in questo momento, non pensi?> disse un ragazzo con il cappello verde e i capelli biondi... sembrava un elfo.
<Io non farò niente finché non saprò chi siete e in che cosa vi devo aiutare...>
<Allora ti obbligheremo.> l'elfo si avvicinò velocemente a me e mi guardò negli occhi, il suo viso era a pochi centimetri di distanza dal mio, mi faceva un po' paura.
<Ben calmati... -sussurrò Toby con tono abbastanza calmo- però ragazzina... ha ragione, se non lo fai di tua spontanea volontà ti obbligheremo.>
<E soffrirai tanto, non immagini quanto mi divertirò a torturare una così piccola umana!> disse un individuo molto alto che sembrava... un pagliaccio, però invece di essere colorato era in bianco e nero.

Queste parole mi spaventarono leggermente, ma provai a ignorarlo.
Dopo qualche momento di silenzio fu quello con la sciarpa grigia e nera a parlare.

<Mi chiamo Liu... loro sono Laughing Jack -indica il pagliaccio che mi guardava con aria omicida- Jeff -indica quello con il sorriso strano che in questo momento aveva il broncio- Eyeless Jack> indica per ultimo un tizio che per tutto questo tempo è rimasto in silenzio a fissarmi.

Aveva una maschera blu con solo i buchi per gli occhi da cui fuoriusciva un liquido nero.

<Io sono Bloody Painter ma... puoi chiamarmi Helen.> il ragazzo con la spilla si avvicinò a me.
<Toby!> fa un gesto con la mano.
<Tch... Ben...> l'elfo non mi guardò neanche mentre si presentava.

Quest'elfo dovrebbe essere un po' più gentile.
O sei stupida o non lo so.
Perché?
È un killer, non gli interessa di essere gentile con te.
Sì ma non è giusto...
Pensa a sopravvivere.

<Quindi... per cosa dovrei aiutarvi?>
<Allora... -inizia a parlare Helen- è da un po' di tempo che è ricominciata una guerra contro un individuo che è molto più forte di tutti noi messi insieme... e abbiamo bisogno di un aiuto.>
<Pensate che una persona possa fare la differenza?> rispondo riflettendo su quello che mi aveva appena detto.
<Se quella persona è forte, intelligente e veloce sì.> Jeff finalmente mi parlò.
<La velocità e l'intelligenza ce l'hai già dimostrata.> disse Ben facendo un sorrisetto.
<Come->
<Osservandoti piccola umana...> L.J.
<Sei la prima della classe in educazione fisica.> Toby.
<E anche in matematica, chimica e scienze sei brava.> Ben.
<Come fate a sapere tutte queste cose?>
<Siamo entrati nel registro elettronico della tua scuola e inoltre ti ho vista fare una gara di velocità in cui hai fatto 6.43 ((numero a caso raga)) per 40 metri.> Liu.
<Ok ma... non sono forte fisicamente.>
<A quello possiamo rimediare... ci penserò io ad allenarti.> Toby fece un sorrisetto sadico dopo questa frase.

Ok... ho ufficialmente paura.
Solo ora?
Sì.
Spero che questa cosa finisca al più presto.
Mi dovrai aiutare però, sei tu quella intelligente.
Sì lo so...
Speriamo che vada tutto bene.
Speriamo...

ANGOLO CUORICINI GIALLI 💛

Allora cari lettori e care lettrici che mi dite? Vi è piaciuto il capitolo? Spero di sì. Secondo voi chi è quest'individuo di cui si parla? Scrivetemelo nei commenti e lasciate una stellina se vi è piaciuto per supportarmi. Al prossimo capitolo cuoricini mieiiiii 💛.

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