Capitolo 4

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Guardai Toby leggermente dubbiosa e diffidente, poi Helen e Jeff si avvicinarono a me e mi tolsero le catene. Mi massaggiai i polsi leggermente doloranti per colpa delle catene strette e lanciai uno sguardo a tutti i presenti nella stanza. Per qualche momento ci fu un silenzio imbarazzante che venne spezzato da L.Jack.

<Hai fame, piccola umana?> mi guardò e fece un sorriso inquietante, poi prese delle caramelle da una tasca che Ben gli tolse subito dalle mani.
<Non puoi ucciderla Jack, ci serve!>
<Perché non pensi ai fatti tuoi, elfo?>
<No, Ben ha ragione... ci serve. Questa qui non è del tutto inutile.> disse Jeff quasi seccato.
<Io non sono inutile!> mi stava facendo arrabbiare...
<Avrete tutto il tempo che volete per litigare, ma ora devi allenarti ragazzina.> Liu.
<Ogni allenamento è inutile, questa qui non sarà mai abbastanza forte da batterlo.> Jeff.
<Hey! 'Questa qui' ha un nome...> io.
<E qual è il tuo nome?> chiese Toby.
<Sapete tutto di me, ma non questo?>
<Sei insopportabile ragazzina, non vedo l'ora di poterti mangiare i reni.> E.Jack.
<T/n... T/n T/c...>
<Bene T/n... vieni con me.> disse Helen.

Con un po' di esitazione mi avvicinai a lui che iniziò a camminare verso la porta, mi guardò e uscì dalla stanza. Mi accompagnò in cucina e restammo in silenzio per tutto il tempo. Mentre lui apriva il frigorifero per prendere marmellata e burro d'arachidi iniziò a parlare.

<Scommetto che non duri più di una settimana.>
<Come scusa?>
<Hai sentito benissimo quello che ho detto.>
<Tch... e chi te lo dice?>
<Beh... io li conosco e so che faranno di tutto per metterti in difficoltà.>
<Mh...>
<Aw non te la prendere, è così, piccoletta.>
<Chiudi quella dannatissima bocca...>
<Oppure?> mi stava provocando in modo davvero fastidioso.
<Oppure prendo un coltello e te lo ficco su per il->
<Taci.> disse semplicemente Helen mettendomi un panino (con marmellata e burro d'arachidi (ci sono davvero persone che lo fanno)) in bocca.

Misi il broncio e presi il panino iniziando a mangiarlo.

<Ti piace?> Helen.
<Posso fare di meglio...>
<Oh oh vorrei proprio vedere.> Helen.
<Te lo dimostrerò.>
<Comunque è un semplice panino non mi sono impegnato tanto, anche perché devi darti una mossa, poi inizia l'addestramento.>
<In cosa consiste quest'addestramento?> diedi un altro morso al panino continuando a guardare Helen.
<È come un allenamento normale, bisogna allenare la forza fisica.>
<Io mi allenavo prima di arrivare qui, tre volte a settimana andavo in palestra.>
<Lo so, ti seguivo anche io... - spostò la maschera di lato e mi guardò negli occhi- e devo ammettere che eri brava e seguivi attentamente le istruzioni dell'istruttore, anche qui dovrai fare così anche se sarà difficile.>

Io rimasi imbambolata per qualche secondo...

I suoi occhi sono bellissimi.

Ma poi lui distolse lo sguardo e si diresse verso il frigo aprendolo e prendendo due succhi di frutta alla pesca.

<Vuoi?> me ne porse uno.
<Grazie.> lo presi e iniziai a berlo abbassando lo sguardo.
<E ora che hai?> iniziò anche lui a bere il suo succo di frutta e tornò a guardarmi.
<È solo che... mi chiedevo chi è che dobbiamo battere.> io.
<...>
<Helen?> lo guardai leggermente confusa e preoccupata.
<Non credo di essere io a potertelo dire.>
<Perché?>
<Prova a chiedere a Toby, dato che è lui ad allenarti.> Helen rispose ignorando la mia domanda.

Dopo qualche secondo arrivarono Ben e L.Jack che si avvicinarono a me e iniziarono a fissarmi in modo inquietante.

<Che cosa c'è?> avevo una voce tremante.
<Ragazzina, stai tranquilla non ti mangiamo mica.> disse Ben sedendosi sulla sedia accanto alla mia.
<Forse...> L.Jack voleva mettermi paura e un po' ci stava riuscendo.
<Ti stiamo solo studiando.> Ben.
<Anche mentre mangio?> io.
<Sì.> L.Jack.
<Dio mio... che cosa infantile. A proposito sembri un bambino, non è che sei più piccolo di me?> chiesi guardando Ben.
<...> rimase in silenzio e notai che il suo viso era diventato cupo.

Helen si avvicinò a me e mi prese per il polso trascinandomi verso il salotto.

<Hey ma cosa->
<Se vuoi sopravvivere non fare domande personali, a nessuno qui piace parlare del proprio passato ok?!> aveva alzato leggermente la voce ed era agitato.
<Io non... non lo sapevo.>
<Il mio è un consiglio -sospira- non ho intenzione di ucciderti o vederti morire.>
<Perché mi stai aiutando?>
<Perché sei una brava ragazza... e non hai mai fatto del male a nessuno. Le mie vittime sono principalmente i bulli. Stessa cosa per Toby, ecco perché ti trattiamo normalmente.>
<Che cos- qual è il vostro concetto di normalità? Legare le persone con le catene?!>
<Dovevamo farlo... era una precauzione per evitare che tentassi la fuga, anche se ti stavamo sorvegliando.>
<Ok... grazie.>
<Di niente, ora vieni ti porto nella tua camera, lì ti cambi e poi vai da Toby per l'addestramento.> Helen aveva un tono autoritario e non più quello calmo di poco fa.

Guardai i suoi occhi ancora per pochi secondi prima che si rimettesse la maschera. Iniziò a salire le scale seguito da me, attraversammo il corridoio e arrivammo davanti a una porta di legno scuro.

ANGOLO CUORICINI GIALLI 💛

Allora bella gente, ecco il quarto capitolo, spero vi sia piaciuto, ma ne dubito date le mie scarse capacità di scrittura. Scusate se ci sono errori grammaticali. Se vi è piaciuto però commentare eeeeeeee al prosshimo capitoloh ✨.

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