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TN POV:
Era il giorno del mio matrimonio non vedevo l'ora, avevo scelto un vestito bianco, come da tradizione italiana.
Essendo italiana da parte di madre, avevamo deciso di farlo all'italiana.
Comunque, questo vestito mi era piaciuto sin da subito, aveva delle decorazioni floreali sulle maniche di tulle bianco. A questo avevo aggiunto una collana di perle, e degli orecchini argentati.
Una volta davanti l'altare lo vidi, non pensavo esistesse un vestito della sua taglia.
Quando i nostri occhi si incontrano, mi vennero in mente i nostri primi incontri.
Flashback
Yuzuha quel giorno non era venuta a scuola, quindi da brava amica le stavo portando gli appunti. Suonai al campanello, mi aprì un tipo gigantesco, lui era Taiju Shiba, fratello maggiore di Yuzuha. Avevo sentito fosse una persona violenta, e dall'apparenza lo sembrava davvero, ma non volevo farmi condizionare. Feci un sorriso e gli dissi di dover dare questi alla sorella. Lo vidi scioccato, anche se per pochissimo tempo, mi fece entrare.
: grazie mille per l'ospitalità Shiba
Dissi inchinandomi leggermente in segno di gratitudine, mi diressi verso la camera della ragazza, la quale si trovava addormentata sul letto.
Le levai una ciocca di capelli da davanti la faccia e poggiai gli appunti sul tavolino.
Scesi giù e ringraziai ancora Taiju per "l'ospitalità".
Fine flashback
Quello fu il nostro primo incontro, da quel giorno ho iniziato a fare delle piccole ricerche, quel ragazzo mi incuriosiva.
Scopri diverse cose, anche grazie a Yuzuha, mi aveva detto che inizialmente era un tipo violento, ma dopo Natale si è tranquillizzato. Mi disse anche che lui aveva chiesto di me e questo mi fece arrossire, poi abbiamo iniziato ad uscire e ci siamo fidanzati. Il tempo passò e ora eccoci qui davanti alla persona che amo di più, data la sua religiosità abbiamo deciso di sposarci appena io ebbi compiuto diciotto anni, altrimenti non avremmo potuto fare l'amore.
***
Finito il matrimonio e dopo aver mangiato chissà quanta roba salutammo tutti e ci dirigemmo verso la nostra nuova casa.
Non era una villa, ma era comunque una bella casa spaziosa.
Lo vidi prendere le chiavi di casa e una volta essere entrati lo sentì sbattere la porta. In meno di cinque secondi mi ritrovai con la schiena attaccata alla porta e le sue labbra si erano avventate sulle mie, in pochissimo tempo era diventato un bacio passionale, cinsi il suo collo con le mie braccia. Mi prese per i fianchi e mi trascinò nella nostra camera da letto.
Taiju: sai, i vestiti da sposa si mettono una volta sola
Disse per poi strapparmelo letteralmente di dosso, rompendolo.
Feci una piccola risata, notai che lo sguardo dell'uomo era fisso sul mio intimo di pizzo bianco.
: non fare quella faccia, tanto tra poco non lo avrò più addosso
Dissi cercando di levargli la giacca con non poche difficoltà. Vedendomi disperata mi aiutò, finendo per rompere anche quell'indumento. In seguito si levò anche la camicia e i pantaloni, rimanendo in boxer. Passai con il dito i suoi addominali scolpiti, con le mani salì fino ad arrivare alle sue guance che afferrai per far scontrare le nostre labbra, le sue mani invece erano sulla mia nuca, cominciai a sentire un calore nel basso ventre, quindi decisi di alzare il bacino per far toccare le nostre intimità. Al contatto ci separammo per emettere un gemito all'unisono.
Taiju: sei proprio un'ingorda
: sono solo impaziente di scopare con te
Taiju: che maleducata, ti farò pentire di aver detto questa frase, urlerai il mio nome fino a non avrai più la voce
: uuuh non aspetto altro
Dopo di questo mi tolse il reggiseno e le mutande, si alzò da me e iniziò a fissarmi, ero inerme davanti a lui, avevo quasi paura di scoprire le dimensioni del suo pene. E avevo più che ragione, si tolse anche i boxer, liberando il suo amichetto, cazzo se era grande, degludì a fatica.
Taiju: non ti preoccupare, sentirai dolore solo all'inizio, poi urlerai il mio nome come da punizione
Le ultime parole me le sussurrò all'orecchio, poi mi mordicchiò il lobo e mi sorrise.
Estrasse dal comodino una bustina che strappò con i denti, si mise il preservativo.
Taiju: per adesso niente bambini
: sono d'accordo
Entrò in me con non troppa violenza, ma neanche delicatamente, avevo urlato dal dolore, faceva molto male, i delinquenti si vantano tanto facendo a botte, dicendo cose come - non mi hai fatto niente - o - quello è il tuo massimo? - ma intanto scommetto che il novantanove per cento di loro non sono mai stati inculati da un cazzo così grande.
Le spinte erano regolali, forti, forse anche troppo, ma il dolore si tramutò in piacere e iniziammo a gemere, emisi un gemito più acuto e Taiju capì che per farmi venire doveva colpire lì, aveva trovato il mio punto G e adesso quello era il suo obbiettivo.
Venni urlando il suo nome, mi tremavano le gambe e le mie pareti si strinsero portandomi a chiudere le gambe, ma il blu me le afferrò e le spalancò.
Taiju: se pensi che stringendo le pareti della tua vagina io possa venire ti sbagli
Suonava quasi come una minaccia, dopo un quarto d'ora circa venne, ma a quanto pare questo non gli bastava, cambiò il profilattico ed entrò una seconda volta in me, stavolta con più violenza facendomi provare un bruciore immenso.
Stavolta venni insieme a lui, ed esausti ci coricammo sul letto.
Ma ad un certo punto mi fece una domanda.
Taiju: vorresti avere dei marmocchi che girano per casa?
Arrossì violentemente.
: i-in c-che senso?!
Taiju: pensavo fossi più intelligente, vorresti essere una mamma?
: b-beh se il papà sei tu allora si
Dissi girandomi verso di lui e abbracciandolo.
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Scusate l'attesa, ma ecco a voi, è stato un po' complicato questo PG, a causa del fatto che fosse una persona religiosa, ma eccolo qua
