Rimango scioccato dopo aver sentito le parole dei ragazzi, mi chiudo in macchina pensando che sono stato uno stupido, cazzo lo sapevo che Harry non si sarebbe spinto così oltre, dentro di me lo sapevo e come un coglione sono rimasto a guardarlo mentre era denigrato da tutti.
E a questo punto mi viene da pensare, chissà se è successo altre volte? A questo punto penso che forse i veri stronzi sono gli altri che non gli danno pace, che continuano a giudicarlo senza sapere niente di ciò che ha passato.
Devo andare da lui, adesso, non mi importa se non vuole vedermi perché devo accettarlo: io senza di lui non ci voglio stare, mi piace cazzo e mi sento un completo idiota perché sto mandando a puttane tutta la mia vita ma devo smetterla di fingere, soprattutto con me stesso; nonostante tutti i limiti che continuo a volermi imporre non posso controllare le mie emozioni, quando me lo ritrovo davanti e anche quando non c'è anzi, forse quando non lo vedo è ancora peggio perché la mia testa continua a pensarci e non ho tregua.
Accendo il motore ormai sicuro di me stesso e di cosa provo, spaventato perché non so come mi potrebbe accogliere il riccio, ma io devo vederlo e parlargli; cazzo mi mancano pure le sue battutine di merda, sono proprio partito.
Arrivo sotto casa sua trafelato con il cuore in gola, suono al suo citofono impaziente di poter sentire almeno la sua voce, ma dall'altra parte non ricevo nessuna risposta; magari è uscito, anche se è strano perché i suoi amici mi hanno ripetuto mille volte che non si muove da casa sua.
Decido però di non arrendermi e rimango ad aspettare, pregando che qualcuno esca dalla porta come la prima volta che sono venuto e dopo quasi venti minuti vedo una signora avvicinarsi al palazzo estraendo un mazzo di chiavi.
Senza perdere tempo corro verso di lei:
《Signora mi scusi, lei abita qui?》 mi guarda un po' preoccupata forse perché sembro un pazzo:
《Mh si, perché?》
《Vede un mio amico abita qua, mi ha chiesto di venire perché non si sentiva bene, ho provato a suonare ma non mi risponde e ho paura che gli sua successo qualcosa. Le chiedo cortesemente se potrebbe farmi entrare, sono molto preoccupato》 mi sono sentito davvero un disperato mentre parlavo alla signora, quando inizio a pensare che mi manderà a quel paese mi fa un leggero sorriso di compassione:
《Va bene va bene, calmati però, spero davvero tu sia sincero》
《Glie lo giuro, il ragazzo è Harry Styles, non so se lo conosce ma vive qui》
《Oddio adesso capisco, in effetti mi sembra di averlo intravisto ieri e non aveva affatto una bella cera, premesso che l'ho sempre trovato un po' strano ma mi ha sempre fatto un po' pena》.
Entriamo insieme nel palazzo dopo di che la ringrazio, ancora più preoccupato sentendo le sue parole perché sono due giorni che non vedo Harry non avendo avuto lezioni nella sua classe.
Salgo le scale fino ad arrivare alla sua porta e dopo aver fatto un respiro profondo suono il campanello ma vengo ignorato ancora una volta:
《Harry so che ci sei, apri la porta》 inizio a bussare insistentemente facendomi coraggio:
《Harry cazzo aprimi, non mi muovo da qui finché non ti vedo》
《Fuori dai coglioni》 finalmente un urlo mi arriva in risposta, non priprio quello che speravo ma è un inizio almeno:
《No, dobbiamo parlare, smettila di scappare》
《Non ti voglio vedere stronzo, vattene a fanculo》 posso capire dal volume della voce che si è avvicinato almeno alla porta:
《Ti prego Harry, voglio solo parlarti e basta》
《No basta, ho chiuso con te, sei solo una merda, mi avevi detto che saresti stato dalla mia parte e tutte quelle cazzate, poi appena hai potuto mi hai mentito e mi hai voltato le spalle. Sei esattamente come tutti gli altri. Coglione io che credevo di potermi fidare》
《Harry mi dispiace, lo so che sono uno stronzo, ma mettiti nei miei panni, che potevo fare?》
《Niente Louis, niente come quello che hai sempre fatto. Il cattivo tanto alla fine sono sempre io》
《Tu non sei cattivo Harry, apri sta cazzo di porta!》.
Finalmente sento la serratura che si sblocca e come una furia il ricco mi piomba davanti:
《Ha... Harry che cazzo ti è successo? Chi? Chi è stato?》
《Sono stato punito perché sono una brutta persona Louis; una persona disturbata, cattiva, bestiale, malvagia, ceudele, stupida, fallita, schifosa...》
《Basta ti prego!》 quello che mi trovo davanti mi fa impallidire: il viso del ragazzo dagli occhi verdi è letteralmente distrutto, gli occhi sono circondati da due cerchi neri che gli impediscono di aprire del tutto le palpebre, ha un labbro gonfio e spaccato, dei graffi sulle guance e sul collo dai quali si nota ancora del sangue secco, le nocche delle mani completamente rosse e distrutte:
《Smettila Harry! Non voglio più sentirlo dire! Io... io... Cazzo mi sento così stupido》 lo abbraccio senza pensarci due volte non accorgendomi nemmeno di star piangendo:
《Louis piantala! Non voglio la tua pietà, non voglio più niente da te. Lasciami in pace e basta》
《No! No non capisci niente, non sono qui per pietà dio santo, io ci tengo cazzo! E mi sento un coglione a dirlo sono adesso perché ci tengo da quando ti ho visto la prima volta》.
Mi spinge via con noncuranza voltandomi le spalle parlando con voce fredda e piatta:
《È troppo tardi adesso per i discorsetti romantici, mi hai fatto male Louis, tu più di tutti gli altri. Non me n'è mai fregato un cazzo della scuola, di quei falliti dei miei compagni o di quel figlio di puttana di mio padre; ma tu, mi avevi illuso che potevo fidarmi e io per un attimo ci sono cascato. Che stupido eh? Ma ho imparato la lezione, per l'ennesima volta e non permetterò più a nessuno di ferirmi ancora, nessuno avrà più niente da me》.
Si volta con sguardo indifferente per chiudere la porta mentre io sento il cuore distrutto:
《Io ho sbagliato Harry e mi odio da morire, ma ho capito da un po' che non sei tu il problema, sei solo una vittima e le tue ferite...》
《BASTA! Sono cazzi miei, non mi importa più quello che pensi, tu non esisti più, dimenticherò anche il tuo nome. Non sai un cazzo, sei solo spazzatura, vuoi solo farmi del male》.
All'improvviso mi guarda fisso negli occhi con uno sguardo che, se non lo conoscessi, penserei voglia uccidermi:
《Vattene fuori da qui prima che ti faccia male Louis, perché ti avverto, non rispondo di me in questo momento. La mia tolleranza è finita》
《Ha...Har》 allunga una mano verso di me che mi fa trasalire immediatamente, vengo spinto a terra sul pianerottolo con la porta che mi viene sbattuta in faccia come uno schiaffo.
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HEY TEACHER (larry)
FanfictionHarry Styles, ragazzo ribelle troppo cresciuto per ritornare tra i banchi di scuola, costretto dal padre a prendere quel dannato diploma che cinque anni fa ha bellamente snobbato. Louis Tomlinson, appena laureato in matematica con un anno d'anticipo...