Capitolo 7 | Kiss of Sin.

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 TW: scene di sesso descritta esplicitamente

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TW: scene di sesso descritta esplicitamente.
Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni (rispettivamente 21 e 24) e sono consenzienti. ⚠️

🎧 Ancora, Ancora, Ancora  (Remix) ─ Mina, Mark Ronson 🎧

Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
─ Shakespare, Romeo e Giulietta.

Chicago, USA.
Due anni dopo, oggi . . .

ALEXANDER

Cordelia ed io eravamo soli nel mio studio lontani dal clamore del mondo e dai segreti che ci circondavano.

La conoscevo poco, quasi niente a dire il vero. Conoscevo bene il suo corpo: la pelle che profumava di "Lost Cherry" di Tom Ford, avevo notato i tatuaggi e i piercings che la decoravano, la lucentezza di quei lunghissimi capelli neri con all'interno delle ciocche di un rosso ciliegia scuro. Sapevo come le piaceva essere toccata, cosa la eccitava a letto e che aveva un debole per gli uomini mascherati. Di cosa le piaceva effettivamente, quali erano i suoi interessi no. Non ne sapevo niente. Era entrata nella mia vita come una piacevole sveltina nel bagno del "Lust&Sin", averle dato la caccia per la città era stato eccitante anche se sapevo che quel viso non mi era nuovo.

Ero certo di averla già vista, forse era solo più ragazzina e meno donna. D'altra parte, anche per William era così. E grazie a ciò comprendevo perché fin dal primo momento che l'avevo vista lui si era ossessionato così tanto a lei.

Seduto sul divano in pelle nera, gli occhi fissi su di lei mentre teneva tra le mani la chitarra. «Non so perché lo sto facendo» dichiarò seduta davanti a me. «Forse ho solo bisogno di sbloccarmi.»

Iniziò a suonare una melodia familiare in cui riconobbi le prime note di "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin. Le sue dita scorrevano sulle corde con precisione, creando una melodia magica e allo stesso malinconica. Le luci viola a LED nello studio creavano un'aura surreale, e la vetrata che si affacciava sulla città aggiungeva una vista mozzafiato ed essendo all'ultimo piano, era un po' come lasciare la terra e salire sempre più su verso il Paradiso.

Era come se il mondo esterno si fosse fermato per permetterci di vivere quel momento in totale isolamento, solo noi e la musica. Mentre Delia suonava, i nostri sguardi si intrecciarono per una frazione di secondo in cui potetti percepire la sua tristezza e l'intensità in cui suonasse quella canzone.

Mi rilassai contro al divano, presi una sigaretta dal pacchetto sopra il tavolo e portandola tra le labbra l'accesi. Aspirai il fumo e chiusi gli occhi buttando la testa all'indietro, con una mano sbottonai i primi tre bottoni della camicia nera che indossavo e rimasi a guardarla suonare.

Ad un tratto, notai che delle lacrime solcavano il suo volto e quel momento di vulnerabilità rendeva tutto ancora più intenso. Stava piangendo in silenzio, continuava a suonare ignorando tutto quello che c'era intorno a lei.

EVERYBODY DIES IN THEIR NIGHTMARES | Dark RomanceWhere stories live. Discover now